I consiglieri Boi e Renzi fanno sentire la propria voce ed interrogano l’assessore Principi e ricordano a Terra che governa da 19 anni ad Aprilia
“Sui passi carrabili il Comune di Aprilia fa cassa”
“In merito alla vicenda in essere riguardante gli avvisi di pagamento dei passi carrabili, abbiamo potuto constatare come la malagestione di questa amministrazione perseveri nonostante in commissione finanze sia stata ben sviscerata”. I consiglieri comunali del gruppo misto Roberto Boi e Francesca Renzi, dopo il confronto con la maggioranza in commissione sono tornati a far sentire la propria voce anche in Consiglio comunale. Tema del contendere: i passi carrabili, questione di forte attualità perchè in città in questi ultimi giorni in molti si sono visti recapitare a casa gli avvisi di pagamento.
“Alcuni mesi or sono - scrivono i due consiglieri di opposizione in una nota stampa - nella seduta di commissione preposta è stata portata la modifica del regolamento per l’occupazione degli spazi pubblici, compresi anche i c.d. passi carrabili. Nel documento sottoposto all’assemblea, veniva focalizzata l’attenzione dei consiglieri (Boi e Giovannini in particolare) proprio sulle esenzioni dal pagamento. In sostanza i passi carrabili a raso, ovverosia laddove non comportino l’interruzione del transito pedonale o ciclabile (quindi dove non esistano lateralmente marciapiedi o piste ciclabili) non sono dovuti… ed a stabilirlo è nientepopodimeno la Suprema Corte di Cassazione (sez. tributaria); la Corte infatti parte dal concetto che se non c’è interruzione di transito pedonale non è richiedibile la tassa a meno che il proprietario non richieda espressamente l’autorizzazione con tanto di cartello per evitare la sosta a terzi.
Considerando che la condizione di esenzione era poco chiara, abbiamo chiesto l’inserimento della dicitura inequivocabile “…..laddove non vi sia interruzione di transito pedonale in quanto assente marciapiede e presente solo scolina.”, non è stata accettata la modifica, con tanto di affermazione dell’assessore preposto Lanfranco Principi, il quale ha affermato “che se ci fossero stati errori nel richiedere il pagamento dei passi non dovuti, al contribuente sarebbe bastato recarsi all’ufficio tributi per annullare la cartella”.
Stigmatizzavo questa risposta in quanto, invece di far perdere tempo sia al contribuente che agli uffici, sarebbe stato meglio evidenziare da subito chi e perché fosse esentato.
Come una Cassandra prevedemmo quello che sta accadendo. Uffici presi d’assalto da contribuenti irritati e social dove si dice di tutto. Al Consiglio comunale odierno, riproposto il quesito, l’Assessore Principi, ha dribblato rispondendo con una “supercazzola”, ma di fatto non ha spiegato se i passi a raso siano tassabili o meno, rimandando il tutto ad una successiva riunione chiarificatrice (quando invece il caos avviene all’ufficio tributi proprio in questi giorni).
Assessore Principi, provo a farle pubblicamente sui media una domanda: chi sta gestendo i rilievi e la preparazione delle cartelle, lo sta facendo avendo avuto l’input di distinguere il passo assoggettato alla tassa da quello esentato a raso? Sembrerebbe che chi sta facendo le verifiche stia inviando indistintamente, anche due volte allo stesso nucleo gli avvisi di pagamento. Tutto questo marasma, con perdita di tempo da entrambe le parti, chi lo paga? E chi ha già pagato e non doveva, ora come dovrebbe comportarsi? Perché sul sito ufficiale, non è riportato in maniera netta e chiara quali passi sono esenti?
Ma soprattutto, assessore Principi, potrebbe rispondere alla seguente domanda?
E’ ancora valida la sentenza della Suprema Corte di Cassazione? Il passo carrabile a raso, senza interruzione di transito pedonale, quindi senza marciapiede e pista ciclabile, ovverosia solo scolina a cielo aperto, è assoggettabile alla tassa? O è solo un modo percentuale di fare cassa?
Anche una piccola risposta dal sindaco Terra è d’obbligo in quanto non ci è stato possibile farlo in Aula a seguito del suo intervento. Sindaco, lei continua ripetutamente negli ultimi mesi, in particolar modo per la gestione dell’Asam e della Progetto Ambiente, a far riferimento al passato per la malagestione. Le vorrei suggerire quanto segue: lei ha governato quasi ininterrottamente negli ultimi 19 anni. Lei è stato assessore di spicco della giunta Meddi-Verzili dal 2002 al 2005; Lei ha concorso all’elezione dell’ex sindaco Santangelo nel 2005 per poi non far parte della squadra di governo in quanto nella ripartizione degli incarichi presumibilmente è saltato qualcosa. Lei ha governato dal 2009 al 2013 nella giunta D’Alessio come assessore all’urbanistica e vicesindaco; lei ha governato dal 2013 al 2018 come Sindaco; lei governa dal 2018 ad oggi come Sindaco; Quindi lei ha ricoperto ruoli importantissimi di governo della città per ben 15 anni su 19. E sta governando attualmente con diversi elementi proprio della squadra Santangelo e con diversi elementi di spicco che condussero negli scorsi anni proprio le due municipalizzate! Quindi signor Sindaco, ci faccia cortesemente il piacere, sappiamo che non è certamente tutta colpa sua, ma non punti il dito verso il passato, rischia un clamoroso Autogol. Guardi avanti che è meglio”.
P.N.