Assemblea pubblica spontanea per gli aumenti effettuati dal Consorzio Colle Romito. Presenti anche gli abitanti di altri consorzi
Chiarezza sugli aumenti delle quote consortili
Si è svolta domenica 28 gennaio, un’assemblea pubblica con il preciso intento di fare chiarezza riguardo agli aumenti delle quote consortili del Consorzio di Colle Romito. In rappresentanza delle circa 1800 famiglie del consorzio, erano presenti un centinaio di persone, e vi hanno partecipato anche una folta rappresentanza dei vari consorzi presenti sul lungomare di Ardea e Tor San Lorenzo. L’iniziativa è nata quasi per caso, ed in forma anonima, allorquando una ragazza residente nel quartiere aveva lanciato l’idea attraverso un social, per denunciare l’aumento del pagamento delle quote consortili. Dopo alcuni giorni, quando ci si è resi conto che erano decine di persone che covavano la loro protesta, l’assemblea è diventata pubblica ed è stata l’occasione per far incontrare un po’ di rappresentanti di tutti i consorzi. A farsi promotrice di questa iniziativa è stata Francesca Annesi, socia del consorzio Colle Romito, che aveva raccolta la protesta silenziosa di tanti residenti, prima in forma anonima, raccogliendo poi l’adesione di un po’ di residenti, per dare vita a questo incontro. A questo punto ha lanciato l’appuntamento a Piazza Pleiadi. All’incontro, oltre ai residenti del Consorzio Colle Romito, sono arrivati, infatti, altri cittadini dei consorzi del litorale, come Consorzio Lupetta e Consorzio Tor San Lorenzo Lido, rappresentati da Eliana Peperoni, Aldo Sallusti e Monica Fasoli, ed è stata questa l’occasione per discutere di questa circostanza riguardante le varie problematiche del territorio. “Inaspettata tanta presenza, dopo che a seguito di un post lanciato da una ragazza, chiedendo l’incontro per discutere dell’eccessivo aumento della quota consortile, quasi 100 consorziati si sono presentati all’appuntamento”. Hanno commentato gli organizzatori della manifestazione,
Il tema: capire il criterio che adotta il direttivo del consorzio sull’aumento delle quote, il perché hanno reso la guardiania un pagamento obbligatorio e soprattutto perché il Comune è silente di fronte a tanta illegalità. “La rivoluzione tanto attesa sta arrivando per Colle Romito” è lo slogan lanciato alla fine dell’incontro. Sia i residenti a Colle Romito all’iniziativa, hanno aderito anche le associazioni ospiti come l’Associazione “Per Lupetta “ e l’associazione “Per Vederci Chiaro”, rispettivamente dei Consorzi Lupetta e Tor San Lorenzo Lido. A quanto pare la prossima adunanza sarà anche con gli iscritti di altri comitati. Lo scopo di tutto questo è chiarire con il Comune il motivo per cui i cittadini che abitano all’interno dei consorzi debbano pagare i servizi più volte e il perché lo stesso Comune, ad oggi, non ha ancora preso in carico le opere di urbanizzazione come la normativa impone. Una richiesta legittima da parte dei consorziati, in attesa di risposte da parte della pubblica amministrazione.
S.Me.
Non è un segreto oggi che da molti anni è iniziato un braccio di ferro tra cittadini e consorzi. Il problema è fondato sul fatto che chi possiede basi tecniche, giuridiche ed urbanistiche, non ha avuto difficoltà a capire che quanto accade nei consorzi di Lido dei Pini Lupetta e di Colle Romito può essere definito un vero e proprio “Sistema” mantenuto in essere dalle Amministrazioni comunali.
A giocare uno tra i ruoli fondamentali è stato ed è il Concessionario pubblico per la Riscossione – attuale AdER – che esercita il potere coattivo tramite cartelle esattoriali, intimazioni di pagamento fino all’attivazione di fermi amministrativi su richiesta dei due consorzi per presunte “quote” consortili. Così le famiglie si trovano costrette a pagare nonostante sia chiaro ormai che tale procedura è illegittima (questo è quanto rilevato dalla Guardia di Finanza).
Grazie alla diffusione delle informazioni di questi ultimi anni tra associazioni, comitati e cittadini dei due territori, ciò che oggi è arrivato alla conoscenza di molti è che questi consorzi agiscono in totale difformità delle leggi e che la stessa Amministrazione comunale, pur essendone consapevole, mantiene in essere tali realtà procurando un danno patrimoniale agli stessi cittadini oltre alle casse pubbliche. Al di là, quindi, del danno economico, oggi nei cittadini emerge un sentimento collettivo diverso: la consapevolezza di essere raggirati. E il sentimento si fa più forte quanto gli artefici del raggiro ricoprono ruoli all’interno delle Istituzioni, tutte!
Se prendiamo, ad esempio, l’associazione “Per Lupetta” e leggiamo attentamente il post della dott.ssa Eliana Peperoni sul social Facebook, ella stessa evidenzia alcune incongruenze nella rubricazione di procedimenti penali attivati presso la Procura di Velletri – oltre quella di Roma - il cui oggetto riguarda proprio la riscossione da parte di un soggetto giuridico che si definisce in modo improprio utilizzando lo strumento normativo 1446/18, ossia quello relativo ai “consorzi per la manutenzione di strade vicinali”. Oggi, noi tutti sappiamo che le strade “vicinali” non sono presenti nei due comprensori, sia in quanto zone urbanizzate e non agrarie, sia per l’assenza della proprietà del sedime delle strade da parte dei proprietari dei fondi latistanti (così recita la legge) e, di conseguenza, non esiste alcun rapporto giuridico tra i consorzi che inviano titoli esecutivi tramite AdER - che glieli accetta – e i proprietari degli immobili siti nei due comprensori.
La stessa dott.ssa Peperoni mi ha mostrato alcuni documenti che ritengo inquietanti tra i quali un dossier dal titolo “Sistema consorzi” che la stessa ha inviato a varie Istituzioni, la corrispondenza tra l’Associazione e l’AdER, la relazione della Guardia di Finanza, ecc. Sulla scia dell’attività già svolta dall’Associazione “Per Lupetta” si sta attivando il Comitato di Quartiere di Colle Romito al fine di arrivare, con un’azione congiunta, a rimuovere quelle resistenze che ancora oggi non consentono di “scoperchiare” del tutto il Vaso di Pandora già aperto.
Oggi è chiaro che quanto avvenuto nel tempo si può riassumere come un “inganno” storico perpetrato con l’aiuto della Pubblica Amministrazione ed in particolar modo dall’Amministrazione comunale. Oggi, vantarsi di avere nel territorio i “fiori all’occhiello” quando si è consapevoli che tali fiori sono nati su un terreno concimato con l’illegalità, le menzogne, le inadempienze, le inerzie, ecc. e continuare a mantenerli in essere rappresenta la totale deviazione da quello che dovrebbe essere l’orientamento politico e amministrativo di un comune. Solo una scelta, oggi, è in mano a questa politica, decidere di avere il merito di far rispettare la legge oppure, viceversa, avere la colpa di aver mantenuto tutto nella più completa illegalità.
Monica Fasoli
Sentenze sui consorzi non eseguite
Recentemente sono tornate all’attenzione della stampa le molte questioni che riguardano i consorzi sparsi sul territorio comunale oggetto anche di interrogazioni consiliari alle quali l’attuale amministrazione ha dato risposte affatto esaustive.
Non solo. Scorrendo i commenti sui social e verificando i vari documenti in possesso delle associazioni, dei comitati e dei singoli cittadini con i quali mi sono interfacciata, è emerso un atteggiamento poco chiaro da parte dell’Ente comunale, dopo le interrogazioni che ho portato in consiglio, dopo le varie pec che ho inoltrato agli uffici preposti per avere delucidazioni in merito e per dare così risposte alle interrogazioni che i cittadini mi hanno sottoposto ad oggi ancora non mi sono chiare molte cose e ancora non ho avuto le risposte adeguate. Oggi gli uffici tramite documentazione devono comunicarmi che tutto ciò che è in possesso dei cittadini non è valevole, esigo risposte con documenti in allegato questo perché sono stata contattata da diversi cittadini e io devo delle risposte, per far sì che io dia risposte reali vere chiare devo avere dagli uffici preposti informazioni con riscontro documentale.
Qui non si tratta più di scelte politiche o di orientamenti di bandiera ma di rispetto delle più elementari norme, leggi - nonché di sentenze - da parte dell’Amministrazione comunale che, forse sfugge, rappresenta lo Stato decentrato con funzioni e responsabilità pubbliche.
Interi territori gestiti da soggetti privati privi di alcun controllo sulle funzioni, sulla contabilità e sull’amministrazione. Soggetti giuridici privati che gestiscono le opere di urbanizzazione e che impongono una doppia tassazione con modalità discutibile oltre quelli che chiudono al transito interi territori comunali impedendo l’accesso al demanio marittimo.
E tutto questo è solo una parte delle varie situazioni alle quali l’Amministrazione comunale sembra non voglia apportare soluzioni nonostante le soluzioni siano state già esplicitate dalla Magistratura.
E mi riferisco alla recente Ordinanza del Tar, confermata dal Consiglio di Stato, sulla demolizione dei manufatti – gabbiotto e sbarra – all’ingresso del consorzio Tor San Lorenzo Lido, conosciuto come La Sbarra già emessa dal Dirigente dell’Area tecnica del Comune di Ardea mai eseguita. Tale provvedimento non rientra nella fattispecie dell’opinione politica o di argomento per la campagna elettorale, un Ordine del Giudice deve essere eseguito! A tale scopo, recentemente ho inviato agli organi comunali più di una richiesta di procedere all’esecutività di tale Ordinanza e, ad oggi, non ho rilevato alcun riscontro in merito.
Situazione analoga è presente in un altro consorzio per il quale si è espressa, già da anni, la Magistratura, giurisdizione penale, sull’abbattimento di manufatti privi di titolo edilizio. Anche in questa circostanza la sentenza non è stata eseguita; anche questa sentenza riguarda i consorzi.
In quanto consigliera di maggioranza ritengo di concedere ulteriore margine di tempo all’Amministrazione per procedere secondo quanto “ordinato” dai Giudici Amministrativi oltre il quale dovrò agire nelle opportune sedi anche al fine di tutelare la mia immagine e, soprattutto, il mio ruolo.
Ho sempre svolto il mio ruolo con massima trasparenza e sempre a disposizione dei cittadini, che ringrazio per la fiducia il sostegno e la stima che nutrono nei miei confronti...perché signori il mio ruolo è questo.
Consigliera comunale Ardea
Coordinatrice Azzurro
Donna Ardea
Eleonora Leoni
Capogruppo Forza Italia