Salute a rischio presso Le Salzare, una zona fuori controllo, dove auto e rifiuti speciali vengono dati alle fiamme
Un viaggio nel cimitero di rifiuti
Rubano le auto, le abbandonano e poi appiccano il fuoco. È quello che avviene ad Ardea, nella «nuova Castel Romano» del litorale romano, in una specifica area compresa fra via Monti di Santa Lucia, via del Radiofaro e via Valli di Santa Lucia, a pochi metri di distanza dalla strada provinciale Laurentina.
Un'area, quelle delle Salzare, ribattezzata zingaropoli, nota ai residenti anche come cava e cimitero delle auto rubate dove mezzi di ogni tipo, privi di targhe, vengono depredati e dati alle fiamme insieme a montagne di rifiuti speciali.
Una zona di discariche abusive enormi, che nessuno bonifica, dove avvengono quotidianamente roghi tossici che generano inquinamento al limite del disastro ambientale. Ultimi, quelli avvenuti la scorsa settimana tra via Valle di Santa Lucia e via Monti di Santa Lucia, in prossimità di una grande comunità di nomadi e stranieri che vivono in condizioni di estremo degrado, a poche centinaia di metri di distanza dal centro abitato di Tor San Lorenzo. Proprio qui, giorni fa, sono arrivate centinaia di segnalazioni di residenti costretti a chiedere l'intervento dei pompieri che, per cercare di mettere in sicurezza l'area, invasa da tonnellate di rifiuti e carcasse di auto date alle fiamme, hanno impiegato oltre 10 ore di duro lavoro.
Un luogo dove la delinquenza regna sovrana, dove molti cittadini segnalano di continuo incendi dolosi che causano nei due quartieri confinanti, quello di Marina di Ardea e Nuova California un forte odore acre, con aria irrespirabile. “La situazione è irrecuperabile, ci stanno facendo morire - dichiara Franco, un residente di Valle di Santa Lucia - ogni giorno c’è un intervento. Sono anni che vengono presentate denunce ed esposti, ma tutto tace. Solo la mia famiglia ha segnalato almeno 50 roghi. Una vera e propria bomba ecologica in un'area bellissima che poteva essere un paradiso, ora trasformata in un’enorme discarica. Una terra dei fuochi a due passi da Roma, dove tutto è concesso”.
Tutte le iniziative di contrasto al fenomeno, ormai, sembrano cadute nel vuoto. “Purtroppo in questo quartiere siamo abbandonati a noi stessi – aggiunge Loredana, che abita a ridosso della vallata – sia di giorno che di notte stranieri buttano di tutto: rifiuti speciali, carcasse di auto, mobilio, rottami di ogni tipo. Non è possibile vivere in queste condizioni. Sabato sono dovuta correre dal mio medico per farmi curare. Chiederò i danni tramite il mio avvocato”.
Una situazione estremamente delicata per la quale la Polizia Locale negli anni, aveva deciso di intervenire mettendo in atto il recupero dei mezzi cannibalizzati e di provenienza furtiva abbandonati a bordo strada. Ora però la situazione è degenerata nuovamente, con molte vetture gettate all’interno di anfratti e zone impervie.
M. G.