Per colmare la carenza di personale al Comune di Ardea
Richiamati i pensionati
Richiamati i pensionati per colmare la carenza di personale al Comune di Ardea. L’iniziativa intrapresa dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maurizio Cremonini, è finalizzata a favorire la piena attuazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonché la realizzazione degli interventi previsti nel Piano nazionale per gli investimenti complementari, nei programmi di utilizzo dei Fondi per lo sviluppo e la coesione e negli altri piani di investimento finanziati con fondi nazionali o regionali. Sono ammessi a partecipare i soggetti in possesso dei seguenti requisiti: essere stato dipendente a tempo indeterminato del Comune di Ardea o di un’altra pubblica amministrazione di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Essere stato collocato in quiescenza; godere dei diritti civili e politici e non essere stato escluso dall’elettorato politico attivo; non avere riportato condanne penali o provvedimenti o procedimenti penali in corso che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, l’affidamento dell’incarico funzionale con la pubblica amministrazione.
Possono essere conferiti, in particolare, i seguenti incarichi: “progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, direzione dei lavori, direzione dell’esecuzione, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, di collaudo, nonché gli incarichi che la stazione appaltante ritenga indispensabili a supporto dell’attività del responsabile unico del procedimento”. Possono inoltre essere conferiti anche gli incarichi di RUP, ma a condizione che siano presenti “particolari esigenze alle quali non è possibile far fronte con personale in servizio e per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle procedure di reclutamento del personale dipendente”.
La procedura è finalizzata alla formazione di un elenco dei soggetti interessati al conferimento di un incarico a tempo determinato al personale collocato in quiescenza. in attesa che l’Amministrazione dia piena e completa attuazione alla programmazione di incremento dell’organico, si rende necessario individuare soluzioni alternative al fine di dare attuazione alle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un atto che va a colmare, anche se in parte, una grave lacuna che è rappresentata dagli uffici comunali di Ardea, che da oltre un ventennio, sono caratterizzati da una carenza di personale che non si è mai registrata in altra amministrazione comunale del territorio italiano.
Una circostanza dunque che ha messo con le spalle al muro l’attuale amministrazione che, a fronte di una popolazione residente sempre in crescente aumento, gli uffici comunali sono sprovvisti di impiegati e funzionari, che possano dare delle risposte ai cittadini. Da evidenziare che i pochi impiegati in servizio devono far fronte alle richieste di residenti che hanno superato abbondantemente le 50 mila unità. È un lavoro immane e che ha bisogno sicuramente di un supporto significativo per dare risposte concrete e immediate alla popolazione residente.
Sabatino Mele
Alla parrocchia di S. Caterina da Siena la benedizione del pane, degli animali e dei mezzi agricoli
Festa di S. Antonio Abate
Domenica 21 gennaio, la Parrocchia di Santa Caterina da Siena alla Castagnetta, ha festeggiato Sant’Antonio Abate con la tradizionale benedizione del pane, degli animali e dei mezzi agricoli.
“La nostra chiesa era piena di fede da parte dei fratelli che venivano a chiedere la benedizione – ha detto il nuovo parroco di Santa Caterina da Siena, Ardea, padre Edvaldo Betioli Filho -. Viva Sant’Antonio! Viva la nostra comunità”.
Presente anche il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, che ha guidato il suo mezzo agricolo per la benedizione, insieme ad altri rappresentanti dell’amministrazione comunale. Ma vediamo da dove arriva la tradizione della benedizione del pane, degli animali e dei mezzi agricoli, in occasione della ricorrenza della festa di S. Antonio Abate.
“La fede, le tradizioni e l’amore per gli animali si incontrano ogni anno il 17 gennaio, giorno in cui si celebra Sant’Antonio Abate, secondo la tradizione cristiana primo degli abati e fondatore del monachesimo cristiano – raccontano i testi tramandati dalla storia cristiana -. Sempre contornato da animali, eremita nel deserto e in preghiera giorno e notte, ogni anno il Santo, noto per essere il protettore degli animali, viene celebrato con festività legate al mondo contadino, dalle messe liturgiche ai falò.
Chi è Sant’Antonio Abate e perché si festeggia
Antonio era nato da una agiata famiglia cristiana nel 251 in Egitto, all’epoca una delle nazioni più ricche e potenti del mondo. Rimasto orfano all’età di 19 anni, fulminato dal precetto evangelico “vendi tutto e dona ai poveri”, si liberò di tutti i beni e andò a vivere nella solitudine del deserto della Tebaide pregando e lavorando. Fu qui che con preghiere, digiuni e privazioni superò prove diaboliche che lo tormentavano con terrificanti visioni e frastuoni, le “tentazioni” descritte in tanti capolavori dell’arte e della letteratura. Molti altri vollero seguire il suo esempio e si venne a formare una numerosa comunità di eremiti: per questo è chiamato “il padre del monachesimo”.
Dedicò la sua esistenza alla preghiera e all’aiuto verso i bisognosi. Affidata la sorella ad una congregazione religiosa, si rifugiò in un fortino nel deserto e da eremita pregava giorno e notte e si teneva compagnia con animali e uccelli. È così che visse oltre vent’anni. Per questa ragione, molti lo chiamano Sant’Antonio del Deserto. Sant’Antonio oltre che Anacoreta – così venivano chiamati gli eremiti al tempo – fu anche taumaturgo: ben presto, infatti, molti uomini accorsero al suo fortino per chiedere lui il miracolo della guarigione da malattie e possessioni demoniache.
La sua figura fu così importante che Sant’Antonio divenne il riferimento spirituale per molte comunità di eremiti formatesi nel deserto. Perché è il patrono degli animali Si dice che Sant’Antonio Abate morì così, solo tra i suoi animali e il suo orto, all’età di 105 anni ma rimanendo eterno nella storia del calendario cristiano che ogni anno, il 17 gennaio, lo ricorda come santo protettore degli animali domestici, patrono dei maiali e della stalla, dei salumai e dei macellai.
S.Me.
Arresto per detenzione di droga
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio hanno arrestato un 24enne italiano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Negli ultimi giorni, nel corso di diversi servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno notato uno strano via vai nei pressi delle case popolari di via dei Fenicotteri, località Tor San Lorenzo. Dopo aver localizzato un appartamento con portone blindato e grata inferriata dove sembravano avvenire scambi illeciti, i Carabinieri, appena hanno notato il giovane, ivi residente, uscire di casa, lo hanno bloccato per eseguire una verifica.
Al termine delle attività, i Carabinieri di Anzio hanno rinvenuto e sequestrato oltre 4 kg di sostanze stupefacenti - 300 dosi di cocaina confezionati in involucri termosaldati, 40 panetti da 100 g l’uno e 62 dosi di hashish - nonché 2.000 € in contanti, bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento. Il giovane è stato accompagnato presso il carcere di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della convalida.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato devo considerarsi innocente fino ad eventuale condanna definitiva. (s.me.)