Via La Malfa e via Bardi sono due punti critici da rivedere
Stop alla ciclabile
E’ stato uno degli argomenti più discussi e controversi della recente campagna elettorale. Entrambi gli schieramenti lo hanno usato per rivendicare la propria idea di città, chi lo ha difeso puntando su una città più smart, sostenibile ed in linea con i modelli urbani europei, e chi invece ha sottolineato le storture progettuali e gli errori in fase di realizzazione da correggere quanto prima. Stiamo parlando della tanto chiacchierata pista ciclabile. I lavori per il suo completamento sono al momento fermi. La nuova amministrazione comunale targata Principi ha infatti deciso di rivedere l’intero progetto che la precedente maggioranza aveva messo in piedi. Negli scorsi giorni c’è stato un primo vertice con i tecnici ed i dirigenti del settore per fare il punto della situazione.
Dalla riunione è emersa un primo punto fondamentale, ossia la netta contrarietà da parte dell’amministrazione di voler realizzare il tratto di ciclabile su via La Malfa e via Bardi cosi come prevedeva il progetto iniziale. Uno stop dovuto al fatto che in quell’area si tiene il mercato settimanale. I timori della maggioranza Principi derivano dal fatto che appesantire quell’arteria con la ciclabile, apporterebbe ulteriori pesanti ripercussioni sul traffico urbano. In più c’è lo stadio Quinto Ricci, potrebbero sorgere anche problemi di sicurezza.
“Ho chiesto di rivedere l’intero progetto – spiega il sindaco Principi – e di aggiornarci con delle proposte alternative. Sicuramente l’idea di realizzare la ciclabile su via La Malfa e via Bardi, tratto che andrebbe a collegare Toscanini con via Carroceto, non ci fa impazzire. Secondo noi ci sarebbero forti disagi alla viabilità e, cosa non da poco, creeremmo problemi anche agli operatori del mercato del sabato. Penso che il percorso originale previsto dalla precedente amministrazione non sia percorribile. Stiamo studiando delle modifiche anche per il tratto di via Toscanini”.
Concetto ripetuto anche dall’assessore ai lavori pubblici Marco Moroni che rincara la dose.
“I dubbi maggiori sono sull’area del mercato settimanale – spiega l’esponente dell’esecutivo – abbiamo deciso di sospendere i lavori, ma non credo che ci saranno particolari problemi con i finanziamenti. Siamo alla terza proroga dal 2019, vogliamo prenderci il tempo di fare le cose in modo serio. Qualche modifica interesserà anche via Toscanini anche perché nei prossimi mesi l’arteria sarà soggetta ad alcuni scavi sia per la fibra che per l’energia elettrica. Scavi che presumibilmente toccheranno anche alcuni punti della pista ciclabile”.
Alessandro Piazzolla
Padre Luciano Zanecchia li ha festeggiati nella chiesa dello Spirito Santo di Aprilia
50 anni di sacerdozio
50 anni di tutto ed è sempre una gran festa, ma quando i 50 anni li festeggia il sacerdote Luciano Zanecchia, diventa festa di popolo, il popolo affidatogli da quel gesto al momento della sua Ordinazione Sacerdotale, l’imposizione delle mani e l’unzione con gli oli sacri. E ieri, nella imponente chiesa dello Spirito Santo di Aprilia, durante l’omelia, davanti al popolo affidatogli, davanti a sacerdoti amici ma soprattutto davanti a S.E. Mons. Vincenzo Viva - Vescovo di Albano Laziale - ha voluto ricordare le parole che gli disse Monsignor Luigi Liverzani nel momento della sua Ordinazione sacerdotale:
“Credi in ciò che leggi
insegna ciò che credi
pratica ciò che insegni”
e Lui ne ha fatto tesoro nei vari incarichi dei suoi 50 anni di apostolato ha celebrato i Sacramenti, ha liberato le persone dal peso della colpa e del peccato, ha consolato nella malattia, ha incoraggiato nel lavoro, ha accompagnato nel momento della prova, non misurando gli anni ma solo la sua responsabilità avuta nell’annuncio del Vangelo e nella pratica della misericordia.
Nella sua omelia ha voluto salutare quanti lo hanno conosciuto, aiutato e supportato ricordando di aver imparato a considerare ogni luogo, dove i superiori lo hanno assegnato, non come terra straniera ma come campo di lavoro.
I suoi primi cinque anni come Vicario parrocchiale nella parrocchia di San Gregorio VII in Roma dove, giovane fra i giovani, ha fatto le sue prime esperienze pastorali per poi essere trasferito a Nettuno dove ha avuto per ben 13 anni la conduzione come parroco della Chiesa del Sacro Cuore Dopo ben sei anni come Cappellano presso il Policlinico Gemelli in Roma resta in città ma gli viene assegnata nuovamente una Parrocchia della periferia: San Leonardo da Porto Maurizio.
Dopo alcuni mesi a Guidonia nella parrocchia di Santa Maria di Loreto, gli viene affidata la parrocchia di “Falasche” in Anzio che custodisce fino al termine del suo mandato, rimettendo lo stesso nelle mani dell’Ordinario nel 2022.
Ed ha concluso, nella solennità e bellezza architettonica della sua nuova parrocchia ad Aprilia - la Chiesa dello Spirito Santo, ammettendo che 50 anni sono passati in fretta, non senza lasciare rugosità, escoriazioni e lividi nella sua interiorità umana e spirituale.
Ha annesso di rivedere con rammarico i suoi fallimenti, le sue delusioni ed i suoi dolori, ma anche la forza, il coraggio, la speranza che gli sono venuti dal sostegno della preghiera e, per tutto questo ha voluto ringraziare il Signore che gli è stato sempre vicino.
Ma una pillola di saggezza non poteva mancare: “Oggi posso affermare che il silenzio ed il sorriso sono state le mie armi pià potenti: con il sorriso ho risolto tanti problemi, con il silenzio molti altri li ho evitati”!
Ad majora grande amico di tutti!
Antonio Alderisio