La protesta degli studenti del liceo Pascal di Pomezia per il trasferimento di alcune classi al Selva dei Pini senza prevedere il trasporto scolastico
Lo scaricabarile delle istituzioni
Stamane gli studenti del Liceo Pascal di Pomezia hanno portato la loro protesta sotto il Comune di Pomezia poiché da oggi, 23 ottobre 2023, cinque classi di questo Istituto avrebbero dovuto effettuare le lezioni in località Selva dei Pini nelle aule messe a disposizione dal Comune per la Città Metropolitana. Purtroppo il sito di Selva dei Pini non si può raggiungere a piedi, in assenza di un collegamento pedonale con la città, e per gli studenti non è stato attivato alcun servizio di navetta o di una rete di trasporto pubblico locale. Questo è il terzo anno consecutivo che gli studenti del Liceo Pascal e le loro famiglie si ritrovano ad affrontare queste difficoltà e puntualmente ogni anno scolastico inizia, seppure con comunicazioni tempestive da parte del Dirigente scolastico e del Consiglio di Istituto, con questa tardiva e carente organizzazione da parte della Città Metropolitana e del Comune, disorganizzazione alla quale si aggiunge uno stucchevole rimpallo di competenze. Difatti in questo modo si lede il sacrosanto diritto allo studio.
La Città Metropolitana ha la competenza specifica, per le scuole secondarie di II grado, per quanto attiene alla messa a disposizione di strutture e di aule, mentre spetta al Comune la competenza per l’organizzazione del trasporto pubblico locale.
Due istituzioni quindi che conoscono perfettamente l’entità del problema, visto che si ripropone ogni anno con le medesime caratteristiche, ma due istituzioni che sono inadeguate nel trovare una soluzione strutturale definitiva.
Aggiungo che le amministrazioni locali che si sono succedute e la Città Metropolitana sono state del tutto incapaci di effettuare scelte razionali e ponderate nella programmazione di un territorio, il quale nell’arco di 30 anni ha visto raddoppiare la popolazione residente (quasi 120 mila), ma l’edilizia scolastica è rimasta sempre la stessa ed un numero di Scuole secondarie di II grado insufficienti. Infine una considerazione politica più generale riguarda la modifica degli enti locali effettuata nel 2014, la quale tra gli aspetti più rilevanti ha visto depennare l’ente provincia in ente di area vasta e Città Metropolitana, trasformandolo in organo elettivo di secondo livello e privato di un proprio bilancio autonomo con tutte le conseguenze negative legate alle competenze rimaste in essere. Essere al fianco degli studenti e delle famiglie concretamente significa che gli enti locali devono essere tempestivi nel prendere decisioni e impegnare le risorse necessarie per affrontare la situazione immediata e emergenziale ma ciò che bisogna fare riguarda la risoluzione del problema dal punto di vista strutturale e definitivo. Occorre prendere seriamente l’impegno di un ampliamento della struttura attuale poiché negli anni per sopperire alla carenza di spazi sono stati trasformati i laboratori didattici in aule.
Gli studenti hanno bisogno non solo degli spazi didattici fondamentali ma degli spazi per poter socializzare con i propri coetanei all’interno della propria comunità scolastica soprattutto in funzione di una crescita culturale e di un percorso formativo completo.
Antonio Di Lisa
Come componenti docenti, personale ATA e genitori del Consiglio di Istituto del Liceo “Blaise Pascal” di Pomezia, esprimiamo la nostra solidarietà alla manifestazione di oggi, lunedì 23 ottobre, organizzata dai genitori ed alunni della nostra scuola, in quanto ne condividiamo lo spirito e le richieste. Comprendiamo il disappunto di tutti coloro che saranno coinvolti – direttamente o indirettamente – nel trasferimento nella sede succursale di Selva dei Pini senza i mezzi pubblici necessari a renderlo sicuro e gratuito.
Condividiamo il disappunto non oggi, ma già dal 12 ottobre, quando abbiamo dovuto necessariamente deliberare il trasferimento delle 5 classi nella sede succursale.
Nel testo stesso della delibera, infatti, abbiamo espresso forte disappunto e dissenso rispetto alla mancanza di qualsiasi mezzo di trasporto da e per Selva dei Pini, trascorso ormai più di un mese dall’inizio delle attività didattiche, nonostante i ripetuti solleciti e considerato che si tratta di un problema noto e reiterato negli anni e considerata anche la lunga fase interlocutoria intercorsa.
Nonostante il forte disappunto, abbiamo dovuto adottare la delibera di cui sopra obtorto collo per ragioni di sicurezza e a tutela della salute di tutti coloro che vivono ogni giorno nel nostro istituto. Al di là delle posizioni personali che ognuno di noi ha su questa vicenda, come organo di governo della scuola abbiamo dovuto muoverci nell’alveo della legalità e della sicurezza. Non è infatti sicuro, sia per ragioni di statica che di sorveglianza, continuare a tenere nell’edificio di Via Pietro Nenni circa 130 studenti in più rispetto alla capienza massima dell’edificio e siamo sicuri che ogni genitore che abbia a cuore la sicurezza e la salute dei propri figli possa comprenderlo.
L’operato di questo Consiglio di Istituto si caratterizza da anni sia per la volontà che le porte dell’istituto siano aperte a tutti e tutte, ma nella massima sicurezza, sia per la lotta affinché gli enti preposti risolvano i problemi che oggi, per il quarto anno consecutivo, ci troviamo ad affrontare.
A questo proposito, come già espresso da quest’organo più volte in questi anni e come deliberato il 12 ottobre, siamo fortemente preoccupati per il fatto che non si arrivi ad una soluzione strutturale della problematica che si ripropone puntualmente ormai da vari anni. Da anni segnaliamo, come Consiglio di Istituto, l’assenza di qualsiasi azione di programmazione politica in merito alle crescenti necessità dell’edilizia scolastica per le scuole secondarie di II grado, nonostante il consistente incremento della popolazione nell’area Sud della Città Metropolitana.
Oggi come sempre, siamo dunque accanto a studenti e genitori nel chiedere subito un mezzo di trasporto pubblico gratuito che permetta ai nostri studenti di raggiungere
Selva dei Pini in sicurezza e, nel medio termine, una soluzione definitiva al problema degli spazi dei Licei Pascal e Picasso e all’assenza di scuole superiori nel territorio di Ardea.
Consiglio d’Istituto
Liceo Pascal
Arriva il trasporto
Finalmente le nostre osservazioni sono state recepite! Oggi la Prima Cittadina è stata ricevuta con una delegazione di studenti e di genitori dei Licei Pascal e Picasso per parlare della questione trasporti legata ai licei Pascal e Picasso. La Sindaca, non potendo - come sosteneva - recriminare l’assenza del coinvolgimento di Città Metropolitana nella risoluzione del problema, ha oggi preso l’impegno di estendere il servizio di trasporto pubblico locale (TPL) affinché gli studenti possano raggiungere Selva dei Pini. Così come da sempre sosteniamo, la soluzione è responsabilità del comune. Di suo, Città Metropolitana, ribadendo l’impegno di costruire una scuola ad Ardea, si è assunta l’impegno di contrattualizzare per tre anni i locali di Selva dei Pini così da smettere di trattare l’assenza delle aule come emergenza e dare stabilità a studenti, docenti, presidi, dipendenti e famiglie la stabilità necessaria.
Il gruppo consiliare del PD
M. Battistelli, A. Caporaletti
R. Del Buono, E. Mangano
E. Napolitano
Il Segreterio D. Risi