Per contenere l’indebitamento fatto per pagare l’esproprio di via dei Mille, il Comune sta valutando la vedita delle farmacie comunali
Fare cassa vendendo le farmacie
Dopo l’accordo raggiunto e sottoscritto per la definizione dell’esproprio del parco dei Mille, circa nove milioni di euro che l’ente di piazza Roma verserà, in un’unica soluzione, sui conti correnti del privato, il Comune di Aprilia è alla ricerca di soldi. Serve, infatti, denaro contante fresco per “alleviare” quella spada di Damocle rappresentata dal mutuo trentennale contratto con la Cassa Depositi e Prestiti, finanziamento che è stato fondamentale per ottenere subito la cifra milionaria per saldare, una volta per tutte, il conto dell’esproprio del parco. Da qui e fino al 2054 il Comune di Aprilia dovrà versare una rata annuo di circa 500mila euro alla società controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze. Una cifra importante sicuramente ma non impossibile in un bilancio comunale che si aggira intorno ai cento milioni di euro. Il dirigente alle finanze dell’ente di piazza Roma, Cosimo Mazzone, insieme agli altri tecnici del Comune e all’amministrazione Principi, hanno comunque vagliato, in questi giorni, tutta una serie di possibilità e percorsi per trovare denaro liquido a beneficio del Comune apriliano. E la soluzione sembra essere stata trovata. La maggioranza del sindaco Principi, infatti, è fortemente orientata a mettere in vendita le quote pubbliche delle tre farmacie comunali presenti ad Aprilia, la Farmacia Aprilia Nord srl di via delle Margherite, la Agroverde Farma srl di via De Gasperi e la Farma Aprilia srl di via Inghilterra. Fare cassa con le tre farmacie per ottenere una cifra non inferiore ai tre milioni di euro, un tesoretto considerevole che andrebbe a coprire una quota importante del mutuo trentennale contratto con la Cassa Depositi e Prestiti.
“Stiamo pensando di mettere in vendita le quote comunali delle tre attività – conferma il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi. E’ un ragionamento serio che stiamo facendo con il dirigente ed i tecnici del settore. Puntiamo a monetizzare e ad incassare almeno tre milioni di euro. Questo significherebbe che intascheremmo gli utili di quindici-venti anni in una unica soluzione. Sarebbe un affare importante per le casse del Comune di Aprilia”.
Gli uffici dell’ente di piazza Roma stimano che ogni anno le farmacie comunali incassano circa settantamila euro ciascuna che diventano oltre tre milioni di euro se viene fatta una proiezione per i prossimi quindici-vent’anni. Per vendere le quote pubbliche servirà comunque una gara aperta a tutti. Bisognerà poi capire se gli attuali gestori e proprietari delle quote private avranno la forza e capacità finanziaria per acquisire l’intero asset, oppure se saranno costretti a cedere il passo (o a convivere) ad un altro soggetto privato.
“In futuro potremmo aprire due farmacie comunali nell’area di Trentastelle – conclude il sindaco Principi – o all’interno del centro commerciale Aprilia2. Abbiamo questi due spazi, ancora non utilizzati, che l’amministrazione si riserva di utilizzare nei prossimi anni”.
Alessandro Piazzolla
“Il nostro Comune è orientato alla vendita delle tre farmacie comunali che si trovano sul nostro territorio la Farmacia “Aprilia Nord srl“di via delle Margherite, la “AgroverdeFarmasrl” di via De Gasperi e la “Farma Aprilia srl!” di via Inghilterra. Il comune mira a ripianare i debiti dopo la vicenda del parco dei mille, ma lo vuole fare nel modo, secondo noi, più sbagliato”.
Così il presidente provinciale di Italia Viva Vincenzo Giovannini.
“Innanzitutto – spiega l’esponente del partito di Matteo Renzi - l’amministrazione vuole sbarazzarsi “per fare cassa” di queste sue proprietà che generano nelle casse dell’ente un utile di 220.000 euro l’anno, oltre che garantire professionalità, un servizio socialmente utile e senza che l’ente sborsi un solo euro visto che è socio, senza gestire l’attività. In secondo luogo, se si vogliono sanare le casse comunali, dopo l’esborso per il parco dei mille, il modo non può essere certamente cedere delle attività che generano un sostanzioso utile e che lo faranno anche nei prossimi anni. Come in un’azienda che è fiorente, le attività si tengono, invece si cercano di vendere le passività e quindi Aprilia cosa potrebbe mettere sul mercato? 1)I parcheggi, che generano una perdita annuale di 200.000 euro; 2)Capanna murata, per la quale il comune ha già speso molti soldi in ristrutturazioni varie e che ora giace in mezzo alla campagna, in stato di abbandono.
Queste - conclude Giovannini - sono le prime due alternative che ci sono venute in mente ma, si può anche provare a fare una riorganizzazione degli affitti che gravano sulle casse comunali e che in alcuni casi risultano essere anche esorbitanti (la scuola Gramsci per esempio). Non capiamo i motivi della scelta, non li condividiamo assolutamente, abbiamo presentato delle alternative e speriamo vivamente che l’Amministrazione ci rifletta e ci ripensi. In un frutteto si tagliano gli alberi che non portano frutti non quelli rigogliosi e che generano un buon raccolto, questo lo dovrebbero sapere tutti”.
Alessandro Piazzolla