Il Pontino Aprilia • 17/2021
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FEDE
FEDE
RAGIONE
RAGIONE
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SE UN GIORNO
UN MARZIANO…
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La fede
come
esercizio
della
mente
Questa pagina,
interamente curata
ed autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
APRILIA,
VIA G. CARDUCCI, 9,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
www.chiesadicristoaprilia.it Il prossimo numero uscirà il 10.11.2021 Tel. 328.12 99 756
Conversazioni personali su appuntamento:
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domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
mercoledì ore 19.00 Studio degli Atti degli Apostoli
IL VANGELO PER I BAMBINI: SCUOLA PER I GIOVANISSIMI
Quando eravamo più umani
Se un giorno un marziano sintonizzasse la sua TV sui
canali italiani, direbbe che da noi si cucina e si mangia
24 ore su 24, tante sono le trasmissioni che fanno della
cucina un continuo e un po’ stucchevole spettacolo
(ma d’altra parte la vita politica, la vita pubblica come
quella individuale sono ormai spettacolarizzate in
modo ridicolo come più non si potrebbe). Il marziano
avrebbe cioè l’impressione che la vita in questo Paese
somigli a un continuo banchetto. Questa è infatti l’im-
magine proiettata da quella “serva infedele e ladra
di tempo” (Karl Popper) che è la televisione.
Quando eravamo più poveri ma più umani, il cibo era
meno sofisticato, il mangiare della famiglia iniziava
con un breve ringraziamento, e i banchetti (semplici,
modesti) erano riservati a occasioni speciali. Senza
fare il “lodatore del
tempo passato” (Ora-
zio), si può osservare
come anche Gesù non
rifiutò di partecipare a
cene e banchetti, frater-
nizzando e conversando
amabilmente coi com-
mensali, tanto da essere
considerato “un man-
giatore e un beone”
dalle solite malelingue
(la maldicenza è sem-
pre all’opera, e anche
chi l’ascolta). Ma Gesù
sapeva trasformare ogni
convito in occasione d’insegnamento del Bene. Così
accade anche in casa di Simone il fariseo.
“Una donna, una peccatrice, saputo che Gesù si tro-
vava nella casa di Simone, portò un vaso di profumo;
stando dietro, presso i piedi di Gesù, piangendo, co-
minciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i
suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo , Simone disse tra sé: “Se costui fosse
un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna
che lo tocca: è una peccatrice!” Gesù allora gli disse:
“Simone, ho da dirti qualcosa”. Ed egli rispose: “Di’
pure, maestro”. “Un creditore aveva due debitori: uno
gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non
avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti
e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?”...
Il male di un bene non fatto
... Simone rispose: “Suppongo sia colui al quale ha con-
donato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. E,
volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa
donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato
l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con
le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi
hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato,
non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con
olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di pro-
fumo . Per questo io ti dico: Sono perdonati i suoi molti
peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale
si perdona poco, ama poco”.
Povero Simone! Preoccupato per la donna, ma così MA-
LEDUCATO da meritare il rimprovero di Gesù: TU NON MI
HAI DATO l’acqua per i piedi, né alcun bacio, né olio per
il capo. Questo “non
dare” è segno di una
brutta anima. Alcuni,
anche tra quelli che an-
cora ci credono, si aspet-
tano che Dio dia salute,
lavoro, amore, le cosid-
dette grazie...
Molti cristiani si sentono
tranquilli finché nella
vita le cose vanno bene.
Poi, basta un virus, un
momento di malattia, il
lavoro (che c’è o che non
c’è) e subito si ritirano
come lumache nel guscio. Smettono di darsi e di dare
al prossimo. Non hanno più acqua da dare: devono pen-
sare a se stessi. Non hanno più baci da dare: è finito
l’amore. Non hanno più olio da donare: diventano egoi-
sti. Cosa è accaduto? Hanno dimenticato il perdono dei
loro peccati grazie all’immenso dono di Cristo. Smet-
tono di amare. Dimenticano che Cristo li ha tratti-
fuori-dal-male per e-ducarli al Bene: diventano
male-educati. Si adempie in loro il detto di Gesù: colui
al quale si perdona poco, ama poco! È un detto iro-
nico: solo uno stolto può pensare di avere “pochi pec-
cati” da farsi perdonare (forse gli stolti oggi sono la
maggioranza?). In questa bella Italia disgraziata (= priva
di grazia) si cucina e si mangia, e si continua a peccare
non facendo il bene. La responsabilità del bene è in-
vece tipica di chi ha ricevuto molto e quindi molto dona.
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