LA RUBRICA DI GIUSY
Chiedere aiuto dagli amori malati è la prima cosa da fare
Violenza sulle donne
Oggi ignorando le deboli sensazioni, a volte noi donne superiamo dispiaceri senza mai fermarci, varcando la soglia delle nostre possibilità, eludere il tardivo quanto indignati interventi degli assistenti sociali.
A volte si ha lo sguardo nel vuoto e capire cosa fare, ma a volte la domanda arriva spontanea, chissà chi ci aiuterà?
Ci si soffoca di emozioni, il malumore porta in noi contemporanei pensieri, che non si hanno sempre soluzioni, quando incontri una vita complicata e psicologicamente instabile, l’io non ha fiducia nel futuro, perché parte da un presupposto di sentirsi deboli e sempre più soli, a volte si pensa alle favole di un partner perfetto, si sogna una relazione d’amore, dove ci si incanta nel guardare un’armonia quasi magica ed avere sensazioni di amore e magia.
Ogni donna sogna l’amore di un uomo che si sente protetta da un mondo che fa paura, perché non tutti percepiscono chi hanno di fronte, all’inizio sono sogni d’amore a cause effetto, verità o conseguenza. La consapevolezza ha tanto valore quanto l’inconsapevolezza. Poi all’improvviso scoppia l’ira, non c’è meglio non c’è peggio, solo ciò che. La crudeltà produce sofferenza, che incoraggia a sua volta la crudeltà, la gentilezza era l’ inganno, del lupo vestito da agnello, chi subisce violenza pensa: ”forse sono stata io che l’ho fatto arrabbiare?” Vivere nella paura di questa qualità di pensiero devastante, timorosa a difenderti e di liberare dal mostro che si ha davanti. Nella violenza le cose più difficili sono denunciare, fare sforzi a nascondere, con la convinzione che sei o siamo noi il problema, perché dovremmo essere noi il problema?
Siamo deboli e impaurite la rabbia ci invade i desideri di scappare, sentire il proprio corpo pietrificato, congelando le emozioni in in un ostinata presunzione ora smette non mi picchia più.
La crisi personale non viene mai ascoltata, a volte non ci prendono sempre in considerazione, davanti a certe situazioni si perde il controllo piuttosto che reagire.
L’auto-recriminazione non serve a trasformare il dolore alle delusioni.
Si diventa consapevole che perdendo l’autostima si diventa autolesionista, ci sono donne che si salvano dalla morte brutale perché diventano forti e vogliono ricominciare tutto da capo, e riprendendo l’autostima di se stesse poi ci sono donne deboli come Giulia che era una ragazza dolce ingenua debole, trovava il bene del suo fidanzato che l’ha massacrata senza pietà gettando il suo corpo in un dirupo, lei piccola dal corpo esanime, indifesa dov’è il giorno dopo doveva realizzare di essere “Dottoressa” ma chi è l’uomo un essere demone, dove non vogliono il rifiuto e trattano le donne come oggetto, e le uccidono ferocemente senza pietà senza un minimo di vergogna senza un briciolo di compassione, cosa gli succede a queste menti?
Io essere narcisista ho rubato l’amore per dare spazio alla possessione.
Giusy Masi
Dopo le denunce dei cittadini controlli in varie zone della città
Monitoraggio miasmi
Proseguono le attività di monitoraggio predisposte dall’amministrazione comunale, per dare risposta alla richiesta dei cittadini e dei lavoratori che lamentano miasmi in varie zone della città. Nelle scorse ore la Polizia Locale di Aprilia ha posto sotto sequestro una delle quattro trincee dell’impianto a biomassa situato nella zona industriale. Il sopralluogo, posto in essere insieme ai tecnici del settore ambiente del Comune di Aprilia e dovuto alle segnalazioni dei lavoratori delle attività limitrofe, relative a forti emissioni odorigene, ha permesso di rilevare alcune inadempienze a carico dell’impianto, in difformità rispetto a quanto previsto dalle a corredo dell’autorizzazione. Il sequestro, le sanzioni e le attività correlate, preludono l’ordinanza del settore volta a ripristinare le condizioni per l’esercizio indicate all’interno dell’autorizzazione e necessarie a mitigare le emissioni odorigene nella zona.
“Ringrazio la Polizia Locale e gli uffici del settore ambiente – sottolinea l’assessore Vittorio Marchitti – che lavorano per garantire il rispetto delle norme di riferimento, un atto dovuto nei confronti dei lavoratori, dei cittadini e nel rispetto dell’ambiente. La nostra intenzione non è quella di penalizzare le realtà industriali che operano sul nostro territorio, ma di agire nel rispetto di tutti, anche a tutela di chi osserva tutte le regole per evitare l’impatto un impatto sulla popolazione. E’ stato questo il significato dei due tavoli tecnici che sono stati convocati a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro, alla presenza di tutti gli enti preposti. Quello di trovare una soluzione ad un problema persistente, attraverso una azione congiunta di tutti gli organismi di controllo interessati. Per questo l’attività di monitoraggio proseguirà attraverso l’intervento mirato della Polizia Locale e degli altri enti, che avranno il compito di verificare che le attività operino seguendo meticolosamente le indicazioni fornite loro in sede di autorizzazione all’esercizio”.
Edoardo Capri