Tognazzi è considerato uno dei volti più importanti della commedia all’italiana
Cento anni fa nasceva Ugo Tognazzi
Cento anni fa nasceva Ugo Tognazzi, un grande amico di Torvaianica.
Ugo Tognazzi (Cremona, 23 marzo 1922 – Roma, 27 ottobre 1990).
Attore, regista, comico e sceneggiatore italiano, Ugo Tognazzi è considerato uno dei volti più importanti della commedia all’italiana.
In occasione dei cent’anni della sua nascita, in Italia ma anche in Francia è stato ricordato questo grande artista italiano. Noi lo ricordiamo come un grande amico di Torvaianica.
Ugo Tognazzi è stato infatti il personaggio famoso che più di tutti ha valorizzato il nostro litorale.
Quando nel1962 Dino De Laurentis realizzò sulla Pontina “Dinocitta” dove produrre i suoi film, molti attori incominciarono a frequentare il nostro territorio, tra questi Ugo Tognazzi che in quegli anni decise di costruirsi una villa, con un campo da tennis a Campo Ascolano ed adiacente alla villa nacque un piccolo agglomerato di bungalow chiamato “Villaggio Tognazzi”.
In estate Tognazzi con la sua famiglia e gli amici si traferiva a Torvaianica e nel 1966 diede vita al Torneo di Tennis Tognazzi.
Iniziato per scherzo, il torneo diventò una consuetudine e si è svolto per ben 25 edizioni, tranne una breve pausa a cavallo tra gli anni ‘70 ed ’80 e sempre a partire dalla fine di agosto e terminando ai primi di settembre.
Nel periodo di massimo fulgore del torneo Torvaianica fu chiamata la “Hollywood del Tirreno” per la grande presenza sul campo da gioco e sugli spalti di artisti italiani e stranieri.
Con la scomparsa di Ugo Tognazzi avvenuta il 27 ottobre del 1990 la moglie Franca Bettoia e i figli continuarono la tradizione fino al 1995, poi vi è stato un tentativo di riproporlo ad agosto del 2007.
Oltre ad Ugo Tognazzi, impareggiabile padrone di casa, un altro protagonista del torneo era il gioielliere di Torvaianica Ettore Costa che ad ogni edizione realizzava il mitico “Scolapasta d’oro”, il trofeo con cui venivano premiati i vincitori.
Ricordare tutti gli artisti italiani che hanno partecipato al torneo è quasi impossibile si fa prima a dire chi non c’è mai stato.
Il sito internet del grande Tognazzi da uno spaccato di quelle epiche sfide. Durante tutte le edizioni dei tornei di tennis, Villa Tognazzi tornava ad essere per una settimana la piccola capitale di un singolare pianeta sportivo, artistico e mondano.
Il grande appuntamento di una “Estate Romana” ancora tutta da inventare, dove attori affermati pur di esserci, rinunciavano dal trattenersi a Venezia durante il Festival, che ogni anno avveniva in perfetta concomitanza.
Sul campo amici e colleghi si sfidavano in partite tirate allo spasimo come tennisti quasi autentici e altre infarcite soprattutto di svarioni grossolani e di inevitabili risate.
A seguirli appassionatamente si affollavano da una parte, belle donne e personaggi popolari, attori famosi e altri meno noti che magari qualche anno dopo però lo sarebbero diventati, e dall’altra l’immancabile rumorosa e pittoresca cornice di pubblico, capace di confezionare sempre nuovi simpatici sfottò.
Le serate si chiudevano con le consuete spaghettate notturne, le solite bevute e le chiacchierate interminabili tra chi forse non si vedeva dalla precedente edizione del Torneo.
Tutti i mass media nazionali parlavano del torneo Tognazzi e le Tv ne trasmettevano spezzoni dell’evento.
Il torneo era una vetrina straordinaria che portava turisti e villeggianti sul nostro litorale.
Anni d’oro per Torvaianica dove era facile incontrare personalità del cinema che insieme a Tognazzi organizzavano autentiche goliardate vedi negli anni ’70 una riedizione della Coppa Cobram.
Oltre a Tognazzi abitavano nel villaggio omonimo tantissime personalità del cinema, altre erano da Corsetti, alcuni avevano casa a Torvaianica come il grande musicista Ennio Morricone .
Torvaianica era anche una location di film sia di Ugo Tognazzi ( Ape Regina 1962 regia di Marco Ferreri) che di altri grandi personaggi, vedi Sergio Leone che a Capocotta girò nel 1982 le scene di “C’era una volta in America”, e che decise poi di farsi seppellire nel piccolo cimitero di Pratica.
I figli di Ugo Tognazzi, Maria Sole Tognazzi nel 2010 con il film “Ritratto di mio padre” ed ultimamente Riki Tognazzi per celebrare i cento anni dalla nascita del padre con il film “La voglia matta di vivere”, hanno raccontato quel periodo vissuto dalla loro famiglia e dai loro amici, a Torvaianica in cui il grande Ugo era l’indiscusso anfitrione.
Ho avuto la fortuna a partire dal 1987 di essere presente a qualcuna di quelle epiche sfide. Da cronista del piccolo giornale locale avevo avuto il privilegio di stare ai bordi del campo e godermi anche il dopo partita. Ho conosciuto grandi artisti che hanno fatto la storia del cinema e della televisione. Ricordo una sera che nel dopo partita mi sono ritrovato in una gran tavolata dove vi erano Tognazzi, Villaggio, Gassman ed ascoltare i loro discorsi, poi tanti altri aneddoti con personaggi famosi. Era quello che accadeva allora a Torvaianica e sembrava tutto normale, anche se, a raccontarlo ora, è come rivivere un bellissimo sogno.
Nell’ambito del progetto “Ciak si gira” della Pro Loco citta di Pomezia con il gioielliere Ettore Costa abbiano ricordato insieme al presidente Claudio Mazza che ha curato le riprese e la realizzazione del filmato i cento anni della nascita di Ugo Tognazzi.
Pomezia ha ricordato Tognazzi con la cittadinanza onoraria alla moglie Franca Bettoia nel 2003 ad opera dell’amministrazione Zappalà che intitolò al grande attore anche la biblioteca comunale e una parte del lungomare verso Campo Ascolano dove appunto vi è il villaggio Tognazzi.
L’attuale amministrazione ha già dedicato a Tognazzi in estate i festival UgoPari30 del 2020 e TrentUgo del 2021 mentre per i cento anni della nascita sono previste una serie di manifestazioni a partire da giugno prossimo che si concluderanno a fine agosto con il torneo “La padella d’oro”, rievocazione in versione padel del torneo di Tennis Tognazzi.
A.S.
Le riflessioni ad alta voce di Alessandro Jannelli
Facciamo chiarezza
Stabilimenti balneari chiusi e spiagge sporche.
Mi chiamo Alessandro Jannelli e abito da sempre a Campo Ascolano e di professione sono un pescatore. Mi sono avvicinato alla politica ed al Partito Democratico perché sentivo l’esigenza di impegnarmi personalmente senza più delegare gli altri.
Nell’ultimo congresso del Partito Democratico appena svolto, ho avuto l’onore e il piacere di essere eletto in seno al Direttivo. Chi come il sottoscritto non conosce bene le alchimie della politica, può correre il rischio di commettere errori, ma se ciò dovesse accadere, sarò pronto a scusarmi immediatamente, confidando sulla clemenza di chi meglio di me conosce la politica, forte comunque della mia totale buonafede.
Debbo dire che il difficile momento che stiamo vivendo non facilita la mia esperienza, di fatto dalla nostra nomina in seno al Direttivo, si sono tenute due riunioni online, alle quali ho potuto partecipare solo parzialmente visto gli orari in cui si sono tenute, orari impossibili per chi come me è costretto per lavoro a continue levatacce.
Quando però dalle pagine di questo giornale un giovane e rampante Dirigente si auto erige al ruolo di maestrino e definisce “polemiche sterili” le considerazioni fatte a mezzo stampa da altri dirigenti di partito, sostenendo “superato“ quel modo di fare politica, allora tutto è chiaro, non sembra esserci alcuna voglia dei dovuti e necessari chiarimenti.
Tutto ciò premesso, in attesa di una presa di posizione della nuova Segretaria, approfitto dell’occasione per segnalare alcune problematiche che riguardano il mare e il suo arenile.
Come detto il mare e il suo arenile sono i miei luoghi di lavoro, e, mai come in questo momento la situazione di abbandono appare drammaticamente evidente, stabilimenti balneari chiusi e spiagge sporche.
Di contro però si nota sempre più frequentemente la presenza di politici o amici di politici nelle strutture appena date in concessione.
A mio avviso il nostro partito dovrebbe chiedere conto di come sono andate le cose e come sono state assegnate le spiagge, visto che il vocio tra i cittadini ha raggiunto toni allarmanti su possibili favoritismi che vanno immediatamente smentiti.
Conoscere le ragioni per cui in molti casi il Comune si è dovuto difendere in tribunale e perché in un caso addirittura è dovuto intervenire il Tar per verificare la liceità degli atti di gara creando ancora più se c’è ne fosse stato il bisogno, dubbi su come si sia effettivamente gestita la cosa.
Un partito come il nostro non può semplicemente fungere da spettatore ma ha l’obbligo morale di far chiarezza al fine di evitare possibili strumentalizzazioni.
Ma ponendo la cosa in maniera più generale è opportuno a mio avviso verificare le voci sempre più insistenti (ma sicuramente infondate) su presunti collegamenti tra consiglieri comunali amici o parenti su gare e appalti pubblici, magari lecite dal punto di vista legale, ma non opportune da quello politico.
Credo che un approccio serio e trasparente sulle ultime vicende amministrative, produrrebbe una diversa visione della politica in generale e del nostro partito in particolare, fornendo per il futuro un diverso modo di proporsi ai nostri concittadini elettori.
Voglio sperare che queste mie considerazioni vengano interpretate nel giusto modo fornendo lo spunto per un dialogo interno da riproporre poi ad un pubblico più vasto desideroso di sana e onesta informazione anche per non lasciare campo libero ad altre forze politiche che fanno vera opposizione.
Con la speranza di non essere anch’io redarguito in malo modo dal maestrino di turno.
Alessandro Jannelli membro del direttivo del Pd di Pomezia
Stop alle spese
“Abbiamo presentato una richiesta all’Amministrazione Comunale per sospendere l’applicazione del Regolamento dei Dehors per l’anno 2022”.
Lo affermano in una nota il capogruppo del Partito Democratico di Pomezia, Stefano Mengozzi, il vice segretario Ivano Capodimonti ed il delegato Commercio del Partito, Andrea Esposito.
“Il Regolamento approvato nel 2020 – spiega Mengozzi - è un ottimo strumento per uniformare colori e stili degli arredi esterni di bar e ristoranti di Pomezia e Torvaianica e non vogliamo in nessun modo mettere in discussione la sua utilità per restituire decoro alle nostre strade. Ciò che chiediamo è che in questa fase particolare di uscita dalla pandemia il nuovo Regolamento rischia di dover costringere molti esercenti a sostenere spese importanti per uniformarsi alle richieste del Comune”.
“Le attività commerciali escono da due anni di grandi difficoltà economiche tra lockdown e restrizioni – afferma Esposito – è quindi necessario individuare strumenti che concentrano, almeno per l’anno in corso, di portare avanti il proprio lavoro senza doversi caricare nuove spese per l’attività. Proponiamo al consiglio comunale di rinviare l’adeguamento al Regolamento dei dehors al prossimo anno - aggiunge Capodimonti -, o in alternativa di studiare formule che consentano di compensare le spese che si renderanno necessarie per gli spazi esterni delle attività”.
Partito Democratico di Pomezia