Barbara Assaiante in sostituzione di Centore
Nuovo assessore
Nel corso della mattinata di oggi, 29 gennaio 2023, il Sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, ha nominato il nuovo Assessore ai Servizi alla Persona, in sostituzione del dimissionario Simone Centore.
Si tratta della dott.ssa Barbara Assaiante, psicologa e psicoterapeuta del territorio.
“Dopo un breve periodo di vuoto dovuto alle dimissioni dell’ex assessore Centore - commenta il Sindaco - ho proceduto alla nomina della dott.ssa Barbara Assaiante quale nuovo assessore delegato ai servizi alla persona. Le auguro buon lavoro, affinché la sua attività sia proficua nel delicato e impegnativo settore che le viene affidato”.
Queste, invece, le prime parole del neo assessore: “Ringrazio il Sindaco Cremonini per la fiducia concessa. Spero di mettere a disposizione le mie competenze tecnico-professionali per il nostro territorio, a beneficio di tutta la Comunità”.
Ufficio Comunicazione
Istituzionale
Comune di Ardea
Ci vogliono finanziamenti per bonificare e demolire le costruzioni abusive
Le Salzare o Terra dei fuochi
Da terreni destinati al pascolo ed alla produzione agricola, si è trasformata nella “Terra dei fuochi”. Nel Comune di Ardea un’intera tenuta, denominata “Banditella” era vero e proprio demanio civico e nello specifico era destinata ad essere annualmente affittata mediante banditura all’asta (da cui il nome) ed i proventi andavano a beneficio della comunità di Ardea. La storia dell’uso civico è una storia che va raccontata e resa pubblica a quanti ancora non la conoscono. Ad Ardea invece si sta vivendo una drammatica situazione e cioè quella dell’abusivismo di una grossa fetta dei 706 ettari delle Salzare. Il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, invitato in una trasmissione televisiva, ha ribadito il concetto che per effettuare le demolizioni di quelle abitazioni abusive ci vogliono i finanziamenti. Il Comune di Ardea non ne ha. A questo punto – secondo il Primo Cittadino l’unico intervento per evitare il tracollo sociale di quell’area, ci sarebbe da auspicare solo l’intervento dell’esercito che in un certo qual modo potrebbe riportare la legalità in quella zona.
Intanto proseguiamo con la storia che in un certo senso potrebbe chiarire questa circostanza ed aiutare anche le istituzioni ad intervenire in modo più adeguato e più semplice. L’uso civico è un diritto di godimento collettivo che si concreta, su beni immobili, in varie forme (caccia, pascolo, legnatico, semina), spettanti ai membri di una comunità, su terreni di proprietà pubblica o di privati (spesso, in questo secondo caso, proprietà nobiliari di origine feudale). Il diritto d’uso civico solitamente non è prodotto o conosciuto in base ad un atto noto, ma più spesso riconosciuto di fatto, in base alla prassi tramandata da tempo immemore, e/o precisato e circoscritto in base alla sussistenza di particolari condizioni storicogeografiche (ad esempio riguardo all’estensione, nel tempo e su un certo fondo, di un passato potere feudale). In questo senso gli usi civici, in diversi ordinamenti giuridici, come, ad esempio, in quello italiano, vengono quasi sempre riconosciuti sulla base della fonte-fatto, e come tali sono ascrivibili al diritto consuetudinario. Il diritto d’uso civico in Italia si confonde, per certi versi, con il concetto di proprietà collettiva: tuttavia mentre quest’ultima è quasi sconosciuta al moderno diritto e, ove presente in antico, è poi finita per configurarsi come proprietà privata o pubblica assoggettata ad un uso civico confondendosi con quest’ultimo, non è in generale vero l’opposto dal momento che la situazione di esistenza di un uso civico su un dato suolo non prova necessariamente che esso derivi da una proprietà collettiva in senso pieno, ma anche (ad esempio) da forme anche mature di proprietà privata originaria con successivi diritti d’uso concessi in favore di terzi. In questo senso molte delle differenze concettuali, di consuetudine gestionale, e di status proprietario formale attuale (pubblico privato) che si possono trovare tra i vari casi di uso civico esistenti in epoca recente nella penisola, possono essere ricondotte alle differenti forme di diritto dei suoli ed ai differenti livelli della sua evoluzione presenti nei vari stati preunitari, ma anche, localmente, in base al regime legale dei suoli presente di caso in caso con sostanziali differenze tra località che furono feudo e località che furono liberi comuni.
Il corpus normativo di riferimento è costituito, principalmente, dalla Legge dello Stato 20 novembre 2017, n. 168 (Norme in materia di domini collettivi), dalla Legge dello Stato 16/06/1927, n. 1766 e dal relativo Regolamento di attuazione RD 26/02/1928, n. 332; inoltre, dalle successive norme (nazionali e regionali) in materia di usi civici, nonché dalle precedenti leggi eversive della feudalità (Legge 01/09/1806, RD 08/06/1807, RD 03/12/1808, Legge 12/12/1816, RD 06/12/1852, RD 03/07/1861, Ministeriale 19/09/1861 ed altre).
Il legislatore distinse i vari usi civici in due principali categorie: terre di proprietà collettiva (demanio civico) e terre di proprietà privata ma su cui grava un diritto di uso civico in favore della collettività. I proprietari di terre con gravame di uso civico possono togliere tale vincolo, risarcendo la comunità in denaro (liquidazione) o in terra (scorporo). In quest’ultimo caso viene delimitata una porzione del fondo che diventa di proprietà collettiva (demanio civico) dove la comunità esercita il diritto di uso civico. Le terre di proprietà collettiva (demanio civico) convenientemente utilizzabili per l’agricoltura sono state spesso assegnate in quote enfiteutiche ai singoli membri della comunità titolare del diritto, in tal caso, il legislatore aveva previsto che, con particolari procedure, potessero alienare e riscattare (legittimare e/o affrancare) le quote, divenendone pienamente proprietari.
Sabatino Mele
Ardeajazz Winter
Tutto pronto per l’edizione 2024 di Ardeajazz Winter, il concerto gratuito si terrà alle ore 20.00 di Sabato 17 Febbraio, nella Sala Consiliare “Sandro Pertini” del Comune di Ardea in Via Laurentina Km 32.500. Organizzata dall’Associazione Filarmonica di Ardea con il patrocinio del comune di Ardea, l’edizione 2024 dell’Ardeajazz Winter ha in programma, un concerto da non perdere, con la partecipazione del sassofonista Red Pellini, simbolo del jazz bianco in Italia e in Europa, e del trombonista Massimo Pirone. La serata li vedrà esibirsi con Claudio Colasazza al piano e Carlo Battisti alla batteria; Special Guest Monica Picone, vocalist dotata di una timbrica sensuale, di una vocalità flessuosa e una spiccata musicalità. Il Red Pellini & Max Pirone 4tet è nato dalla collaborazione trentennale dei due musicisti che presenteranno un programma molto vario con i più accattivanti brani tratti dal repertorio jazz e swing. Red Pellini, sassofonista arrangiatore e direttore d’orchestra ha collaborato con nomi di rilievo internazionali: Tony Scott, Carlo Loffredo, Renzo Arbore, Bob Wilber; Massimo Pirone trombonista, vanta collaborazioni con Enrico Pierannunzi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso, Danilo Rea. Entrambi, affiancati dagli altri musicisti della band, hanno deciso di proporre all’attento pubblico di Ardea, un concerto dalle pure sonorità del jazz tradizionale, fino ad arrivare alle coinvolgenti note dello swing, attraversando il periodo che va dagli anni 20 agli anni 40 con energia e coinvolgimento.
La partecipazione al Concerto è libera e gratuita.
Info: 347 143 7326 Fb: Ardeajazz Fb: Ardeafilarmonica
email: ardeafilarmonica@tiscali.it
Maltrattamenti in famiglia
Rinchiude nel bagno la compagna per tutta la notte, dopo averla picchiata violentemente. È accaduto a Tor San Lorenzo dove un cittadino sudamericano di 31 anni ha maltrattato con violenza la donna, sua connazionale, e l’uomo è stata arrestato dai Carabinieri della Stazione di Marina Tor San Lorenzo, indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona commessi nei confronti della compagna.
La vittima, sua connazionale 26enne, ha denunciato ai Carabinieri una serie di comportamenti vessatori subiti. In particolare, nel corso della precedente notte, al culmine di una lite, l’uomo l’avrebbe ripetutamente percossa e chiusa in bagno, bloccandola e impedendole di uscire per tutta la notte. La donna, successivamente, si è recata prima al pronto soccorso, dove è stata medicata per le lesioni subite e dimessa con un referto medico di 15 giorni di prognosi, e, subito dopo, presso la locale Stazione dei Carabinieri.
Durante la stesura della querela, la vittima ha fornito anche un video, che i militari hanno acquisito, registrato a insaputa del 31enne in cui venivano documentate le sue azioni violente. In tal modo, i militari hanno proceduto con l’arresto in flagranza differita, previsto dall’art. 382 bis C.P.P. ed applicabile proprio in casi di maltrattamenti o atti persecutori. L’uomo, già in regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione per altra causa, è stato tradotto presso il carcere di Velletri. Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva. (s.me.)