Tutte vicine alla scuola del plesso Quartiere Europa
Micro discariche
Alcuni cittadini ci segnalano un’anomalia che poco si addice per una scuola decantata a misura di bambino.
Infatti, pare che all’interno del plesso “Quartiere Europa”, lontano da occhi indiscreti, ci siano delle micro discariche, non solo nocive ma anche potenzialmente pericolose per i ragazzini che la frequentano.
Se il cittadino chiama, il “Movimento Io Love Anzio” una verifica la fa sempre, ed infatti con notevole sorpresa pubblichiamo foto realizzate nelle ultime 72 ore.
Pare che da svariato tempo l’immondizia sia giacente in determinati angoli del giardino, nascosti all’interno della scuola, poco visibili, nelle immediate vicinanze dei giochi esterni, e che le segnalazioni di alcuni genitori siano cadute nel vuoto.
Strano, visto quello che troviamo pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione, infatti, la scuola viene decantata come un piccolo fiore al servizio dei cittadini del quartiere (https://www.anziouno.edu.it/index.php/plessi/qeuropa).
Il problema immondizia da molto tempo imperversa nel nostro Comune, l’Amministrazione lamenta poca cooperazione del cittadino, disservizi voluti da chi ha il compito del ritiro e della pulizia, accuse rivolte ai creatori di discariche abusive, agli incivili, ma in questo caso di chi è la colpa? Perché una Scuola dell’Infanzia come quella del Quartiere Europa deve circondare i bambini che la frequentano d’immondizia nociva e pericolosa? Chi se ne deve occupare? Chi è il responsabile di tanta trascuratezza? Le discariche quindi non le creano solo i comuni cittadini, ma anche chi fa parte delle istituzioni stesse?
Forse sarebbe il caso d’intervenire al più presto prima che possa succedere l’irreparabile? Forse la sicurezza dei bambini dovrebbe prevalere su qualsiasi altro problema impellente?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Giorgio Buccolini - Movimento “Io Love Anzio”
Presentata la raccolta di sonetti romaneschi del poeta anziate al teatro Studiotto
“Er mare mio” di Salustri
Sabato scorso, 9 ottobre, si è svolta presso il teatro Studiotto di Nettuno, la presentazione della raccolta di sonetti romaneschi del poeta anziate Luigi Salustri Er mare mio. L’evento nasce per celebrare la nascita avvenuta 150 anni fa, precisamente il 26 ottobre 1871, di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, in arte Trilussa, cui Luigi è il pronipote.
Ha aperto la serata il presidente dell’associazione I Liberi Teatranti che ha dato il benvenuto agli ospiti presenti sul palco e in sala invitando l’assessore Maddalena Noce a dire due parole.
Moderatrice della serata è stata Elisabetta Bonanni che con discrezione ha guidato una presentazione divertente dove non sono mancati spunti di riflessione e di ilarità.Una giovanissima Francesca Galasso ha emozionato il pubblico presente inizialmente recitando un sonetto dedicato interamente a Roma, per poi deliziarci con le canzoni “Roma Capoccia” di Antonello Venditti, “Er barcarolo” di Lando Fiorini.
Ogni lettura del poeta è stata anticipata da una chiacchierata tra lui e Gianni Maritati dove dapprima ha parlato del suo rapporto con il poeta, poi ci ha regalato una splendida citazione di Woody Allen che dice “Leggo per legittima difesa” e ha descritto Er mare mio come un libro sincero ed appassionato.
Alla domanda “perché er mare è TUO?” la risposta è stata: “Mio come il litorale che va da Nettuno a Lavinio passando per Anzio e in quel caso mi riferisco al mare che lo costeggia, ma il mare è anche Nostro perché nessuno ce lo toglie.. ma diventa LORO quando i romani in estate riempiono le nostre spiagge”.
Ha risposto con un sonetto alla domanda di quando aveva iniziato a comporre “c’avevo circa sedici anni”.
Emozionanti le letture dei sonetti, soprattutto quando ha ricordato la mamma.
“Un ringraziamento a Maddalena Noce che ha voluto fortemente questo evento, al sindaco di Nettuno Alessandro Coppola e l’assessore alla cultura Camilla Ludovisi che mi ha concesso il patrocinio, a Gianni Maritati per essere non solo mio amico ma un professionista dotato di empatia, sempre gentile e disponibile, a Francesca Galasso che ho conosciuto da piccola quando mi trovai a proporre un concorso di poesia alle scuole medie e lei realizzò la sua prima poesia cui auguro un successo strepitoso nella sua vita, e poi vorrei fare le congratulazioni a un mio ex compagno di IV E V Liceo Scientifico, Giorgio Parisi, conosciuto al San Gabriele di Roma tanti anni fa, per il suo premio nobel per la fisica. Poi la mia emozione stasera è dedicata a voi Nettunesi che mi avete voluto e che mi siete stati vicino nei miei momenti di fermo causati dalla mia salute un po’ ballerina. E poi dico a voi adulti di non illudere i giovani di oggi. Cerchiamo di essere per loro un punto di riferimento, di dar loro consigli e certezze, di essere presenti. Non lasciamo che si perdano, perché loro sono il nostro futuro e hanno bisogno di tutto il nostro appoggio.
Dopo aver fatto la presentazione de “Er mare mio” in questo teatro, sarebbe bello poter vedere rappresentare la commedia teatrale da me scritta: “un miracolo al contrario” e se la compagnia I liberi teatranti che mi ha ospitato per questa presentazione volesse portarla in scena, per sarebbe un grandissimo onore e mi farebbero un enorme regalo”.
Tornare al teatro dopo quasi due anni è stato emozionante. L’inizio di una vita che lentamente, dopo un lungo fermo, si sta riprendendo i suoi spazi. Condivisione, socializzazione… parole che sono mancate e hanno lasciato un vuoto non indifferente a chi amava i salotti culturali e andare a teatro il fine settimana.
Che questa giornata possa essere l’inizio di un bellissimo nuovo giorno per tutte quelle attività e che la normalità possa tornare presto ad essere vissuta.
Barbara Balestrieri
Unità Cinofile di Soccorso
L’attività Cinofila della Protezione Civile principalmente è quello di approfondire e diffondere la cultura cinofila: infatti in pochi conoscono veramente il cane e hanno la consapevolezza che esso sia un essere vivente complesso, non un oggetto da compagnia. Siamo convinti che questo modo di considerare coloro con cui ci relazioniamo possa aiutare non solo il rapporto tra noi e i nostri amici a 4 zampe, ma anche quello tra le noi e le altre persone.
Bisogna saper entrare in empatia con il proprio cane e a diventare quasi una cosa sola con esso, attraverso un processo che chiamiamo “allineamento”.
Il nostro Istruttore Cinofilo di Protezione Civile Simone Mezzotero a breve inizierà un percorso di addestramento delle nostre Unità Cinofile di Soccorso.
L’addestramento alla Ricerca di Persone disperse e non solo, consisterà nell’orientare il naturale istinto di caccia dei cani verso le persone. Si tratta quindi di un’attività molto piacevole ed eccitante per i nostri cani. Si appassionano sin da cuccioli a cercare un figurante che, una volta trovato, li premierà con del cibo prelibato.
Si chiamano Unità Cinofile proprio perché i cani formano con noi una coppia indissolubile
Il Presidente