Per finire i lavori sarà fruibile da gennaio del 2024
Nuovo cavalcavia
Il 21 e 22 ottobre è stato finalmente montato all’altezza di via Poma, il cavalcavia sopra la Pontina che sarà fruibile nel gennaio del 2024. I lavori erano iniziati a febbraio del 2023 con la realizzazione delle due strutture laterali che sostengono il cavalcavia e comprendono gli ascensori. Dopo il posizionamento del ponte, i lavori proseguiranno con l’installazione degli ascensori e delle scale.
“Si tratta di un’opera che attendevamo da tempo – ha dichiarato il sindaco di Pomezia Veronica Felici – per assicurare la sicurezza dei nostri concittadini. Le disgrazie avvenute in passato, infatti, non hanno purtroppo arginato il pericoloso fenomeno dell’attraversamento pedonale di questa arteria stradale”.
Ricordiamo che il vecchio cavalcavia fu chiuso nel 2018 e rimosso nella notte tra il 4 e 5 agosto del 2021 con l’impegno dell’Anas di ricostruirlo dopo qualche mese. Questo non è avvenuto e sono incominciati i solleciti dell’Associazione La Lente a sostegno delle proteste dei residenti di via Poma e delle strade limitrofe ai quali il cavalcavia era comodissimo per chi doveva andare a Roma servendosi dei pullman Cotral e quindi doveva spostarsi sull’altro lato della Pontina.
E pensare che una volta i cavalcavia erano due, ma ecco la loro storia.
Negli anni ’70 con il raddoppio della Pontina si creò il problema di come passare da un lato all’altra della strada per potere prendere i mezzi pubblici che venivano o andavano a Roma che appositamente uscivano dalla stessa e transitavano sulle due complanari nei rispettivi sensi di marcia. Tali mezzi erano utilizzati dai lavoratori delle aziende che si erano insediate su entrambi i lati di quel tratto della Pontina e nelle strade limitrofe.
Diventava un problema vitale per queste aziende l’attraversamento dei propri lavoratori per prendere poi i mezzi del servizio pubblico. Il dottor Antonio Olivieri, direttore della Litton mi raccontò che si fece promotore unitamente ad altre aziende, presso l’Anas così da ottenere due cavalcavia pedonali: il primo venendo da Roma all’altezza di via Vaccareccia, il secondo poco distante, all’altezza di via Poma.
Negli anni i due cavalcavia pedonali diventano frequentatissimi anche dai residenti, soprattutto dagli abitanti del nuovo popoloso quartiere che si era formato a via Poma.
I due cavalcavia in ferro avevano bisogno di una corretta manutenzione, questo probabilmente non è stato fatto cosi che quello di via Vaccareccia fu prima chiuso e poi tolto nel 2016 perché ammalorato, quello di via Poma fu chiuso per motivi di sicurezza nel 2018.
Soprattutto la chiusura nel 2018 del cavalcavia pedonale di via Poma ha creato gravi disagi ai residenti e più di qualcuno pur di evitare di fare un lungo giro percorrendo pericolosamente a piedi lungo il ciglio della strada complanare, un sottopasso e poi l’altra complanare, violava l’ordinanza di chiusura, attraversando comunque il cavalcavia. Con la sua rimozione nel 2021 qualche incosciente ha anche pensato bene di attraversare a piedi la Pontina.
A quanto pare questa volta anche grazie alla tenacia di una Associazione di cittadini quale è “La Lente” è andato a buon fine un servizio utile ai residenti di quel quartiere.
T.S.
La Giunta su proposta dell’assessore Mambelli ha deliberato il sorteggio
Snellimento pratiche edilizie
Nella riunione della Giunta Comunale del 12 ottobre, su proposta dell’assessore Mambelli è stato introdotto il sistemi di analisi delle pratiche edilizie “per campioni”. Il metodo, come molti sanno, non è nuovo, è da tempo adottato con successo, per esempio, dalla Regione Lazio per le pratiche inerenti le autorizzazioni sismiche (pratiche Genio Civile). Trattasi quindi di metodologia già rodata ed efficace.
Vediamola nel merito: il sistema di sorteggio è riservato alle categorie pratiche edilizie quali CIL (comunicazioni di edilizia libera), CILA (comunicazioni di edilizia libera asseverata), SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) e SCA (segnalazione certificata di agibilità). Sono pratiche che attualmente vengono assegnata ad un RUP dell’Ufficio Tecnico comunale per la revisione ed approvazione.
Il principio dell’analisi a campione parte dal presupposto che le pratiche sopra citate riguardano opere minori, che non hanno impatto sui carichi urbanistici. Sono già di per sé delle auto-dichiarazioni che quindi rientrano sotto la responsabilità diretta del dichiarante. E’ configurato già nel DM 380/01 un “rapporto diretto” tra il dichiarante e la norma, senza necessità di mediazione. D’altra parte lo spirito per il quale erano a suo tempo state istituite le CIL, le CILA, le SCIA e le SCA, era proprio quello dello snellimento delle procedure e lo sgravio del carico di lavoro per le Amministrazioni.Appare comunque opportuna una verifica a campioni per non eliminare del tutto l’autorità di controllo dell’Ufficio Tecnico Comunale e per evitare abusi ed usi fraudolenti del sistema auto-dichiarativo.
Verificata quindi la liceità del sistema, ricordiamo che questa associazione ALPRO da tempo auspicava l’introduzione di un sistema strutturale che potesse semplificare l’iter delle pratiche “minori”. L’assessore Mambelli ha il merito di avere fortemente voluto ed attuato questa risoluzione.
Va da sé che il vantaggio atteso è quello di migliorare la qualità del lavori sia degli utenti che dei tecnici istruttori sgravandoli da impegni su temi minori al fine di velocizzare tutto il sistema.
La Delibera prevede attualmente l’estrazione a sorte automatizzate del 20% delle pratiche delle categorie sopra indicate. Una volta che il sistema sarà entrato a regime ci attendiamo un deciso snellimento dei tempi di evasione delle pratiche minori
Il Presidente AL.PRO.
Ing. Lionello Lupi
Aeronautica sempre pronta
Una bimba di appena un mese di vita, ricoverata presso l’ospedale San Francesco di Nuoro con una grave insufficienza respiratoria e bisognosa di essere trasferita urgentemente presso l’ospedale Gemelli di Roma, è stata trasportata nella serata del 25 ottobre con un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare. Per il volo ambulanza, richiesto dalla Prefettura di Nuoro, è stato impiegato un equipaggio ed un velivolo del 31° Stormo di Ciampino, uno dei reparti di volo della Forza Armata che assicura 24 ore su 24, tutto l’anno, velivoli ed equipaggi pronti a decollare in tempi ristretti per questo genere di missioni.
Dopo i contatti tra la Prefettura, l’ospedale dove era ricoverata la bimba e la Sala Situazioni del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa che ha il compito dei coordinamenti iniziali in questi casi, è stato attivato l’equipaggio in prontezza che in tempi ristrettissimi è decollato dall’aeroporto di Ciampino alla volta di Olbia per imbarcare la piccola, che ha viaggiato in una incubatrice ed assistita costantemente da un’equipe medica.
Equipaggi e velivoli da trasporto dell’Aeronautica Militare sono pronti ogni singolo giorno dell’anno, 24 ore su 24, per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita, di organi o equipe mediche o come in questo caso di persone bisognose di trasferimento presso centri di cura specializzati sul territorio nazionale.
Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi, a supporto dei cittadini, dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa.
Ove ci siano specifiche necessità operative, l’Aeronautica Militare impiega anche gli elicotteri del 15° Stormo di Cervia.
Press release by
Aeronautica Militare
Stato Maggiore – V Reparto “Comunicazione”
5° Ufficio “Pubblica
Informazione – Relazioni con
i Media Giornalistici”