Ecco i consigli dell’avvocato Alessandra Lupi
Le grigliate della discordia
L’estate è la stagione che meglio si presta alle grigliate in giardino ed in terrazza, con cui intrattenere familiari ed amici in momenti conviviali sotto i cieli stellati. Ma questa pratica diffusa può innescare sgradevoli tensioni tra vicini a causa delle immissioni di fumo e odori promananti dal barbecue. Vediamo quindi alcune accortezze da seguire per una grigliata in serenità, circoscrivendo questa brevissima guida alla sole norme del codice civile più rilevanti in materia. Cominciamo anzitutto parlando della posizione del barbecue, che è consigliabile collocare il più distante possibile dalle proprietà limitrofe o, comunque, nel rispetto della normativa regolamentare del Comune. Infatti l’art. 890 c.c. formula una presunzione assoluta di nocività e pericolosità laddove il barbecue violi la distanza dal confine stabilita dal regolamento edilizio comunale; le presunzioni assolute non ammettono prova contraria, questo significa che il barbecue sarà sempre giudicato pericoloso, a prescindere dall’accertamento concreto della sua nocività. Se invece non esiste un regolamento comunale che regoli questa materia, si avrà una presunzione relativa di pericolosità, che può essere superata dalla parte interessata al mantenimento del barbecue dimostrando di aver adottato gli opportuni accorgimenti per ovviare al pericolo rappresentato dal suo manufatto. Si tratta di una presunzione di pericolo, si valuterà quindi la pericolosità del barbecue a prescindere dall’accertamento di un danno concreto (Cass. 15246/2017, CdA di Bari sent. 1205/2020).
Altra norma fondamentale è quella contenuta nell’art. 844 c.c. che regola proprio le immissioni (anche) di fumo e calore tra due fondi, prevedendo che tali immissioni possono essere impedite solo se superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alle condizioni dei luoghi. Il concetto di normale tollerabilità è di difficile definizione, incidendo sulla sensibilità dell’uomo medio e sulla situazione locale, ed anche il concetto di immissione rinvia ad una propagazione molesta alla quale una giurisprudenza risalente attribuisce i caratteri della materialità ed attualità. La norma, per quanto interessa il nostro limitato campo d’esame, soprattutto se non ci sono violazioni di norme urbanistiche, chiede di contemperare i contrapposti interessi dei due vicini: quello del proprietario del barbecue a poter godere del manufatto edificato nel rispetto delle norme e quello del vicino a godere di un ambiente salubre, libero dalle propagazioni di fumo e calore provenienti dal fondo del vicino. Tale bilanciamento deve essere compiuto sulla scorta di “una valutazione concreta e media tra i contrastanti diritti dei proprietari dei fondi oggetto di controversia, tenendo conto delle condizioni dei luoghi, della natura, dell’entità e della causa delle immissioni, delle necessità generali ed assolute, quotidiane e civili, della umana coesistenza e, sussidiariamente, anche della priorità dell’uso” (Cass. 09.01.2013, n. 309). In base alle conclusioni cui questo bilanciamento di interessi contrapposti condurrà, in relazione al caso concreto, potranno essere adottati diversi rimedi contro le immissioni da fumo del barbecue, quali ad esempio l’adozione di accorgimenti tecnici idonei a scongiurare la possibilità che i fumi raggiungano l’abitazione del vicino (es innalzamento delle canne fumarie). Non può essere escluso neanche il risarcimento del danno se sussiste ed è dimostrabile secondo le norme civilistiche, in difetto, a fronte di piccoli disagi non può invocarsi alcuna tutela risarcitoria (Tribunale di Vicenza sent. 892/2017).
La tematica è molto più ampia e complicata di quanto questo spazio consenta di illustrare, ne abbiamo volontariamente circoscritto la trattazione a poche norme dalle quali trarre comunque una regola di condotta per garantire una pacifica convivenza: rispettare le norme anche regolamentari, adottare ogni accorgimento per evitare di arrecare molestie ai vicini.
Avv. Alessandra Lupi
Per avere chiarimenti su questo tema potete scrivere all’indirizzo mail studiolegaleal@virgilio.it. L’avv. Alessandra Lupi riceve a Lido dei Pini e Roma, previo appuntamento telefonico ai numeri 06.9178201 – 349.6358027
Le ex allieve dell’istituto Santa Lucia Filippini si sono ritrovate con entusiasmo
Il 13 porta fortuna
Dieci, 13 e 17 e 56 i numeri che hanno caratterizzato l’annuale incontro delle ex allieve diplomatesi tanti anni fa all’Istituto Santa Lucia Filippini di Nettuno. Dieci le alunne presenti, come sempre gaie e piene di vitalità, 13 gli incontri annuali (questo del 2023 è intatti il tredicesimo), 17 giugno, il giorno che hanno pranzato insieme in un noto Ristorante di Anzio, 56 gli anni trascorsi dal Diploma. Gli ottimi ed abbondanti piatti di pesce fresco, la fresca aria proveniente dal mare, le risate ed i ricordi di tanti anni fa hanno reso il convivio particolarmente gradito a tutte.
Al termine, dopo la torta, Rita Cerasani ha letto una sua poesia: ‘Noi che…’ a ricordo del tempo che fu. Dell’incontro occorre ringraziare l’ex compagna di classe Gabriella Coreandoli che ogni anno si premura di contattare il gruppo, scegliere il ristorante ed il menù. Quest’anno erano presenti: Betty Mangili, Bruna Cardella, Rosanna Loiacono, Rita Cerasani, Patrizia Fiorentini, Tina Carta, Amalia Ghidetti, Gianna Uleri, Costanza Ambrosini e naturalmente Gabriella Coreandoli. Con un arrivederci al prossimo anno è terminato l’incontro del 2023. Ognuna è ritornata alla vita di sempre, ma col cuore colmo di felicità.
Rita Cerasani
Cambiamento climatico
Si è svolto domenica 11 giugno, presso la nuova sede del circolo di Legambiente Anzio-Nettuno “Le Rondini” all’interno della stazione di Anzio, un importante incontro per capire e discutere sul cambiamento climatico, sulle sue cause, le sue conseguenze e le possibili risposte individuali e soprattutto collettive. L’incontro, introdotto dalla Presidente del circolo Manuela Mariani, è stato coordinato da Luca Brignone, docente a contratto di Politiche e Azioni per la Mitigazione e l’Adattamento al Cambiamento Climatico presso la facoltà di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Al centro della discussione c’è stata la presentazione dell’ultimo report del Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) delle Nazioni Unite, pubblicato lo scorso marzo a 9 anni di distanza dall’ultimo report. “Non uno studio tra i tanti, ma il principale riferimento internazionale sul tema prodotto da centinaia e centinaia di scienziati da tutto il mondo e da ogni campo, i quali hanno analizzato e valutato nell’arco di quasi dieci anni circa 14 mila ricerche sul tema” ha evidenziato Luca Brignone.
Nell’incontro è stato prima affrontato il tema del ruolo della scienza, del suo funzionamento e del rapporto con la politica e con l’opinione pubblica, in particolare in relazione al dibattito con i “negazionisti”. Successivamente sono stati presentati i principali dati del Report sullo stato attuale, sull’urgenza di invertire il trend delle emissioni a livello globale entro un anno e mezzo (a pena di superare il punto di non ritorno), sugli scenari futuri e le conseguenze del cambiamento climatico: siccità, alluvioni, piogge estreme, ondate di calore e di gelo, pandemie, migrazioni di massa, estinzioni di massa ecc., sono tutti eventi che stanno aumentando di intensità e di frequenza e che saranno all’ordine del giorno già dai prossimi anni. Un focus è stato poi fatto sulle cause ed in particolare sul rapporto tra cambiamento climatico e giustizia sociale, mettendo in evidenza i dati sullo squilibrio tra il 10% della popolazione più ricca, che emette circa il 40% delle emissioni e il 50% della popolazione più povera, che ne emette solo il 14% e che al tempo stesso è quella più colpita dalle sue conseguenze. Sono state analizzate in conclusione le possibili risposte: dalle scelte di consumo individuale alle tecnologie più efficaci, fino alla messa in discussione del modello di sviluppo contemporaneo fortemente impattante e insostenibile sul quale si è aperto, in conclusione, un lungo e interessante dibattito.
“È importante, in questo senso, il ruolo che assume l’associazionismo e gli strumenti che questo mette a disposizione” ha dichiarato la Presidente del circolo Legambiente Le Rondini. “Il circolo, infatti, ha fatto dell’educazione ambientale con metodo scientifico il suo punto di forza: educare alla consapevolezza e alla forza di azione collettiva sono alla base per un ripensamento delle abitudini. Sull’argomento del cambiamento climatico in particolare segnalo due fonti di informazioni importanti:
- https://cittaclima.it/: osservatorio sugli eventi climatici estremi nazionali
- https://www.changeclimatechange.it/: strumento per segnalare e conoscere i nemici del clima e agire di conseguenza
Il circolo rimane disponibile per ogni necessità di approfondimento all’email circolo_legambiente@yahoo.it e su IG @legambienteanzionettuno”
Circolo Legambiente
Domina Arte
L’estate del litorale romano vedrà tra i protagonisti Domina Arte che nel comune di Nettuno (Rm) ha organizzato presso il teatro studio 8 un calendario di eventi ricco e di qualità. Dal 1 luglio al 3 settembre si alterneranno artisti di vario genere che entusiasmeranno il pubblico di tutte le età.
Ad aprire le danze sarà il vincitore di “TU SI CHE VALES”, Marco Mingardi, che si esibirà il 1 luglio con il suo repertorio e che coinvolgerà il pubblico attraverso le sue bellissime interpretazioni.
IL 7 luglio sul palco dello studio 8 si esibirà Gianpiero Marino che con la sua band darà vita ad uno spettacolo musicale dove coppie e gruppi potranno scatenarsi in danze di vario tipo.
L’8 luglio si esibiranno i Casa Abis. Una coppia sia artistica che nella vita privata. Sono un vero e proprio fenomeno di bravura cresciuto tantissimo in rete dove possono vantare numeri da capogiro con oltre 23 milioni di visualizzazioni.
Questo e tanto altro presso il teatro studio 8 di Nettuno.
Per info e prenotazioni
Domina Arte 320.25.05.055