Finanziamento di 50mila euro per la messa in sicurezza
Torre Maggiore
Una delegazione di Associazione Latium Vetus APS ha incontrato, mercoledì 20 aprile 2022, i funzionari della competente Soprintendenza. All’ordine del giorno, le prossime attività per la messa in sicurezza di Torre Maggiore, la torre duecentesca più importante della Campagna Romana, ubicata a Santa Palomba nel Comune di Pomezia e da sempre (purtroppo) in gravissimo stato di conservazione.
Giacomo Castro, Presidente di Associazione Latium Vetus APS, ha informato relativamente a quanto emerso durante la riunione.
Le attività, finalizzate alla definitiva messa in sicurezza del monumento, riprenderanno a breve grazie ad un finanziamento di circa 50 mila euro, già stanziato dal Ministero della Cultura, che sarà volto alla prosecuzione delle indagini strutturali dell’edificio. Questa nuova fase giunge dopo la precedente realizzazione del rilievo della torre e dello studio di fattibilità degli interventi di messa in sicurezza, eseguiti grazie ad un precedente finanziamento statale di circa 10 mila euro.
Continua quindi l’impegno della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Area metropolitana di Roma, ente periferico del Ministero della Cultura, e anche di Associazione Latium Vetus APS per la definitiva messa in sicurezza di questo importantissimo monumento medievale, da sempre, purtroppo, a rischio.
Come precisato da Giacomo Castro, su questa importante tematica ad oggi non c’è ancora (dopo anni!) alcuna interlocuzione con i rappresentanti dell’ente locale, ovvero il Comune di Pomezia, né con i rappresenti della Regione Lazio.
Latium Vetus
I residenti lamentano gli investimenti sul nuovo quartiere lasciati a metà
Il Querceto aspetta e spera
A giugno 2021 l’Amministrazione Comunale aveva comunicato ai residenti, che nei mesi a seguire sarebbero stati fatti una serie di investimenti, sul quartiere, atti a sanare e migliorare alcune situazioni lasciate in sospeso da troppo tempo.E’ sempre una buona cosa quando un Ente Locale decidere di spendere dei soldi per i residenti, ma quando, invece, manca il confronto ed il coordinamento, tra le opere da compiere, si rischia di fare uno sperpero di risorse non indifferente.
Ma procediamo con ordine:
- Novembre 2021 iniziano i lavori di definizione della segnaletica orizzontale (ad oggi, dopo 5 mesi, ancora non ultimata), ma si procede incuranti dello stato del manto stradale, infatti vengono verniciate anche le buche e le tracce di un cantiere ancora non ultimato in modo definitivo.
- Febbraio 2022 iniziano i lavori per la costruzione di un’area cani. Oltre ad essere di dimensioni non adeguate per le esigenze dell’animale, questa viene posizionata a pochissimi metri dagli ingressi ed i balconi di una palazzina del quartiere.
Ovviamente i residenti coinvolti subito si mobilitano ed ottengono la sospensione dei lavori ed il ripristino dei luoghi. Quanto sarà costato fare e disfare? Non si poteva usare il buon senso o fare un’indagine preliminare?
- Aprile 2022 vengono posizionati 2 impianti di compostaggio negli unici principali piazzali di parcheggio del quartiere. La compostiera di quartiere, dovrebbe essere un valore aggiunto a tutto il ciclo di differenziazione, già ottimizzato sotto tutti i suoi aspetti. Visto che questa amministrazione sembra abbia individuato il quartiere “Il Querceto” come “progetto pilota” si auspicava anche in un’ottimizzazione dell’attuale gestione di raccolta differenziata. Invece niente di tutto questo in quanto si continua ad assistere ad una mediocrità generale: cassonetti sempre più sporchi ed impossibilità di far sostituire quelli danneggiati.
Passiamo ora alla loro discutibile locazione: in previsione dell’acquisto delle compostiere, era stato chiesto un pare ai residenti , in modo da capire quale fosse la posizione più consona al loro intensivo utilizzo. Cosa succede? I residenti vengono completamente ignorati e l’Ente Locale sceglie, probabilmente, le peggiori posizioni. La questione ha del paradosso: poche settimane fa, nei 2 piazzali di quartiere, vengono disegnati gli stalli di parcheggio con tutta la relativa segnaletica orizzontale aggiuntiva, la quale verrà completamente ignorata per la scelta del posizionamento delle compostiere. In sostanza la segnaletica, appena disegnata, viene parzialmente inficiata a causa del posizionamento degli impianti. Adesso, oltre ad aver perso alcuni posti auto, si dovrà ridisegnare la viabilità del piazzale? Non ci facciamo mancare nulla: facciamo i lavori 2 volte.... forse. Chi paga tutto questo? E’ questa la riqualificazione del quartiere? Sono questi gli investimenti che avrebbero dovuto dare al quartiere un valore aggiunto?
I residenti non possono stare sempre dietro al pressappochismo di chi sta nella stanza dei bottoni con questo fare e disfare. Non sarebbe più opportuno fare meno ma in modo più accurato e cogliere le reali esigenze dei cittadini? Non si vuole fare il processo alle intenzioni, ma una compostiera è un apparato bio-meccanico con un delicato equilibrio: riuscirà l’Ente Locale a farle funzionare nei migliori dei modi senza creare disagio ai residenti? I soldi che stanno “investendo” nelle opere approssimative nel fare e disfare porteranno a reali benefici per i residenti? Vedremo: ai posteri l’ardua sentenza.
U.M.