La Sesta Sezione ha ritenuto che la Nova Lavinium non è stata in grado di dimostrare la proprietà delle aree interne del borgo
Su Pratica il Consiglio di Stato conferma il Tar
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la sentenza n. 527 del 16 gennaio 2024, sul ricorso numero di registro generale 8249 del 2021, proposto dalla Società Nova Lavinium S.r.l., contro il Comune di Pomezia e nei confronti dell’Associazione La Lente e del signor Stefano Mengozzi, dell’Associazione Latium Vetus APS e del signor Dario Locatelli; dell’Agenzia delle entrate, della Città Metropolitana.
In tale sentenza i giudici hanno confermato la precedente sentenza del Tar del Lazio del 2021 ribadendo che la società Nova Lavinium non è stata in grado di dimostrare la proprietà delle aree interne del borgo.
Ma ecco cosa ha dichiarato in merito il presidente dell’associazione La Lente Vittorio Savioli:
“Con sentenza n. 527/2024 depositata in data 16.01.2024, il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto dalla soc. Nova Lavinium a r.l avverso la sentenza del TAR Lazio, ribadendo, ancora una volta, la fondatezza delle ragioni della ass.ne “La Lente” che, da anni, si batte per ottenere la riapertura del Borgo di Pratica di Mare nell’interesse di tutti i cittadini del Comune di Pomezia. Il Consiglio di Stato ha, cioè, sancito che la Nova Lavinium s.r.l., nonostante la copiosa documentazione prodotta, non è riuscita a dimostrare di essere proprietaria esclusiva delle piazze e strade interne al Borgo.
Si legge, infatti nella sentenza: “all’esito di un accurato scrutinio della copiosa documentazione prodotta da tutte le parti in giudizio, non può dirsi raggiunto un ragionevole livello probatorio utile a poter dimostrare la effettiva esistenza del diritto di proprietà sulle aree cortilizie o viarie del Borgo in capo alla Nova Lavinium”.
Il Consiglio di Stato ha, quindi, precisato che la soc. Nova Lavinium a r.l., proprio alla luce della incertezza del proprio titolo legittimante ad intervenire sulle aree interne al Borgo, questione ancora giuridicamente non definita, non può “mettere in campo strumenti per impedire l’accesso alle aree interne e l’uso pubblico delle stesse”. Pertanto, tutti gli impedimenti che la società abbia messo o intenda mettere al fine di impedire l’accesso al Borgo da parte dei cittadini di Pomezia, devono essere rimossi”.
Anche l’exconsigliere comunale del Pd Stefano Mengozzi che in questa vicenda ha avuto un ruolo attivo ci ha mandato una sua dichiarazione:
“La sentenza del Consiglio di Stato che ha definitivamente respinto il ricorso della società Nova Lavinium sull’apertura del Borgo di Pratica di Mare è una notizia importante per la nostra città: una battaglia lunga sei anni che finalmente trova la sua vittoria definitiva.
Quando abbiamo iniziato questa lunga vertenza a Pomezia c’erano solo l’associazione La Lente e l’avvocato Di Battista a sollevare la questione: il comune di Pomezia a guida Movimento 5 Stelle aveva lasciato che i privati chiudessero il Borgo di Pratica di Mare senza muovere un dito. Poi altre associazioni e partiti si sono aggiunti ed è nato un movimento collettivo che si ritrovò il 28 luglio di cinque anni fa in una bellissima manifestazione davanti al castello di Pratica di Mare per gridare la rabbia contro chi negava che quel luogo fosse pubblico e quindi aperto a tutti.
La vicenda inizia in realtà alcuni mesi prima, quando da consigliere comunale avviai un’azione presso il Catasto per eliminare alcune modifiche che avevano cancellato le particelle delle strade interne al Borgo.
L’iniziativa, seguita dall’avvocato Di Battista a cui va forse il merito più grande in questa vicenda, ha avuto esito positivo nel corso dell’anno. Il catasto infatti, alla luce dei documenti che avevamo raccolto, ha ripristinato la conformazione originaria evidenziando l’uso pubblico delle strade interne al Borgo di Pratica di Mare.
Da allora la mia battaglia si è spostata in consiglio comunale, dove ho impiegato molti mesi prima di convincere – carte alla mano – i consiglieri di maggioranza del Movimento 5 Stelle che stavano continuando a chiudere gli occhi davanti alla realtà: le strade erano pubbliche ma un cancello abusivo negava l’accesso. Alla fine il comune ha raccolto tutte le evidenze ed ha proceduto a rimuoverlo.
Rimane l’amarezza per le tante scorrettezze a cui abbiamo assistito senza che l’Amministrazione abbia mosso un dito. In molti ricorderanno i meravigliosi platani che si trovavano nel piazzale del borghetto, abbattuti senza alcuna autorizzazione e per i quali alla fine sono state emesse delle sanzioni ridicole per la gravità del gesto.
Va ricordato che la società che ha abusivamente installato il cancello è la stessa che aveva proposto un accordo vergognoso al comune di Pomezia che prevedeva il rilascio dei cambi di destinazione urbanistica su un’area lungo la via del Mare in cui avrebbero dovuto costruire una lottizzazione di 100 mila metri cubi. Un accordo che la giunta Fucci approvò, che noi abbiamo chiesto con più mozioni di cancellare e che ancora oggi non è stato revocato. Su questo tengo però a sottolineare che la nostra azione non si è fermata. Il Partito Democratico di Pomezia ha raccolto questa battaglia e siamo ancora in attesa di discutere in consiglio comunale una proposta della consigliera comunale Martina Battistelli che chiede il ritiro definitivo di quell’atto. Un ritardo che ci preoccupa molto perché questa destra al Governo cittadino non si è voluta ancora esprimere su questo e sembra voler prendere tempo, forse perché in maggioranza non tutti hanno la stessa idea.
Il futuro di Pratica di Mare non ha nulla a che vedere con nuove edificazioni, né tanto meno passa per un cancello che vieta l’ingresso ai cittadini. Ora anche i tribunali lo hanno confermato. Noi continueremo a dare battaglia per difendere un bene pubblico davanti all’arroganza dei privati”.
A.S.
Congresso di Azione
Venerdì 19 gennaio u.s. si è tenuto il congresso comunale di Azione che ha eletto segretario Mario Borgo Caratti e membri del consiglio direttivo Marco Aureli, Elisabetta Biondi, Luca Datti, Manuel D’Avino, Flavio De Paro, Logan Lee Gomes, Gian Mario Mazzola, Antonio Vitelli.
In una sala gremita di cittadini, rappresentanti di associazioni e partiti, sono state illustrate le idee di Azione per Pomezia che i rappresentanti del partito di Carlo Calenda presenti, il consigliere regionale Alessio D’Amato, il responsabile aree interne nazionale Guido Milana, il consigliere capitolino Francesco Carpano, il segretario dell’area metropolitana di Roma Paolo Bianchini si sono impegnati a supportare.
Dal bilancio comunale al riordino urbanistico della città, dall’adeguamento ai cambiamenti climatici allo sviluppo di Torvajanica, dal lavoro ai trasporti, dalla realizzazione dei presidi culturali al miglioramento e sviluppo dei servizi sociali. Tanti sono stati i temi trattati.
Il gruppo cittadino di Azione organizzerà nei mesi a venire dei convegni di approfondimento su ciascuna delle idee illustrate, con l’obiettivo di fornire un contributo non banale al miglioramento e allo sviluppo di Pomezia e con l’ambizione di arrivare presto a guidarla.
Azione Pomezia