Secondo Raimondo Piselli di Forza Italia è necessario rilanciare l’urbanistica
Siamo un partito leale
A Raimondo Piselli, coordinatore di Forza Italia di Pomezia, abbiamo rivolto alcune domande che riguardano l’amministrazione di centro destra di cui ne fa parte anche il suo partito.
“Settembre è stato un mese particolare per la politica pometina - mi ha dichiarato Raimondo Piselli - e di questa amministrazione, infatti invece di iniziare a programmare cose nuove e a trovare le soluzioni ai problemi economici ereditati, si è perso tempo con delle prese di posizioni che hanno portato ad una tentata sfiducia con la raccolta firme dal notaio. Ma poi tutto è rientrato o così sembra ma da coordinatore del partito di Forza Italia ed essendo da sempre noi un movimento moderato e di mediazione riteniamo che se si discute vuol dire che le idee ci sono ma non sempre è facile unire le varie anime quando non si è un monoblocco”.
- Quale è la posizione di Fi?
“Come espresso più volte, Forza Italia è un partito leale che ha a cuore l’interesse di questa città, mettendo da parte anche velleità di potere pur di mantenere la stabilità necessaria, perché per cambiare in meglio Pomezia questa amministrazione deve completare il mandato.
Purtroppo spesso quando si fanno coalizioni allargate c’è bisogno di un po’ più di tempo per entrare in sintonia e questo perché non tutti i consiglieri hanno vedute convergenti, per questo, bisogna trovare un compromesso”.
- Cosa si sente di consigliare al Sindaco?
“L’onestà intellettuale è d’obbligo ed io credo che il sindaco Veronica Felici ha pagato lo scotto di conoscere la città ma non i consiglieri ma essendo una persona intelligente, disponibile e soprattutto sa ascoltare i consigli di chi vuole aiutarla, ed è per questo che gli consiglio per evitare che accadono ancora altri malintesi e soprattutto che qualcuno li strumentalizzi, di riportare qualsiasi discussione politica o richiesta specifica da parte di qualche consigliere nelle riunioni di maggioranza o dei capigruppo.
Questo garantirebbe di evitare che qualche addetto ai lavori travisi a modo suo e possa creare malintesi che poi destabilizzino la maggioranza stessa”.
- Quali sono le cose da fare subito sia a livello politico che amministrativo?
“Io credo che tutti i partiti di coalizione debbano anche in presenza dei relativi rappresentanti provinciali non solo ridiscutere le deleghe riassegnandole, ma ancora più importante è stilare un programma di rilancio di 15 punti totali distribuito in tutti i settori, controfirmato e accettato da tutti consiglieri.
In questo modo nessuno può più tirarsi indietro e questa cosa darebbe anche più impulso alle varee aree tecniche per portare avanti fin da subito i progetti e i programmi per la nostra Pomezia.
Personalmente io tra le cose da fare urgenti metterei la nuova gara per la raccolta dei rifiuti dando indicazioni al dirigente per la stesura di un capitolato attento e puntuale che dia modo all’impresa operatrice di fare il lavoro a regola d arte e non in maniera molto approssimativa come avviene adesso.
Chiederei al sindaco di nominare urgentemente un 110 all’urbanistica in quanto un settore trascurato e che se messi a regime farebbe ripartire un settore che per molti anni è stato trascurato e che invece porterebbe molte entrate fuori bilancio che aiuterebbero le casse comunali ad avere più risorse per i servizi.
Sistemerei l’annoso problema ereditato dell’affrancamento in zona 167 gestito fino ad ora in maniera illegittima dalle amministrazioni pentastellate facendo pagare cose non dovute e che questa amministrazione solo ora ha verificato la non correttezza amministrativa e si è ripromessa di sistemarla. Porterei avanti tutte le perimetrazioni e i piani particolareggiati scaduti, darei indirizzi più precisi per chi volesse attuare la rigenerazione urbana, preparerei i bandi per tutte le spiagge per far in modo che questa estate chiunque fosse assegnatario abbia il tempo necessario per investire, e programmare la stagione estiva Insomma poche idee ma concrete, per far sì che i risultati si possano raggiungere a breve e medio termine”.
T.S.
Operativo da un anno sul territorio della Asl Rm 6
L’infermiere di famiglia
Sergio Busti già consigliere comunale ed attualmente delegato alla sanita del Psi di Pomezia ha voluto sottolineare l’importanza del servizio della Asl Roma 6 “L’infermiere di famiglia e comunità” che opera anche nel distretto 4 di Pomezia ed Ardea.
“Il servizio – ci ha riferito Busti – è attivo da circa un anno ed opera nel nostro distretto con due infermiere che svolgono un lavoro egregio, sicuramente andrebbe potenziato. Il servizio è operativo presso il Poliambulatorio di via del Mare Tel. 06 93275234 e mail infermiere.famiglia.dh4@aslroma6.it.”.
“L’infermiere di famiglia e comunità - ci ha sottolineato Busti - collabora con i medici di famiglia e con tutti gli altri medici e strutture sanitarie dedicate alle persone fragili. E’ soprattutto un prezioso punto di riferimento per le persone anziane e le loro famiglie, offre un supporto personalizzato per migliorare la qualità della vita e si offre nell’educare le persone sulle pratiche di autogestione della loro salute”.
Ma ecco dal sito della Asl6 notizie in merito:
“Chi è l’infermiere di famiglia e di comunità?
L’Infermiere di famiglia e comunità opera prevalentemente in collaborazione con i Medici di Medicina Generale (MMG), con gli specialisti territoriali, con i servizi aziendali afferenti alle Cure Primarie e alle Cure Intermedie e segue l’utente nelle transizioni di setting assistenziale (Ospedale – Territorio); collabora con la rete dei servizi formali ed informali, attingendo anche alle risorse messe a disposizione dalle associazioni del terzo settore. Inoltre, inizia ad instaurarsi un rapporto di collaborazione professionale con i Servizi Sociali del territorio di competenza.
Attività:
Tra le numerose attività svolte: la presa in carico della persona e della famiglia di appartenenza a partire dai bisogni; la programmazione e l’attuazione di interventi di cura personalizzati attraverso la redazione del PAI sotto la guida del Chronic Care Model e a partire dai principi del Case Management; il follow-up (telefonico/a domicilio/telemedicina) periodico dello stato di salute/malattia dell’utente; l’attività di briefing periodico con MMG, specialisti territoriali, servizi aziendali che permette la creazione di una fitta rete di risorse ed un continuo scambio di informazioni; la rilevazione e l’eventuale rivalutazione periodica dei parametri vitali; l’accertamento e l’eventuale potenziamento dell’aderenza terapeutica; l’alfabetizzazione e l’educazione sanitaria dell’utente finalizzate all’engagement proattivo, alla corretta auto-gestione della cronicità e all’adesione a stili di vita sani e corretti; il monitoraggio dell’efficacia dei percorsi diagnostico-terapeutici intrapresi dall’utente; la raccolta informatizzata dei dati anagrafici e sanitari, la periodica elaborazione di correlazioni finalizzate al costante monitoraggio dei risultati ottenuti e del grado di soddisfazione dell’utenza”.
A sottolineare l’importanza e l’utilità di questo servizio della Asl6 nel distretto 4, ecco anche la testimonianza dell’ex sindaco Attilio Bello: “Il servizio svolto nel nostro distretto 4 dagli infermieri di famiglia e di comunità è utilissimo ed è svolto da un personale sanitario efficiente, preparato e disponibile. E’ sicuramente una eccellenza sanitaria della nostra Asl 6”.
A.S.