luglio, nonostante l’aumento dei casi registrati su tutto il territorio nazionale, è stato sequenziato/genotipizzato l’11,8% dei casi, più che nel mese di giugno (10,8%), un dato ottenuto anche grazie al lavoro quotidiano dei laboratori su tutto il territorio nazionale”.
La variante delta è caratterizzata da una maggiore trasmissibilità rispetto alla variante alfa (tra il 40% e il 60%) e risulta associata ad un elevato rischio di infezione negli individui parzialmente vaccinati o non vaccinati.
La predominanza della variante delta è confermata anche dalla flash survey del 24 agosto coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il Ministero della Salute, le Regioni e le PPAA (Provincie Autonome) che ha stimato una prevalenza nazionale pari al 99,7%. Il campione richiesto per l’indagine è stato selezionato dalle Regioni/PPAA in modo casuale fra i campioni positivi garantendo una rappresentatività geografica e per fasce di età.
CS N°40/2021 Negli ultimi 45 giorni l’82,4% dei tamponi sequenziati positivo a variante Delta
ISS, 20 agosto 2021
In Italia negli ultimi 45 giorni l’82,4% dei tamponi sequenziati è risultato positivo alla variante delta, mentre è in calo la alfa, ferma all’8,0%. Nuovi casi di infezione causati dalla variante delta sono stati segnalati in tutte le Regioni/PPAA.
I dati sono contenuti nel settimo bollettino dell’ISS “Prevalenza e distribuzione delle varianti di SARS-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia”.
Le principali conclusioni del rapporto
Continua ad aumentare in Italia la capacità di genotipizzare/sequenziare campioni clinici positivi per SARS-CoV-2. Complessivamente, da inizio anno oltre il 2% dei tamponi relativi a nuovi casi di infezione confermata da virus SARS-CoV-2 riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19 è stato genotipizzato/sequenziato con un continuo incremento nel tempo. Nel mese di luglio, nonostante l’aumento dei casi registrati su tutto il territorio nazionale, è stato sequenziato/genotipizzato il 10% dei casi.
Negli ultimi 45 giorni (3 luglio – 16 agosto 2021), aumentano i casi di infezione da SARS-CoV-2 con genotipizzazione/sequenziamento segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrata COVID-19: un totale di 9.842 rispetto ai 7.739 riportati nel periodo precedente (19 giugno – 2 agosto 2021).
In questo periodo di riferimento, il numero di segnalazioni di casi causati dalla variante delta (lignaggio B.1.617.2) in Italia è ancora superiore al numero di segnalazioni per tutte le altre varianti monitorate. Nuovi casi di infezione causati dalla variante delta sono stati segnalati in quasi tutte le province italiane.
La frequenza dei casi causati dalla variante alfa è in forte diminuzione, come anche la loro diffusione territoriale.
Anche la frequenza di casi causati dalla variante gamma (lignaggio P.1) è in diminuzione, con una diffusione maggiore in alcune Regioni/PPAA italiane.
CS N°39/2021 - Covid-19: negli ultimi 45 giorni il 69,2% dei tamponi sequenziati positivo a variante Delta
ISS, 6 agosto 2021
In Italia negli ultimi 45 giorni il 69,2% dei tamponi sequenziati è risultato positivo alla variante delta, che ha superato la alfa, ferma al 17,3%. Nuovi casi di infezione causati dalla variante delta sono stati segnalati in tutte le Regioni/PPAA. I dati sono contenuti nel sesto bollettino dell’ISS “Prevalenza e distribuzione delle varianti di SARS-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia”, e confermano quelli riscontrati nella flash survey, che si riferivano al solo 20 giugno.
Nel mese di luglio è stato sequenziato il 6,6% dei tamponi positivi per Sars-CoV-2. Dal 29 aprile 2021 è attiva la piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti di SARS-oV-2 (I-Co-Gen), sviluppata e coordinata dall’ISS. Il modulo, dedicato all’analisi e condivisione dei dati di sequenziamento del SARS-CoV-2 a livello nazionale, conta più di 21.000 sequenze. La percentuale di sequenze ascrivibili alla variante delta, sul totale dei sequenziamenti depositati in I-Co-Gen, è risultata pari al 2,09% nel mese di aprile, al 7,48% nel mese di maggio, al 40,15% nel mese di giugno, al 85,66% nel mese di luglio (dati al 2 agosto 2021) con un andamento settimanale in crescita nello stesso mese.
Le principali conclusioni
Negli ultimi 45 giorni nuovi casi di infezione causati dalla variante delta sono stati segnalati in tutte le Regioni/PPAA. Si osservano casi di infezione causati dalla variante delta in tutte le fasce di età, con una percentuale maggiore di casi in soggetti di età compresa tra i 10 ed i 29 anni.
La frequenza dei casi causati dalla variante alfa è in forte diminuzione, mentre rimane stabile la loro diffusione territoriale.
Anche la frequenza di casi causati dalla variante gamma (lignaggio P.1) del virus SARS-CoV-2 è in diminuzione, con una diffusione maggiore in alcune Regioni/PPAA italiane.
Come funziona il monitoraggio delle varianti in Italia?
L’analisi delle varianti viene effettuata dai laboratori delle singole regioni, sotto il coordinamento dell’Iss che ha sviluppato e attivato una piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti (I-Co-Gen).
Attualmente l’Istituto produce due report periodici:
- una ‘flash survey’, realizzata sottoponendo a sequenziamento un numero di campioni statisticamente significativo raccolti in un determinato giorno, che dà una ‘fotografia’ della prevalenza delle varianti
- un bollettino su “Prevalenza e distribuzione delle varianti del virus SARS-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia”. Nel rapporto confluiscono i dati del sequenziamento quotidiano da parte delle regioni su campioni casuali e categorie particolari, ad esempio persone che si infettano una seconda volta o contraggono l’infezione anche se vaccinati.
Fonte: Istituto Superiore di Sanità