Un progetto sulle spiagge per divulgare il salvamento in mare per i bambini in età scolare
Papà ti salvo io
Uniti Per l’Ambiente è alla continua ricerca di partner con cui dar vita a progetti qualificanti che hanno come obiettivo la valorizzazione del territorio e la difesa dell’ambiente, ieri con Planet 2084, oggi con il Rotary Costa Neroniana di Anzio-Nettuno, con il Comitato Per la Difesa del Territorio e con le Guardie Zoofile Ambientali Armellino 92. Nel corso dell’estate corrente avrà luogo una manifestazione sul campo che vede la partnership fra Uniti Per l’Ambiente settore Mare e la storica Associazione Nazionale di Salvamento di Anzio-Nettuno che forma ed addestra il personale che durante le nostre vacanze veglia sulla sicurezza delle nostre spiagge.
“Papà ti salvo io” è il progetto che la Società Nazionale di Salvamento e UPA - Uniti per l’Ambiente Settore Mare portano in quattro stabilimenti balneari del litorale Anziate.
Il gioco “Papà ti salvo io” è un progetto che ha una storia ventennale e si rivolge ai bambini in età scolare (scuole elementari e prime classi delle scuole medie) per insegnare loro come vivere il mare senza pericoli, o meglio, prevenendo i pericoli: 10 Regole d’Oro per un Bagno Sicuro. I bambini, attraverso il gioco, diventano “Baby Watch – Piccoli Bagnini” ed imparano i valori della sicurezza e della prevenzione.
Il gioco intende creare nei bambini quella cultura che possa renderli responsabili per se stessi: “imparo per me e insegno a mio papà e insieme possiamo diffondere le regole essenziali per fare un bagno sicuro… ma solo io divento Piccolo Bagnino”.
Le unità di soccorso in mare saranno composte da personale abilitato al salvamento coadiuvate da cani addestrati a trarre in salvo persone in difficoltà mentre sono in acqua. Le manifestazioni avranno luogo alcuni stabilimenti balneari selezionati e coinvolgeranno gli loro ospiti in operazioni di salvamento. Le Unità Cinofile saranno presenti sulle spiagge per informare e sensibilizzare i presenti sull’importante ruolo dei cani bagnino che si gettano in acqua per salvare vite umane in difficoltà. Il progetto si sviluppa con lezioni teoriche e dimostrazioni pratiche e possono parteciparvi gratuitamente tutti i bambini previa iscrizione negli uffici degli stabilimenti che hanno aderito all’iniziativa.
Le dimostrazioni si terranno dalle ore 10:00 alle ore 12:30 nei seguenti stabilimenti:
Consorzio Lido dei Pini 15 Luglio; Rivazzurra 29 Luglio; Jolly 4 Agosto; Blue Bay 10 Agosto.
Tutte le attività addestrative verranno svolte dai soci della Società Italiana di Salvamento il cui unico scopo è quello di far conoscere e sensibilizzare i cittadini alle pratiche di aiuto e salvamento in mare. Nessun onere per i piccoli partecipanti ma solo un’occasione che resterà nei loro ricordi e forse un pizzico di conoscenza che potrà tornare utile.
I dati di iscrizione dei bambini ed il materiale foto video saranno trattati secondo la normativa vigente. Ai partecipanti che concluderanno il piccolo corso di addestramento informativo verranno dati attestati di partecipazione. Un occasione da non perdere.
Sergio Franchi
Sicurezza dei ponti e viadotti
Il Consiglio metropolitano ha approvato il programma sessennale, 2024-2029, per gli interventi di messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti.
“Si tratta di ulteriori 34 milioni di euro di fondi, suddivisi per annualità che, tramite il decreto del 5 maggio del 2022, il ministero delle infrastrutture e della mobilità ci mette a disposizione per la messa in sicurezza del territorio metropolitano.
I primi interventi, che sono quelli più urgenti e critici, sui quali la Città Metropolitana ha già stanziato delle risorse, saranno: Ricostruzione del Ponte di Nemi; messa in sicurezza ed allargamento del cavalcaferrovia sulla S.P. Laviniese; messa in sicurezza del cavalcaferrovia sulla linea Roma-Nettuno e dei ponti esistenti sulle SS.PP. Ostiene, Via del Mare, Ostia Anzio e Cinque Miglia ed infine messa in sicurezza dell’attraversamento del fosso sulla S.P. Bellegra-Ponte Orsini”.
Manuela Chioccia
Consigliera Delegata Viabilità CMR
Se ne è andato un grande interprete ma la storia ne traccerà il giudizio
Questo è il paese che amo
Se n’è andato, il tycoon, lo psyco-nano, il cavaliere disarcionato, insomma il Berlusca se n’è andato dopo l’ultimo discorso al suo popolo dalla stanza del San Raffaele. L’Italia gli ha tributato i funerali di Stato che, secondo la prassi, non sono dovuti ad un capo di partito ed i suoi nemici di sempre, i “comunisti”, sono saltati in piedi ma non hanno osato fare troppo rumore forse perché la pietà e la deferenza possono essere più forti dell’acredine politica. Poi ai funerali di Stato hanno partecipatotutti, dal Presidente della Repubblica alle alte cariche della Magistratura, dalla Presidente del Consiglio al governo al completo con tutti i capi di partito meno uno: Giuseppe Conte, ma quello è un caso patologico a parte. Fiumi, anzi cascate, di parole hanno inondato i mezzi di comunicazione e complessi servizi rievocativi sono stati mandati in onda a pochissime ore dalla notizia che, secondo il Prof Zangrillo, non era affatto prevista; per cui che si tratti di coccodrilli pronti per l’uso è un’ ipotesi molto plausibile.
Tutti a raccontare un aneddoto di “quella volta con Berlusconi”. Mediaset a reti unificate, con Mentana dalla Sette che non poteva evitare una maratona particolare. Insomma ha colpito tutti e tutti ne hanno voluto parlare alla gente attonita per l’innegabile vuoto creato. Ho serie difficoltà ad esprimere il sentimento prevalente che provo di fronte alla sua dipartita; oltre naturalmente al senso di vuoto che una personalità così massiccia ha provocatoin tutti coloro che seguono la politica per passione civica. E’ difficile ricavare, dopo trent’anni di presenza di Silvio Berlusconi nella vitapubblica, ciò che veramente di prevalente ha caratterizzato la sua controversa partecipazione alla politica dell’Italia, il Paese che sicuramente ha amato. Ho trovato stucchevoli alcune subitanee orazioni commemorative fatte dai suoi fedelissimi più o meno beneficiati nella loro carriera professionale o politica dall’innegabile generosità del Cavaliere.
Si dice che sia facile essere generosi quando si è ricchissimi, tanto più se quella generosità genera consenso ed il consenso è il motore della politica: ma lui era generoso anche in modo tacito, senza rumore e senza altri fini. Ma stiamo parlando di un personaggio che ha attraversato la vita politica di questo Paese da protagonista sempre, sia quando era a capo di un grande partito, che lui si era inventato di sana pianta, ma anche quando quel partito era diventato numericamente marginale, ma pur sempre indispensabile per dare un governo al Paese. Si, perché di Silvio Berlusconi ve ne sono stati piu di uno ma quello che avrà comunque un posto nella storia politica di questo Paese sarà uno solo: quello che ha fondato un partito: un partito-azienda che doveva servire a creare una barriera contro l’incombente“comunismo” e doveva dar vita a quella rivoluzione liberale che però non c’è stata. Al contrario dei mille biografi che nei giorni successivi alla sua scomparsa hanno saputo dire di lui ogni cosa intrecciando ipotesi e certezze, non riesco a caldo a sintetizzare la sua figura in qualche modo.
Tanti cronisti, amici ed avversari politici hanno cercato di separare l’uomo dal leader politico anche se questo è un esercizio difficile quando, come nel suo caso, le vicende personali e la politica hanno costituito un miscuglio inestricabile che lo hanno portato a cento processi. Purtroppo non trovo in me l’indulgenza necessaria per nascondere tutto dietro l’accanimento della Magistratura rossa, anche perché se un attacco concentrico, ideologicamente guidato dei Pubblici Ministeri nei suoi confronti è indiscutibile, il suo comportamento etico non è quello di un capo di governo di cui andare orgogliosi. E nemmeno quello di un carismatico capo di partito perché il carisma viene sempre dalla base e non dall’esercizio del potere e nemmeno dal sottofondo di bungabunga che ha accompagnato buona parte del suo percorso politico. Ho sentito parlare di una grande stima nei confronti di Berlusconi a livello mondiale ma è questo il paradosso: se è riuscito ad intessere a livello personale il miracolo di Pratica di Mare, a livello generale, nel mondo occidentale, il giudizio resta quello sintetizzato dal sorrisino di scherno tra Sarkozy e la Merkel durante la conferenza stampa del 23 ottobre 2011 o le risate del Parlamento Europeo quando, nel luglio del 2003, diede del Kapo al deputato tedesco Martin Schulz. Al suo funerale i leader internazionali erano rappresentati dall’Emiro del Katar, dal Presidente Iracheno e dai rappresentanti del Governo di San Marino, decisamente poco per i funerali di Stato di un grande leader.
Non credo che sia possibile dare oggi un giudizio ponderato ed il più possibile completo di Silvio Berlusconi, perché solo la storia potrà farlo: dovrà essere la storia a decantare le origini, i successi , i primati e la “discesa in campo” di un uomo che ha sempre volato alto dove volano le aquile ma dove spesso il suo volo era offuscato da banchi di nuvole. Sarà il distacco dai fatti a stabilire il valore assoluto delle sue tante imprese vincenti. Sarà la storia a mostrare quella indulgenza che io non trovo. Forse.
Sergio Franchi