Il Pontino Aprilia • 14/2023
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Sciò, care mosche, sciò
Al Museo Palatino è conservato un graffito con
una rappresentazione blasfema di Gesù che mo-
stra un uomo in croce con la testa di asino e
una persona che lo adora. L’iscrizione dice: Ale-
xamenos adora dio. Si tratta forse di una caricatu-
ra di Gesù fatta da uno schiavo per prendere in
giro un “collega” convertito al cristianesimo. Per-
ché una testa d’asino? Si diceva che il dio degli
ebrei avesse una testa d’asino e i romani, che non
capivano la differenza tra ebrei e cristiani, face-
vano confusione fra le due religioni. A Cartagine
circolava una tavoletta con la rappresentazione
caricaturale del «Dio dei cristiani, figlio di un
asino». L’irriverenza verso Gesù è antica.
Quel graffito satirico e blasfemo viene in mente
pensando alle varie
rappresentazioni teatra-
li e ai film prodotti su
Gesù, rappresentato co-
me «superstar», o in-
debolito dalla sua «ul-
tima tentazione» subì-
ta in croce, o infine co-
me personaggio in
compagnia dei suoi di-
scepoli gay. Che dire
di tutto ciò? Forse una
prima risposta potrebbe
essere pirandelliana.
Nella novella «Quando
s’è capito il giuoco»,
Pirandello presenta
Memmo, il quale non
si scompone dinanzi agli eventi della vita, da lui
considerati come mosche da scacciare: «Ma per-
ché v’ostinate… a molestarmi così? Non sapete
già, che non riuscirete mai a farmi stizzire? E
dunque sciò, care; sciò». Film, romanzi, copioni
teatrali sulla figura di Gesù risentono delle mo-
de culturali del tempo. Il Gesù «superstar» era
un figlio dei fiori degli anni ’60, e la rappresenta-
zione dei discepoli come gay risente del momen-
to attuale. Come Memmo, Gesù non si stizzisce,
anche se egli sa giudicare certi comportamenti ir-
riverenti che continua a subìre da venti secoli,
non solo da chi lo raffigura come asino o altro,
ma anche dagli ipocriti che, dicendosi suoi di-
scepoli, applicano agli altri una legge morale più
dura di quella che applicano a sé stessi. Tanti so-
no i modi di essere irriverenti verso Gesù!
Immensa angoscia, immenso amore
Gesù non si stizzisce per le piccole mosche moleste,
perché egli è: il Re Vivente che siede sul trono di
Dio; egli è il Signore dei signori perché ha sconfitto
la morte con la sua risurrezione; egli è il Messia che
annuncia la Parola di salute spirituale e morale a chi
vuole ascoltarlo; è il Misericordioso che partecipa
delle sofferenze che le persone spesso si autoinflig-
gono mentre si dibattono in questo mondo caotico;
egli è il Sommo Sacerdote sempre pronto a simpatiz-
zare con le infermità morali spirituali di quanti a Lui
si rivolgono per aiuto.
Gesù è pure l’unico Mediatore fra Dio e gli esseri
umani, per cui ogni richiesta, ogni ringraziamento
vanno rivolti al Padre per mezzo di Cristo; egli è la
Via nuova e mai percorsa prima da alcuno che
conduce al Padre dei nostri
spiriti; egli è la Verità, non
una verità filosofica ma la
Verità realissima di Dio
che in Cristo si avvicina
alla persona umana; Gesù
è la Vita, non la vita come
la si riceve da papà e mam-
ma o da medici e medici-
ne, bensì la fonte stessa
della Vita alla quale ogni
persona è chiamata [noi
veniamo dalla Vita e an-
diamo – se vogliamo –
verso la Vita: è falso che
l’uomo viene dal nulla e
va verso il nulla]; Gesù è
la concreta Presenza qui-e-
adesso dell’amore di Dio coniugato in modo perfetto
con l’amore verso il prossimo; Gesù è il Maestro per
eccellenza: vera blasfemia è che degli uomini si pre-
sentino come guide religiose e/o morali.
Gesù è l’unico che, senza peccato, ha volontariamen-
te offerto se stesso al sacrificio della croce per la re-
missione dei peccati di quanti accolgono il suo dono
di vita. Gesù non si stizzisce dunque dei comporta-
menti delle piccole mosche che «non sanno quello
che fanno». Per il mondo, egli ha fatto una fine ver-
gognosa. Ma dinanzi al Padre ha patito una morte sa-
crificale onorevolissima e degnissima. Per l’immen-
sa angoscia umana si richiedeva immenso Amore.
È per questo che la prossima volta che Gesù verrà,
tornerà come Giudice dei vivi e dei morti, per giudi-
carci tutti secondo l’Evangelo. Allora si vedrà chi
sono gli asini e di che pasta sono fatti i discepoli
FEDE
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RAGIONE
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Via G. Carducci 9 - Aprilia
Tel: 328 129 9756 ri
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La fede
come
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ed autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
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promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
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