La moglie di Ugo Tognazzi aveva 88 anni ed era cittadina onoraria di Pomezia
Addio a Franca Bettoja
Il 13 settembre è deceduta l’attrice Franca Bettoja, moglie di Ugo Tognazzi. Aveva 88 anni. Il sindaco Stefano Zappala, nel settembre del 2003 gli aveva conferito la cittadinanza onoraria.
Attrice di talento, insieme al marito Ugo Tognazzi e alla sua famiglia allargata, i loro due figli Gianmarco e Maria Sole, ed a Ricky e Thomas, avuti da Ugo da precedenti compagne, trascorrevano, a partire da metà degli anni ‘60, le loro estate nella villa di Torvaianica, circondati da un gruppo di amici che frequentavano il Villaggio Tognazzi, tutta gente del cinema, a cui Franca e Ugo offrivano ospitalità e anche i piatti cucinati dal grande Ugo.
Annessa alla villa vi era un campo da tennis dove per scherzo iniziarono i primi tornei da tennis. Poi a partire dal 1966, ufficialmente nacque il torneo di Tennis Tognazzi. Il TTT (Torneo, Tennis, Tognazzi), riservato a personaggi del cinema e del teatro, della radio e della televisione, del giornalismo.
Il torneo diventò una consuetudine e si è svolto per ben 25 edizioni, tranne una breve pausa a cavallo tra gli anni ‘70 ed ’80 e sempre a partire dalla fine di agosto e terminando ai primi di settembre.
Nel periodo di massimo fulgore del torneo Torvaianica fu chiamata la “Hollywood del Tirreno” per la grande presenza sul campo da gioco e sugli spalti di artisti italiani e stranieri.
Con la scomparsa di Ugo Tognazzi avvenuta il 27 ottobre del 1990 la moglie Franca Bettoja e i figli continuarono la tradizione fino al 1995, poi vi è stato un tentativo di riproporlo ad agosto del 2007.
Oltre ad Ugo Tognazzi e alla moglie Franca Bettoja, impareggiabili padroni di casa, un altro protagonista del torneo era il gioielliere di Torvaianica Ettore Costa che ad ogni edizione realizzava il mitico “Scolapasta d’oro”, il trofeo con cui venivano premiati i vincitori.
Ettore è rimasto, anche dopo la scomparsa del grande Ugo, amico della signora Franca e dei suoi figli.
“La signora Franca - mi ha detto Ettore Costa - veniva ogni estate a Torvaianica, che amava particolarmente. Ricordo che quando il sindaco Stefano Zappalà, credo nel 2003, gli diede la cittadinanza onoraria, lei ne fu particolarmente orgogliosa. Allora fui io a realizzare la chiave d’argento della città che il sindaco Zappala consegnò in Comune a Franca Bettoja nella cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria. Lei è stata particolarmente orgogliosa di questa onorificenza e ha sempre amato Torvaianica dove è venuta ogni estate anche quest’ultima appena terminata”.
Franca Bettoja è stata una attrice di talento diretta da grandi registi fino a quando poi ha deciso di dedicarsi ad Ugo e ai loro figli.
Franca Bettoja è stata anche una icona della moda. Il suo stile, personale e raffinato, è stato il protagonista della mostra “Franca Bettoja Tognazzi” che si è tenuta a Castel Sant’Angelo da dicembre 2022 a marzo 2023. Nell’esposizione, è stata ripercorsa anche la sua carriera come attrice, tramite gli abiti da sera e le fotografie storiche che hanno illustrato come i grandi stilisti abbiano influenzato il suo modo di intendere la moda. Oggi, oltre 80 dei suoi abiti sono stati acquisiti dal Museo Boncompagni Ludovisi di Roma, e da soli sono capaci di raccontare una storia d’eleganza che affonda le sue radici nel periodo di maggior splendore del cinema italiano a livello internazionale.
L’amministrazione comunale di Pomezia con un post sulla sua pagina ha ricordato la scomparsa di Franca Bettoja.
Ho avuto la fortuna, a partire dal 1986, di essere presente ad alcune edizioni del torneo di tennis Tognazzi. Da cronista del piccolo giornale locale avevo avuto il privilegio di potere stare ai bordi del campo e godermi anche i dopo partita.
In quelle occasioni ho conosciuto la signora Franca, una persona elegante, gentile, accogliente, una grande padrona di casa. In quei tornei ho anche conosciuto e dialogato con grandi artisti che hanno fatto la storia del cinema e della televisione. Ricordo una sera quando nel dopo partita, mentre si finiva sempre a gustare i piatti preparati dal grande Ugo, mi sono ritrovato seduto alla stessa tavolata di Tognazzi, Gassman e Villaggio ed ascoltare i loro discorsi, poi ricordo tanti altri aneddoti con personaggi famosi. Era quello che accadeva allora a Torvaianica e sembrava tutto normale, anche se, a raccontarlo ora, è come rivivere un bellissimo sogno.
Ora con la scomparsa della signora Franca, mi sono rivenuti alla memoria quegli indimenticabili ricordi di una epoca lontana e irripetibile per Torvaianica.
Ai suoi figli Giammarco e Maria Sole, a tutti i suoi familiari le mie più sentite condoglianze.
Antonio Sessa
Ielmini: il Comune vuole esternalizzare i tributi
Scelta scellerata
Le osservazioni dell’ex assessore alle finanze dottot Stefano Ielmini sulla scelta dell’amministrazione di centro destra di esternalizzare la riscossione dei tributi.
“La scelta politica di esternalizzare le attività di gestione della riscossione dei tributi fu presa nel 2013 principalmente per evitare una seconda “Aser Tributi Italia”, la società affidataria della riscossione che provocò nei primi anni 2000 un danno erariale di almeno 50 milioni di euro, non avendo riversato nelle casse comunali i tributi incassati.
Inoltre fu una scelta dettata dall’opportunità di non pagare commissioni elevate a società esterne, valorizzando le competenze e la professionalità dei dipendenti dell’ufficio tributi del Comune.
Venne quindi studiato e messo a punto un servizio di supporto attraverso l’affidamento cosiddetto “in house” alla società Servizi in Comune S.p.a., partecipata al 100% dal Comune, la stessa società che gestisce anche le farmacie comunali. All’Ufficio tributi del Comune spettava il ruolo centrale in tutta l’organizzazione della riscossione dei tributi locali e alla società partecipata venivano delegate alcune attività necessarie a rendere più efficace ed efficiente il servizio.
Tali attività avevano un costo annuale di circa 460 mila euro.
Come si legge nella proposta di rinnovo per il triennio 2024/2026
“…l’affidamento osserva le condizioni previste dall’art.192, comma 2, D.lgs. 50/2016, in quanto le analisi di mercato condotte confermano che Servizi in Comune S.p.A. è concorrenziale rispetto ai prezzi medi praticati per analoghi servizi del campione esaminato e che sussistono indubbi benefici per la collettività nel potenziamento del servizio, che assicura un efficace controllo e monitoraggio del gettito fiscale e dell’introito nelle casse comunali”.
Nonostante gli ottimi risultati ottenuti negli anni passati, l’attuale Amministrazione di centrodestra ha deciso di non rinnovare il servizio in house e di indire invece una gara, proponendo a società esterne lo svolgimento delle stesse attività ma valorizzandole per circa 1 milione e200 mila euro, quasi il triplo rispetto a quanto previsto per l’affidamento alla società partecipata.
Quant’è opportuna una spesa pubblica così ingente per un servizio che, internalizzato e opportunamente modulato, aveva dato buoni risultati e fiducia al personale comunale ad un costo di un terzo inferiore?”