Compatta l’opposizione contro l’acquisto dell’edificio di via dei Castelli Romani
Una scelta scellerata
L’approvazione nel Consiglio comunale del 25 ottobre da parte della maggioranza dell’acquisto dell’immobile in via dei Castelli Romani 24 per spostarci le classi della Marone, ha incontrato la forte opposizione dei 9 consiglieri di minoranza (5Pd, 3M5S, 1 Valore Civico). Ma ecco i loro comunicati:
Il PD di Pomezia, i Consiglieri comunali il Segretario
“Quello del 25 Ottobre è stato un consiglio comunale in cui la maggioranza di centrodestra ha dato il peggio di sé. Aggrappata a pochi numeri, evidentemente spaccata viste le assenze, ha usato ogni strumento per evitare di far parlare i nostri consiglieri, che si sono battuti fino alla fine per contrastare l’acquisto di un immobile fatiscente che indebita il comune di Pomezia per i prossimi 29 anni. Hanno violato le regole, cambiando in corsa le delibere senza passare dal voto del consiglio. L’amministrazione ha fatto la scelta peggiore: mandare gli studenti della scuola Marone in un edificio che non sarà pronto nei tempi promessi, inadeguato ad ospitare una scuola, che paralizzerà il traffico cittadino e farà impazzire le famiglie. Una follia di cui non ci spieghiamo le ragioni. Noi abbiamo spiegato perché è una scelta scellerata. Abbiamo posto delle domande, presentato pregiudiziali e mozioni per cercare di fermare questa decisione. Il Partito ed i consiglieri hanno lavorato per contrastare questa scelta sbagliata, che fa spendere soldi all’ente senza capire il perché. Per questo in consiglio comunale abbiamo votato NO, un NO chiaro. Alla luce di ciò con tutte le forze di opposizione abbiamo organizzato una conferenza stampa per confermare l’unità nel portare avanti le battaglie. “Essere uniti come opposizioni è un segnale fortissimo - dichiarano i consiglieri comunali - che deve far capire alla città quanto questa scelta sia insensata e dannosa. La città non sta seguendo Veronica Felici nelle sue follie, questo deve essere chiaro a tutti. Il prossimo passo è trasmettere tutti gli atti agli organi competenti e continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica”.
Gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle
“E’ stato convocato il 25 ottobre un Consiglio Comunale urgente per l’acquisizione dell’immobile in via dei Castelli Romani Le numerose criticità e i dubbi mai chiariti che questa scellerata operazione ci hanno spinto nei giorni scorsi a richiedere il ritiro della delibera e la valutazione di soluzioni alternative più sicure e funzionali, nel rispetto della sicurezza dei ragazzi, del personale scolastico ma anche della viabilità cittadina e delle casse comunali. Contrariamente a quanto auspicato, il Sindaco e la sua maggioranza hanno completamente ignorato le nostre istanze accelerando l’iter di acquisizione della struttura con una convocazione che non consente alle opposizioni un adeguato approfondimento della documentazione e degli atti in discussione. I nostri dubbi e le nostre perplessità rimangono sempre le stesse e purtroppo alcune di queste hanno trovato risposte che sono dei macigni sul futuro della città e degli studenti - sono state attentamente valutate tutte le possibili soluzioni? Scartata a priori la possibilità dei moduli prefabbricati ad uso scolastico, in tutto e per tutto adatti allo svolgimento delle attività scolastiche e che, grazie al loro carattere mobile, sarebbe stato possibile spostare e riutilizzare sul territorio a seconda delle esigenze (spazi di aggregazione giovanile, uffici, altre scuole, ecc). L’amministrazione ha deciso di procedere all’acquisto dello stabile, dopo soli sette giorni di avviso per la ricerca di un immobile adatto. Perciò ci chiediamo ancora? Perché i fare un avviso per la ricerca di un immobile che rispetti il DM75 sull’edilizia scolastica per sceglierne uno che comunque non rispetta i canoni richiesti. - L’ente può sostenere un ulteriore indebitamento? Secondo il parere positivo dei revisori dei conti SI, ma ci chiediamo, nell’ottica di mantenere in sicurezza l’indebitamento dell’ente è opportuno togliere fondi alle esigenze quotidiane dei cittadini? E’ opportuno accendere un mutuo di 6 milioni e mezzo quando con soli 3 milioni e mezzo si potevano acquistare i moduli e riutilizzarli in più modi, siamo sicuri di non essere a rischio di danno erariale spendendo 3 milioni in più? - L’edificio individuato potrà essere pronto entro i tempi stabiliti? anche questo non è dato saperlo così come non sappiamo quale sia l’alternativa che la proprietà dell’immobile deve mettere a disposizione nel caso non rispettasse la scadenza del 22/12, termine che troviamo decisamente difficile da rispettare visto lo stato attuale dell’immobile. - per utilizzare lo stabile come scuola quante deroghe saranno necessarie rispetto al DM75 sull’edilizia scolastica? Quanto questa amministrazione è disposta a derogare sulla sicurezza dei nostri figli? Il parcheggio sostiene a malapena le necessità dei docenti, non c’è spazio di manovra per gli scuolabus figuriamoci per eventualmente dei mezzi di soccorso in caso di emergenza, non è raggiungibile a piedi per mancanza di marciapiedi, e questo solo per macro aree. i - è stato valutato l’impatto sul traffico dovuto allo spostamento in quella zona di circa 750 studenti? immaginate tutte le auto dei genitori che si spostano da viale Manzoni e via della tecnica e si riversano tutte su via dei castelli romani, senza però poi poter accedere alla strada dell’immobile, dovendo quindi accedere al parcheggio di Bricofer (ulteriori costi?)dove forse l’amministrazione aprirà un passaggio pedonale adeguato per i ragazzi - è stato previsto un servizio di navetta dalla Marone alla nuova collocazione? Alla nostra richiesta di rassicurazioni in merito alla questione trasporti, in Commissione Controllo e garanzia ci è stato risposto che ci stavano lavorando e invece “per motivi di costi, non saranno previste navette dedicate”, così leggiamo testualmente dal verbale del Consiglio d’Istituto avvenuto il giorno prima della commissione! Leggiamo inoltre che “verrà mantenuto l’attuale servizio scuolabus per chi ne farà richiesta”. La domanda sorge spontanea: l’attuale capitolato per il trasporto scolastico è in grado di sostenere un consistente aumento dell’utenza dovuto al posizionamento così decentrato della struttura individuata? E ancora: “verrà potenziato il servizio TPL urbano (Trasporto Pubblico Locale), anche prevedendo una fermata aggiuntiva”. Ma lo sanno i nostri amministratori che i ragazzi delle scuole medie, essendo minori di 14 anni, non possono viaggiare da soli sul trasporto pubblico? Ma soprattutto, cosa dovrebbero fare dovrebbero fare adesso i genitori? Venire a protestare nella sede competente così come è stato consigliato a quelli del Pascal e del Picasso? Quindi città metropolitana deve prendersi le sue responsabilità mentre questa maggioranza no? Inoltre abbiamo appreso durante il Consiglio Comunale e che per i lavori al plesso di Via Torralba a Torvaianica saranno utilizzati i moduli prefabbricati. Loro non meritano la ricerca di un immobile? Sono forse studenti di serie B? O forse non era poi così aberrante la scelta dei moduli prefabbricati. Avevamo richiesto un Consiglio comunale per parlarne, per annullare la delibera e affrontare la problematica con i dovuti approfondimenti e invece è stata completamente ignorata. e giace nell’ufficio di presidenza insieme ad altri atti che attendono da mesi di essere discussi, nella totale indifferenza verso quelle che sono istanze che vengono dai cittadini, Viene invece convocato in 24 ore un consiglio comunale, senza passare dalla Commissione Consiliare competente, senza una conferenza Capigruppo, senza dare alla minoranza il tempo necessario allo studio degli atti. Questa è l’amministrazione delle porte aperte, della collaborazione e dell’ascolto che raccontavano in Campagna elettorale? A noi sbr a più quella che va avanti ciecamente nonostante i dubbi e le perplessità che non sono solo nostre ma di tantissimi cittadini e genitori preoccupati”.
Consigliere comunale Castro
“ Valore Civico”
E’ della massima gravità quanto avvenuto nell’assise del Consiglio comunale di Pomezia tenuta lo scorso mercoledì 25 ottobre, durante la quale la maggioranza del sindaco Veronica Felici ha proceduto ad un vero e proprio blitz, e, dopo soli 4 mesi di amministrazione, ha di fatto imposto un enorme mutuo trentennale all’intera comunità pometina per l’acquisizione dell’ormai famigerato immobile di Via Castelli Romani al prezzo di circa 6 milioni di euro. L’assise della Città di Pomezia è infatti stata convocata con un preavviso di appena 24 ore e 45 minuti, in base ad una procedura d’urgenza di dubbia legittimità e senza alcun passaggio in commissione, come imposto dalle norme comunali. Tre punti all’ordine del giorno, inerenti rispettivamente alla modifica del documento unico di programmazione, all’approvazione della necessaria variazione di bilancio e all’autorizzazione all’acquisto, propedeutici tutti all’imminente passaggio di proprietà dell’immobile in capo all’ente locale.Una forzatura molto grave che ha imposto al Consiglio comunale l’esame, in fretta e furia, in una vera e propria corsa contro il tempo, di una mole molto rilevante di documenti, a detrimento del diritto/dovere dei consiglieri comunali a valutare con contezza una scelta dalle pesanti conseguenze, sia economiche a carico dell’intera comunità, sia logistiche, che invece impatteranno soprattutto sugli studenti, sulle loro famiglie e sull’intera viabilità di quell’area. Una procedura d’urgenza del tutto opinabile alla quale il team di Valore Civico ha risposto, esaminando in notturna i documenti trasmessi, fino all’individuazione di alcune pesanti criticità e di altrettanti passaggi poco chiari. Anzitutto, il valore dell’immobile. Fra i documenti più controversi, infatti, è la perizia del valore dell’immobile, così come redatta dall’ufficio tecnico e sottoscritta dal dirigente ai Lavori Pubblici, l’Ing. Renato Curci, la quale apparrebbe eccedente rispetto al reale valore di mercato di oltre 1 milione e 500 mila euro. Tutte respinte però dalla maggioranza, le richieste di interrompere la discussione al fine di approfondire la denuncia e le criticità evidenziate dal consigliere Giacomo Castro.
Ma non è tutto. Infatti è ben noto a tutti che l’edifico - in pratica uno scheletro attualmente mancante anche dei tramezzi interni e degli infissi - dovrà essere oggetto di importanti lavori di adeguamento al fine della modifica della destinazione d’uso, lavori le cui tempistiche di completamento apparirebbero in violazione del termine di consegna - fissato dall’avviso pubblico al prossimo 22 dicembre - PER motivazioni del tutto prevedibili, il che renderebbe la proposta di acquisizione - avanzata dalle due società attuali proprietarie dell’immobile - approvata sebbene in contrasto con lo stesso avviso pubblico. Ne discende un altro grave interrogativo. Che fine faranno a quel punto i nostri ragazzi? Qual è la “soluzione alternativa” che si dovrà adottare per tutta la durata dei lavori, a tutt’oggi non nota né resa chiara? E a seguire, quali saranno gli impatti sul traffico, nel caso in cui, la scuola venisse in futuro effettivamente spostata all’interno dell’immobile? Non c’è stato verso. Con una chiusura senza precedenti, la maggioranza (nonostante le assenze eccellenti) ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno.
E’ stata infatti recentemente aperta una sottoscrizione di firme per chiedere proprio la valutazione di questa ‘terza via’, che tutti sono invitati a sottoscrivere.
Il gruppo Valore Civico continuerà ad opporsi e a portare avanti la battaglia contro quella che è reputata essere una follia amministrativa, della quale la maggioranza e il sindaco Veronica Felici si assumeranno la piena responsabilità”.
T.R.