Bocciata la proposta dei consiglieri di centro-destra
Tamponi gratuiti
Nel consiglio comunale del 17 marzo è stata bocciata la proposta dei consiglieri del centro-destra di offrire tamponi gratuiti nelle farmacie comunali agli studenti. Ma ecco in merito il comunicato del consigliere comunale della Lega di Pomezia Fabio Fucci:
“Tamponi gratuiti nelle farmacia comunali: come Lega, insieme a Fratelli d’Italia, abbiamo presentato diverse settimane fa la nostra proposta che era nata dopo che per settimane, soprattutto al rientro a scuola successivamente alle festività natalizie, le famiglie di Pomezia avevano dovuto sostenere ingenti costi per effettuare i tamponi ai propri figli per consentire loro di frequentare le lezioni.
Oggi, con estremo ritardo causato dalla maggioranza pentastellata di Pomezia, è stata discussa nell’assemblea cittadina.
Come sempre avviene, il M5S ha bocciato con il suo voto contrario una proposta che invece voleva ampliare i servizi offerti dalle nostre farmacie, che per loro natura dovrebbero essere maggiormente orientate verso la nostra comunità piuttosto che votate al profitto.
Imbarazzanti le parole del sindaco che ha dimostrato una volta di più di non conoscere il sacrificio, anche economico, che mamme e papà di Pomezia hanno dovuto sopportare in quei giorni complessi. E’ arrivato addirittura a sostenere che i tamponi fossero già gratuiti in quei giorni di delirio per le famiglie.
Desolante anche la posizione del Partito Democratico che, non votando a favore della nostra mozione, ha inventato un’assurda ricostruzione secondo cui avrebbe danneggiato la campagna vaccinale. Sfugge alla sinistra che ancora oggi ci siano molte persone (tra cui ragazzi e bambini in età pediatrica) che, per varie ragioni, non sono vaccinati e a cui viene comunque richiesto il tampone.
La speranza è che presto termini una volta per tutte la necessità di sottoporsi ai controlli tramite tamponi ma devo rilevare come ancora una volta PD e 5 Stelle si siano uniti per bocciare una proposta che aveva come unico scopo quello di aiutare la nostra comunità”.
T.S
La Commissione non riesce ad avere gli atti dell’annullamento della gara sui rifiuti
Fucci: cosa devono nascondere
Il 24 marzo scorso è stata convocata la commissione controllo e garanzia del comune di Pomezia dal suo presidente, il consigliere comunale Pietro Matarese
La commissione è stata convocata su richiesta dei due consiglieri del centro destra Fabio Fucci e Mario Pinna, avendo come punto all’ordine del giorno l’appalto della nettezza urbana.
Ricordiamo che nel 2020 era stata assegnata una gara d’appalto della nettezza urbana per circa 74milioni per otto anni. Successivamente il nuovo dirigente all’Ambiente ha annullato la suddetta gara e ne ha indetto una nuova per circa 71milioni. Le società assegnatarie della gara annullata hanno fatto ricorso al Tar, nel frattempo il servizio è effettuato in proroga. Vi è anche la notizia che l’allora segretaria generale del Comune scrisse in merito una nota all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), di cui non conosciamo il contenuto.
Sulla seduta del 24 marzo vi è il comunicato che ci ha inviato il consigliere comunale Fabio Fucci membro della suddetta commissione:
“Dopo che come centrodestra di Pomezia avevamo chiesto la convocazione della commissione Trasparenza per analizzare l’appalto della nettezza urbana la cui gara è stata revocata a seguito di una delibera della Giunta, nella sede della stessa ci siamo trovati davanti la sconcertante richiesta dei 5 Stelle, che sono maggioranza anche in questa mini-assemblea, che hanno invocato, per voce del suo capogruppo Villani, la segretezza della seduta. Le motivazioni addotte alla richiesta sono del tutto illogiche: per i pentastellati far analizzare alla commissione gli atti che hanno portato a bandire e poi revocare la gara da oltre 70 milioni di euro avrebbe rappresentato un “pregiudizio all’ente e alla sua immagine” in virtù dei giudizi pendenti dinanzi al Tribunale Amministrativo.
Niente di più sbagliato sotto vari profili. Innanzitutto la commissione “trasparenza” serve proprio, attraverso l’esame degli atti, a rendere chiari, espliciti e comprensibili quei procedimenti che presentano delle zone oscure. In secondo luogo, il timore che l’esame di questi atti avrebbe potuto influenzare il giudizio presso il TAR è del tutto infondato perché la Giustizia Amministrativa si esprime esclusivamente sulla base dell’analisi degli atti prodotti dal Comune di Pomezia che sono stati presentati in giudizio ormai diversi mesi fa.
In ultima istanza, è pessima la figura degli appartenenti ad un partito, il 5 Stelle, nato per “aprire le istituzioni come una scatoletta di tonno” che oggi invece si arrocca dentro quella scatoletta e vorrebbe impedire ad altri di aprirla.
Mi viene proprio da dire: cosa devono nascondere?”
T.R.