Continua il Cammino dei Templari tra Pomezia ed Ardea in collaborazione della Pro Loco
La Vigna a pianta esagonale
Continua il percorso del “Cammino dei templari tra Pomezia ed Ardea” da me realizzato in collaborazione con la Pro Loco città di Pomezia, parlando questa volta di una strana vigna a pianta esagonale.
Ricordo che questo Cammino è stato da me sviluppato per scoprire le tracce lasciate dai templari sul nostro territorio. Una ricerca non casuale ma stimolata dal fatto chesul nostro territorio è stata accertata la presenza della Tenuta Templare di Sant’Eramo sorta tra gli anni 1129 – 1312.
L’attuale via della Maggiona che inizia dall’odierna via Laurentina e termina al sottoponte della Pontina era una delle vie d’accesso della tenuta templare. La via Campobello che inizia da via dei Castelli Romani e sfocia su via della Maggiona, attraversava interamente la tenuta. La tenuta di Sant’Eramo aveva unite due tenute, Maggione e Maggionetta, come si può vedere successivamente nel catasto Alessandrino (1665/1667). Maggione che aveva una estensione di circa 185 ettari; Maggionetta di 109 ettari per un totale di 294 ettari.I suoi confini si possono rilevare da due atti di vendita del 1427 e del 1428 dove è specificato che “i confini che figurano negli istrumenti sono esattamente quelli di Sant’Eramo: Pratica; Santa Procula; Solfarata; Petronella”. Attualmente esiste, un casale chiamato “Maggiona”, che però non presenta tracce di costruzioni medievali. Esso è situato nell’odierna via Nicaragua, traversa di via Campobello che doveva essere l’asse viario principale della tenuta. Nella tenuta della Maggionetta era situata la torre omonima; questa viene descritta come “un’alta torre rettangolare di tre piani con due finestre per ogni piano,alla base si scorgono i resti di quello che doveva essere un antemurale”. Questa torre si doveva trovare quasi alla fine di via Campobello con l’incrocio di via della Maggiona, in una area nell’attuale traversa di via Messico. Mi è stato riferito che in passato in quell’area vi erano evidenti tracce di un vecchio manufatto che era denominato “Il Castello dei Tre Pini”, era quella molto probabilmente la fattoria fortificata della tenuta templare. Nei numeri scorsi abbiamo già raccontato di due siti dove vi sono tracce tempari. Ci riferiamo al borgo di Pratica di Mare e alla chiesetta di Santa Maria delle Vigne ora parleremo della strana vigna a base esagonale.
La Vigna a pianta esagonale
Poco lontano dalla chiesa di santa Maria delle Vigne e dal borgo di Pratica, stranamente da foto aeree risalenti al 1930 all’improvviso un vigneto. E che vigneto! Un vigneto a pianta esagonale, con i sei lati perfettamente uguali. Forse qualcuno, probabilmente i templari, realizzando quel vigneto e collegandolo a Santa Maria delle Vigne volevano mandare un messaggio? Da notare che proprio sotto quella vigna poi a partire dagli anni ’60 gli archeologi hanno individuato il foro dell’antica Lavinium dove vi erano edifici pubblici e anche un tempio dedicato alla dea Minerva e poco lontano da Santa Maria delle Vigne sono state scoperte le XIII Are e l’Heron di Enea. Mi è stato raccontato da qualche vecchio abitante del Borgo che a differenza degli altri terreni dati in mezzadria la vigna, fino agli anni ’50 del secolo scorso, ancora esisteva ed era gestita direttamente dai Borghese ed era chiamata “la vigna della Principessa” in riferimento alla proprietaria, la Principessa Maria Concetta Monroy vedova di Camillo Borghese. Nessuno mi ha saputo dire perché aveva la strana forma esagonale solo che quella vigna c’era sempre stata. Quindi aveva una sua collocazione molto antica ed è chiaro che la nostra fantasia corre!
Antonio Sessa
Trattamento neurovascolare all’Ospedale dei Castelli
Nuovo reparto UTN
Un reparto di terapia subintensiva dotata di 5 posti letto, strumentazione tecnologica e diagnostica di alto profilo e ad alta intensità di cura destinata ad accogliere pazienti affetti da lesioni cerebrovascolari acute, di natura ischemica o emorragica.
Il nuovo servizio si inserisce nella rete dell’Emergenza tempo-dipendente della Regione Lazio come unità di I livello che ha come riferimento la UTN di II livello del Policlinico Tor Vergata.
A sua volta l’Ospedale dei Castelli rappresenta la struttura di riferimento per l’ictus acuto per l’ospedale di Velletri.
Presenti il Commissario Straordinario Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli, il Direttore Sanitario Asl Roma 6 dott. Vincenzo Carlo La Regina, il Direttore Medico di Presidio (Odc) dott. Daniele Gentile, il Dr Fabrizio Sallustio Direttore UOSD Unità Trattamento Neurovascolare (UTN), Responsabile Unità Ictus-Ospedale dei Castelli, il Dr Carlo Capotondi direttore UOC Radiologia Diagnostica ed Interventistica, la Dr.ssa Carla Giancotti direttore UOC Anestesia e Rianimazione oltre ai sindaci di diversi Comuni, istituzioni, autorità militari, civili e religiose. La presentazione ha visto anche del sindaco di Lanuvio e deputato della Repubblica Andrea Volpi.
“Il nuovo reparto UTN - dichiarano il Commissario Straordinario Marchitelli insieme al Direttore Sanitario La Regina - rappresenta un servizio fondamentale dove ogni giorno si compiono gesti straordinari per salvare vite. La sua apertura è un tributo all’impegno verso il miglioramento della salute pubblica e alla dedizione del personale medico, che con professionalità, impegno e cuore si adopera per offrire cure di altissimo livello. Innovazione e dedizione alla cura delle persone sono tra i pilastri cardine che ci permettono di continuare a fare importanti passi insieme per la comunità”.
A inizio 2024, all’UTN e a tutto l’Ospedale dei Castelli è andato il premio di centro ictus “Diamond” conferito dal gruppo ISA (Italian Stroke Association)-Angels (società deputata all’implementazione dei percorsi diagnostico-terapeutici dell’ictus in Europa).
L’UTN rappresenta un reparto in cui operano, in un modello di multidisciplinarietà, diversi professionisti tra cui neurologi vascolari ossia con esperienza nella diagnosi e cura delle patologie cerebrovascolari, infermieri dedicati, fisioterapisti, logopedisti, dietisti.
“Uno degli obiettivi principali dell’UTN - dichiara il Dr Fabrizio Sallustio, Direttore UOSD Unità Trattamento Neurovascolare (UTN), Responsabile Unità Ictus-Ospedale dei Castelli - è ridurre i tempi di intervento in caso di emergenza neurovascolare. Grazie alla presenza di personale esperto e all’infrastruttura specializzata, i pazienti possono ricevere trattamenti cruciali in modo tempestivo senza doversi spostare a Roma con il rischio di gravi conseguenze e complicazioni a lungo termine. Inoltre, l’approccio multidisciplinare del reparto consente di valutare ogni caso in modo completo, individuando le migliori strategie terapeutiche per ciascun paziente”.
Tanto più lunga è l’occlusione arteriosa tanto più esteso è il danno cerebrale che ne deriva. Dal 2023 infatti, a seguito dell’evidenza di tempi di trasferimento ben oltre le 2 ore per i pazienti che, candidati alla trombectomia meccanica, venivano trasferiti a Tor Vergata per effettuare la procedura endovascolare, di comune accordo con la Radiologia Interventistica, coordinata dal Dr Carlo Capotondi e dal responsabile della team di radiologi interventisti dr Daniel Konda e il reparto di Terapia Intensiva, coordinata dalla dr.ssa Carla Giancotti e dal responsabile del reparto dr.ssa Simona Straffi, si è deciso di trattare questi pazienti direttamente presso l’Ospedale dei Castelli. Ad oggi tale scelta è stata premiata dai risultati in termini di esito clinico che attestano una percentuale di pazienti a medio-termine con indipendenza funzionale e autonomi (56%), nessuna disabilità (43.5%), disabilità moderata ma in grado di spostarsi autonomamente (18%), (disabilità grave 10%) (mortalità 12%).
Salute Lazio Regione Lazio
Open day screening oncologici
SABATO 18 MAGGIO 2024
Piazza Indipendenza, dalle ore 9 alle ore 17
Si potranno eseguire senza appuntamento e senza prescrizione medica:
- Screening oncologico della cervice uterina (gratuito per le donne dai 25 ai 64 anni)
- Screening oncologico del colon retto (gratuito per donne e uomini 50-74 anni)
- Screening oncologico della mammella (gratuito per donne dai 50 ai 74 anni)
Gli screening sono riservati a tutti i residenti nel territorio della Asl Roma 6.