LAVINIO MARE DA RISPETTARE
A cura di Giuseppe Coppeta
LA FINE DELL’ESTATE NON VUOL SIGNIFICARE LA FINE DEI RIFIUTI ABBANDONATI
E’ da poco finita l’Estate e l’addio per quest’anno dei turisti mordi e fuggi e delle seconde case, non hanno dato ragione a chi convinto che tutto rientrasse nella normalità, si dovrà ricredere.
Le novità sarebbero all’orizzonte e il Comune di Anzio e come già accaduto per quello di Latina, Aprilia e Ardea, vogliono scendere in campo con le guardie ambientali volontarie (GAV). Questa scesa in campo delle guardie ambientali, avrebbe per il territorio di Anzio un grosso risultato poiché nelle zone limitrofi di Lavinio, Lido dei Pini, Cincinnato e non solo, l’abbandono dei rifiuti ovvero di calcinacci e quant’altro è tale da fa presumere una volontà esterna ai Cittadini di Anzio, questo, è supportato e confermato anche dall’attività di polizia svolta anni addietro proprio dal sottoscritto brigadiere capo dei carabinieri Giuseppe Coppeta allora in servizio attivo e ora in congedo anticipato, il quale in questo frangente e visto il continuo abbandono dei rifiuti, si presterebbe a confluire nelle Guardie Ambientali Volontarie (GAV) per supportare l’Amministrazione anziate intenta a emarginare questo fenomeno di mal costume nostrano e molto in voga in lungo e in largo per l’intera Nazione. In allegato uno dei verbali di accertamento e riscontro degli autori o comunque responsabili dell’abbandono di rifiuti. Ad oggi, è già presente sul territorio di Anzio “l’associazione Guardie Ambientali” con sede legale ad Anzio in Via Assunta 8/A facendo capo al sig. Francesco Maggiore Zuccaro – contatti: 3493527865 – guardieambientalianzio@mail.com - , dove si potranno ricevere informazioni sulle adesioni.
SPRECO D'ACQUA PUBBLICA
In questi mesi d’estate sia a Lavinio che in altre località di Anzio, si sono susseguiti le anomalie di perdite d’acqua alle fontane Pubbliche dovute al malfunzionamento dei rubinetti che “da molto tempo” restavano sempre aperti. Il volontario intervento sia in Piazza Lavinia che in quello di Piazza Liguria e quello al parcheggio di Riva Azzurra di Anzio Colonia, ha fatto si che le operazioni di utilizzo da parte del Cittadino andassero a buon fine ovvero che una volta aperto il rubinetto dell’acqua, questo si bloccasse in automatico a fine utilizzo. Resta inteso che i semplici interventi sono stati da me eseguiti non per mettere alla berlina l’Amministrazione comunale di Anzio, ma solo per lo spreco d’acqua che giorno dopo giorno e inesorabilmente, andava sprecata.
NEMMENO LE CHIESE SONO IMMUNI DAGLI ABBANDONI DEI RIFIUTI
Era da qualche settimana che un signore abitante in Via Re Turno – Lavinio Mare, andava lamentandosi per la Piazza Lavinia, della presenza di un sacco di plastica contenente materiale edile abbandonato sul marciapiede adiacente la proprietà della chiesa di San Francesco. Questo signore si sarà talmente tanto lamentato di quel singolo sacchetto lì da ignoti abbandonato che, gliene hanno lasciato un altro. Nella considerazione che vale sempre il vecchio detto che “non c’è due senza tre” e avendo il signore una mattina incontrato il sottoscritto, ho voluto evitare che davvero si materializzasse una discarica in via Re Turno poiché in quasi tutte le vie delle zone limitrofi, si stanno verificando molteplici abbandoni di rifiuti che diventano da subito delle vere e proprie discariche che hanno bisogno dell’intervento dell’ufficio ambiente che autorizzi la ditta appaltatrice dei rifiuti, la società AET SpA, ad eseguire una bonifica straordinaria. Tale bonifica, essendo straordinaria, va da se che i Cittadini di Anzio la pagheranno a fine anno con il saldo della TARI ovvero, la TARI ricevuta quest’anno, non è altro che un “acconto anno 2023” e che se i conti sforano proprio per queste macro e micro bonifiche di rifiuti abbandonati, a tutti noi aumenta la TARI e il saldo lo potremmo trovare a fine anno 2023 oppure sulla TARI del prossimo anno. Per questo vale la pena vigilare, guardarsi intorno e segnalare agli Organi competenti ogni piccolo inconveniente sanitario prima che diventi una vera e propria discarica e se ce ne fosse la possibilità, di segnalare anche eventuali loro autori. Questo perché, il Comune per salvaguardare il decoro del territorio anziate e per mantenere la TARI entro certi parametri sopportabili per la Cittadinanza, ha inserito nel contratto di appalto RSU la clausola che la società appaltatrice AET SpA, deve provvedere alla rimozione di isolati abbandoni di rifiuti sparsi sul territorio prima che questi diventino vere e proprie discariche. L’intervento di cui al presente articolo, è volto proprio a far sì che la rimozione dei calcinacci, che voglio ricordare essere un rifiuto speciale da conferire solo in discarica autorizzata (del tipo Usa e Getta di Via Goldoni), pesasse, anche se di pochissimo, sulle tasche di tutti noi Cittadini di Anzio.