Pubblichiamo le considerazioni di Paolo Ruffini in merito alla decisione del Consiglio comunale di acquistare l’edificio per trasferirci la scuola Marone
Ruffini: Fratelli d’Italia non ci sta
Il partito di Fratelli d’Italia di Pomezia, composto dai suoi iscritti ed elettori, non ha nessun rapporto, né condivisone degli atti di questa amministrazione, malgrado abbia dato un apporto determinante alla nomina e alla successiva elezione del sindaco Veronica Felici già presidente del circolo locale di Fratelli d’Italia.
In questi giorni abbiamo appreso che la maggioranza tra cui il sindaco e 8 consiglieri di Fratelli d’Italia hanno votato l’acquisizione di un immobile per allocare 42 classi della scuola Marone.
Alle famiglie che in questi giorni protestano riaffermo la totale estraneità a tutta la vicenda e alle scelte del partito di Fdi di Pomezia.
E’ chiaro che è diventata una situazione inaccettabile. Come già amministratore di questa città rimango allibito da quello che è accaduto. Non posso non notare e dissentire da ciò che è risultato dalle delibere e da chi le ha approvate in Consiglio comunale
L’immobile in questione è ubicato in una zona industriale a servizi privati. Con una sistemazione a scuola da verificare. Infatti le norme tecniche del piano non prevedono l’insediamento di una scuola media in zona industriale nè prevedono uffici pubblici.
Per risolvere il problema ho sentito che vorrebbero fare un cambio di destinazione d’uso. Non so come faranno! Se sono cosi “bravi” da riuscirci, come si mettono poi con la proprietà che vende un immobile con una destinazione ed il Comune ne cambia successivamente la destinazione? Non potrebbe palesarsi un illecito arricchimento? Saranno i consiglieri comunali cosi superficiali a votare un tale provvedimento?
Inoltre l’immobile è collocato in una zona con una viabilità inesistente e la stessa strada di transito è impercorribile per il doppio senso e vi sono insormontabili difficoltà anche con il senso unico.
E’ chiaro che Fdi di Pomezia non può avallare un simile disagio per centinaia di bambini e le loro famiglie.
Le mamme mi fermano per strada per rammaricarsi per averci votati il 14 e 15 maggio 2023. E’ chiaro che sono in evidente difficoltà perché come tutti i militanti di Fdi siamo all’oscuro di tutto e alcuni di noi subiscono anche come genitore questa scelta che considero inaccettabile.
Sicuramente molti di noi militanti chiederemo al partito provinciale e regionale di fare una riunione a Pomezia entrando nel merito delle varie questioni. E’ evidente che se ciò non accadrà non ci fermeremo perché non vogliamo che per scelte non condivise con i cittadini possano causare il ritorno del Cinque Stelle e del Pd.
Paolo Ruffini