2000 cittadini allo sbaraglio senza assistenza
Amici senza sostituto
Con la sospensione da parte dell’Ordine dei Medici, del dott. Mariano Amici, che in questi ultimi mesi ha avviato una lunga battaglia per far valere le sue idee sulla cura del Covid-19, la situazione dei suoi assistiti è diventata assolutamente ingestibile ed anche il medico nominato per sostituirlo, ha lasciato lo studio. Ora che cosa debbono fare i cittadini? Dalle poche indicazioni raccolte sembra che la linea direttiva sia quella di scegliere un nuovo medico di base per sopperire dunque alla prolungata assenza per sospensione del dott. Mariano Amici.
“La vita a Tor San Lorenzo diventa sempre più difficile. Ad aggravare ulteriormente la situazione agli assistiti del Dottor Mariano Amici, (sospeso dalla ASL Roma 6), si è aggiunto il fatto che il sostituto ha misteriosamente lasciato lo studio senza alcun preavviso e dall’ 1 marzo 2022 e gli assistiti, (2000 cittadini), sono rimasti senza medico di base e senza che nessuno possa prescrivere i farmaci per le terapie in corso. A chi indirizzare eventuali proteste? – scrive in una lettera, Francesco Minieri residente a Tor San Lorenzo”.
Ecco la lettera di un altro assistito del dott. Mariano Amici che ha inviato una nota alla ASL segnalando il grave disservizio.
“Caro dott. Amici le invio, per opportuna conoscenza, la lettera che ho inviato alla ASL e che ho mandato in copia allo studio medico, non so se l’ha letta: “Con la presente segnalo il gravissimo disservizio in essere per gli assistiti del medico di base dott. Mariano Amici, disservizio venutosi a verificare nel momento in cui avete sospeso il suddetto medico per il suo mancato asservimento agli ordini di regime. Per quanto deprecabile sul piano umano, la situazione era tollerabile per gli assistiti fino a quando il già sostituto del dr Amici, dott. Laudani, poteva garantire la copertura del servizio minimo di base, anche se nessuno può sostituire il rapporto di fiducia tra medico e paziente. Nel frattempo il dott. Laudani ha reso noto di avervi significato che la sua disponibilità non sarebbe stata a tempo indeterminato.
Di fatto, ad oggi, tutti gli assistiti del dott. Amici sono senza medico di base, perché, ci viene detto, non è stato nominato un altro sostituto. Di fatto, ad oggi, pur avendo pagato regolarmente le tasse anche per la quota spettante al servizio sanitario pubblico, mi ritrovo che quando finirà la vitamina D3 che io e mia madre (87 anni) dobbiamo assumere per l’osteoporosi, non c’è un medico che possa prescrivercela. Quando finiranno le compresse di Coverlam che mia madre (suddetta 87enne) deve rigorosamente assumere per il controllo della pressione, non ci sarà il medico per prescriverle il farmaco.
Se mi occorre un certificato non posso andare dal mio medico per averlo. Mi sono state prescritte delle analisi e non ho un medico a cui far esaminare i risultati. Eppure il 20% della mia Irpef ha regolarmente finanziato il baraccone totalitario ed inefficiente che è diventato il servizio sanitario nazionale, incluso lo stipendio di chi doveva risolvere il problema e non lo ha fatto, consentendo e determinando l’interruzione di pubblico servizio. Ora penso a chi assume farmaci salvavita e mi domando: a parte preoccuparvi che si vaccinino con sostanze mai sperimentate compiutamente e di cui sono ignoti gli effetti a lungo termine, a parte violare il loro diritto a scegliere se sottoporsi o meno a somministrazioni farmacologiche, a parte trasformarli in soggetti da sottoporre a TSO in assenza dei dovuti requisiti per imporre il trattamento coatto, ma vi interessa ancora qualcosa della loro salute o ormai siete pienamente al soldo di big pharma? E se sono le multinazionali farmaceutiche a pagare tutto il sistema, almeno smettetela di prendervi anche i nostri soldi oltre che la nostra salute. La presente è preavviso di denuncia per omissione di atti d’ufficio e interruzione di pubblico servizio. Senza cordialità”.
Non si è fatta attendere la risposta della ASL: “Buongiorno, in merito alla Sua segnalazione, di seguito Le riportiamo le indicazioni del Direttore: “Egregio assistito, al termine della sostituzione già in essere (anzi prima, prevedendo il problema) sono stati effettuati i tentativi (infruttuosi) di cercare un altro sostituto. In mancanza di riscontri da parte dei colleghi in graduatoria, Lei può esercitare il suo diritto alla scelta di altro medico con le modalità indicate nel sito aziendale. Segreteria Distretto 4”.
Sabatino Mele
Firmato il patto in aula consiliare per una cittadinanza attiva e consapevole
Donne protagoniste
Sabato mattina 5 marzo 2022, Ardea ha compiuto un passo avanti nella direzione di una cittadinanza attiva e consapevole, di cui le donne intendono essere protagoniste. A partire dalla società civile e con l’adesione delle consigliere comunali, tante donne e uomini hanno raccolto l’invito a sottoscrivere un Patto che ha l’obiettivo di mettere al centro dell’amministrazione e del governo della città le Politiche Sociali.
“Ringraziamo la cittadinanza che ha seguito l’incontro e ringraziamo i consiglieri e le consigliere comunali che hanno portato un contributo al dibattito e che hanno firmato il Patto - rende noto il Comitato promotore per il Centro Diurno Ardea -, dimostrando sensibilità e attenzione al tema dei servizi sociali.
Ci siamo incamminati lungo un percorso che sarà impegnativo e non facile. Contiamo sulla collaborazione fattiva e leale di chi vorrà contribuire a disegnare una organizzazione di servizi sociali degni di questo nome e rispettosi dei più fragili.
Sappiamo di poter contare sull’attenzione della Regione Lazio, che ha testimoniato la sua vicinanza con la consigliera regionale Marta Bonafoni. Non pensiamo che si possa chiedere e avere tutto e subito, siamo però convinte che per rendere Ardea un luogo rispettoso dei tanti bisogni delle persone occorre l’impegno di tutti: politica, cittadinanza e uffici comunali. Qualcuno, durante l’assemblea, ha parlato di ‘rivoluzione’: che dire, forse questa volta Ardea ce la può fare a conquistare il proprio futuro”.
Comune di Ardea
Open Day residenze al Comune
L’open day residenze al Comune di Ardea. Lo scorso 5 marzo, importante giornata per gli uffici comunali di Ardea ed in particolare per gli ufficiali dell’anagrafe del Comune di Ardea, che sono stati impegnati ad aiutare i cittadini con le richieste di cambio residenza. Solo nel mese di febbraio circa almeno 800 nuove persone sono diventate cittadini di Ardea. Una richiesta che è sempre in crescente aumento e che evidentemente mette gli uffici comunali, ed in particolare, proprio l’Anagrafe, in una condizione di superlavoro.
“Nel corso di queste due settimane i cittadini hanno avuto la possibilità di prenotarsi con Tupassi per l’open day – ha sottolineato l’assessore Alessandro Possidoni -: alcune persone sono state contattate telefonicamente dall’Anagrafe i giorni scorsi risolvendo il problema telefonicamente, senza dover venire in Comune, liberando un appuntamento. Circa 30 cittadini hanno potuto usufruire dell’open day che abbiamo attivato questa mattina. In generale, abbiamo aumentato ulteriormente il numero di residenze mensili lavorate: pensate che nel mese di febbraio 2022 sono state inserite più di 400 nuove pratiche. E dal momento che in ogni pratica sono inserite in media 2 soggetti, almeno 800 nuove persone sono diventate cittadini di Ardea.
Gli ingredienti per gestire questa grande mole di lavoro sono due: pianificazione del lavoro e motivazione del personale dei servizi demografici. Per quanto riguarda la pianificazione del lavoro, l’investimento fatto dall’Amministrazione nell’ultimo anno e mezzo di digitalizzare l’anagrafe ha permesso di organizzare il lavoro in maniera più veloce ed efficace.
Relativamente alla motivazione e alla preparazione del personale dei servizi Anagrafici, ho visto un grandissimo miglioramento nell’ultimo anno, ho visto maggiore voglia di mettersi in gioco, ho visto il desiderio di imparare a fare le cose in modo diverso rispetto a come erano state fatte fino a ieri, ho visto tante persone che si ingegnavano per risolvere articolate situazioni anagrafiche, ho visto lavorare le persone in modo più sereno”.
S.Me.