In pensione il Luogotenente che è stato in servizio ad Aprilia
Grazie Barollo
Nel corso della mattina di sabato 15 luglio, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Latina, colonnello Lorenzo D’Aloia, ha ricevuto per un caloroso saluto di commiato, il luogotenente Cesare Barollo, che verrà collocato in congedo per raggiunti limiti d’età.
Il sottufficiale, classe 1963, arruolatosi il 31.10.1981, dopo aver frequentato il corso da allievo Carabiniere a Roma viene destinato alla Compagnia Speciale di Roma e successivamente al Reparto Comando del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Dopo aver frequentato il 42° corso biennale per Vice Brigadieri a Velletri e Vicenza, viene destinato all’8° Battaglione di Roma. Nel 1993 viene trasferito alla Stazione di Aprilia e dal 2013 viene destinato quale Comandante della Stazione di Norma, ove il 17 luglio 2023 sarà collocato in congedo per raggiunti limiti d’età.
Il Comandante D’Aloia, ha inteso esprimere la sua personale riconoscenza al luogotenente Barollo per il servizio reso all’istituzione ed alla cittadinanza.
Legione Carabinieri Lazio
Comando Provinciale di Latina
Il sindaco Principi: nodo cruciale resta la bonifica dei rifiuti bruciati nell’incendio
Bonifica della ex Freddindustria
A distanza di sette mesi dall’incendio spaventoso che interessò il sito dismesso dell’ex Freddindustria, situato in via Enna, nel cuore del centro urbano di Aprilia, non si conoscono ancora le cause che generarono il maxi rogo.
Un incendio che oltre a generare preoccupazione per le sue possibili conseguenze ambientali, colpì in maniera profonda l’opinione pubblica apriliana che su quel tema discusse e si confrontò anche a settimane di distanza dall’evento. Ad influire, rispetto magari ad altre situazioni passate, ben più gravi ma che non ebbero probabilmente la stessa copertura mediatica, era il fatto che quel sito si trovasse (e si trova) in pieno centro urbano, a pochi metri dalle abitazioni, e non in qualche zona periferica del vasto territorio apriliano. Insomma, una criticità tangibile, ben “visibile”, con quella imponente colonna di fumo nero che destò grande preoccupazione nella stragrande maggioranza dei cittadini.
E quell’incendio giocò anche una parte notevole anche nelle elezioni amministrative di maggio e giugno. Il rogo dell’ex Freddindustria è stato uno dei temi della campagna elettorale, con una parte politica volta all’attacco e un’altra impegnata a difendersi. Nelle settimane successive al rogo vennero convocati consigli comunali speciali, commissioni ad hoc e quant’altro. I quattro capannoni andati in fumo vennero posti sotto sequestro dall’autorità giudiziaria, condizione che ad oggi non è mutata. Alla società proprietaria dell’area venne ordinato di procedere con la rimozione dei rifiuti, sia quelli bruciati che quelli situati all’interno degli altri capannoni e nei piazzali. E poi c’era la questione dell’amianto che interessava un’area del sito dismesso fortunatamente non toccata dalle fiamme. L’eternit è stato rimosso velocemente dai proprietari del sito. Ma la bonifica, e la messa in sicurezza dell’ex Freddindustria, non è terminata.
“I titolari del sito dismesso – attacca il consigliere di Fratelli d’Italia Vincenzo La Pegna – non hanno rispettato le scadenze che l’ente comunale aveva imposto riguardo alla bonifica totale dei capannoni colmi di spazzatura. Il Comune di Aprilia già a giugno non ha fornito ulteriori proroghe per la rimozione dei rifiuti. Le attività di bonifica devono riprendere quindi quanto prima. Quella vicenda non può passare in cavalleria, non si può attendere ulteriore tempo. Bisogna agire e anche in fretta per la sicurezza delle persone. Ci sono ancora tonnellate di rifiuti all’interno dei capannoni e con le alte temperature estive i rischi aumentano. Ancora oggi c’è gente che entra ed esce dall’area di via Enna. Ci sono lenzuola stese ben visibili. Questo perché non tutti i varchi sono stati chiusi in maniera adeguata. Serve un cambio di passo rispetto a questa criticità”.
E resta altrettanto grave il fatto che a distanza di sette mesi l’intera comunità apriliana non sappia con certezza se le fiamme che bruciarono quei quattro capannoni e che tennero in scacco un’intera città siano opera di ignoti piromani o se il frutto di un evento accidentale.
“Il nodo principale resta la bonifica dei rifiuti bruciati nell’incendio - spiega il sindaco Lanfranco Principi - la proprietà sta studiando alcuni tipi di intervento. L’intera operazione di rimozione della spazzatura all’interno del sito di via Enna dovrebbe concludersi, secondo loro, entro i mesi di settembre o di ottobre”.
Alessandro Piazzolla