Sconvolte le regole democratiche in Consiglio
Schiaffo ai cittadini
Entro il 9 ottobre giunta e consiglio avrebbero dovuto deliberare sulle petizioni popolari consiliari per la struttura comunale per randagi ed il monitoraggio radiologico, che abbiamo depositato un mese fa, come prevede lo Statuto Comunale e il Regolamento del Consiglio.
Sono le semplici regole della Partecipazione Diretta dei cittadini alla vita amministrativa della propria Città, della propria comunità e alla gestione dei propri soldi. Le petizioni sono state sottoscritte da più di 600 nettunesi, eppure il nulla, alla maggioranza Coppola non interessa né rispetto delle regole democratiche né la volontà dei nettunesi. Abbiamo, nuovamente, dovuto rivolgerci al Prefetto per i gravissimi fatti che ledono, oltre che le regole, la partecipazione e la democrazia sul nostro territorio. Il sindaco Coppola e il presidente Barraco, non rispettando la “Legge” (Statuto) del Comune di Nettuno, oltre che i regolamenti, hanno di fatto mostrato il loro vero volto. Entrambe dovrebbero essere figure istituzionali di garanzia, stipendiate dai nettunesi, invece, evitano la convocazione del Consiglio comunale, eliminano punti di discussione sconvenienti o scomodi, anche personalmente, non vogliono il Consiglio in presenza. I consiglieri di maggioranza per primi, dovrebbero indignarsi, invece il silenzio. Non ci meravigliamo più, ma neanche molliamo per rispetto del mandato che ci hanno consegnato i nostri elettori e per tutti i nettunesi che credono nella democrazia compiuta e quella astratta.Speriamo che per tutto quello che sta accadendo, come richiesto, intervengano le autorità competenti. Tutto questo non passare come la normalità, come cittadini non possiamo rassegnarci e arrenderci alla prepotenza e all’arroganza di chi pensa che governare voglia dire comandare senza alcun limite giuridico ed etico.
I Consiglieri
di Nettuno Progetto Comune
Avv. Simona Sanetti
Dott. Daniele Mancini
All’ex sindaco di “Modello Riace” è stata comminata anche una multa di 750.000 euro
Sottoscrizione per Mimmo Lucano
Per secoli fitte schiere di pensatori hanno affrontato il tema della Legge (quella codificata, normata storicamente dal Diritto positivo formalizzata statualmente e amministrata da personale apposito) e quello della Giustizia (non formalizzata, a volte codificata anch’essa, più spesso tramandata, derivante teologicamente dalla Giustizia religiosa e trascendente, oppure di derivazione sociale e culturale, dettata dall’immanenza del buon senso comune e dalla pubblica opinione).
Anche riguardo Mimmo Lucano le legge del diritto formalmente orientato e la giustizia informale, l’etica della responsabilità giuridico-procedurale e l’etica ‘vocazionale’ della responsabilità personale, non si sono incontrate, risultato una pena di 13 anni e 2 mesi di carcere, più una ingente somma: 750.000 euro per lui e gli altri 20 coinvolti nella vicenda del ‘modello’ Riace, quando l’accusa aveva richiesto 7 aa. Credo che Lucano abbia ecceduto e contravvenuto le norme contenute negli ordinamenti formali, la spinta attivistica dettata da istanze etiche e socio culturali devono averlo indotto a tralasciare le norme procedurali la ipernormativizzazione che caratterizza i nostri ordinamenti e il sistema giuridico amministrativo deve averlo portato a saltare alcuni step e passaggi, per fretta o distrazione e quella ‘prescia’ che è un po’ tipica delle persone che guardano all’orizzonte piuttosto che alla prosaicità della vita concreta. Mancanze indebite e imperdonabili per chi si occupa di pubblica amministrazione: un terreno irto di regole, regolamenti, ‘discipline’ ecc. Però Lucano non ha lucrato niente, né ha beccato finanziamenti e fondi in nero o in nerissimo, non mi sembra che abbia dato vita o alimentato circuiti lucrativi, corruttivi o concussivi o criminosi, né lobbies di alcun genere, stando almeno a quello che si sa, poi a dirci se c’è dell’altro saranno le motivazioni della sentenza, che va sempre e comunque rispettata. La stampa, anche estera, intellettuali, artisti famosi hanno esaltato il ‘Modello Riace’ come modello di eccellenza, da esportare, e applicare anche in altre realtà, qualcuno addirittura voleva proporlo alla candidatura al Nobel per la Pace. Ha anche tolto le castagne dal fuoco a istituzione che richiedevano, con urgenza, la ‘sistemazione’ per gruppi di immigrati, evitando che questi, in giro per il territorio nazionale, finissero preda di reti malavitose, o vittime di abnormi forme di sfruttamento. Voleva anche invertire la decadenza demografica (quindi sociale ed economica) del suo paese che si avviava inesorabilmente verso lo spopolamento. Un ‘reato di umanità’ -come ha detto qualcuno-, che trova rispondenza anche nel lusinghiero risultato avuto alle elezioni regionali, dove si era candidato con la lista di De Magistris (ex sindaco di Napoli), raggiungendo quasi 10.000 voti, un segnale di stima popolare, nonostante la sentenza emessa da pochi giorni.
In attesa dell’appello, occorre un esercizio di solidarietà: Lucano non potrà mai corrispondere la somma della multa, perché, detto senza eufemismi, non ha una lira (si dice che in questa impresa ci abbia rimesso anche di suo), per questo in tutta Italia è stata avviata una campagna di sottoscrizione della quale intendo –a livello locale- fare da ‘cassa di risonanza’ da divulgatore –per quel che posso. Si può versare sul conto corrente: ‘A Buon Diritto – Onlus’, Banco di Sardegna, causale ‘Per Mimmo’
Iban IT55E0101503200000070333347
Qualora nei successivi gradi il giudizio si dovesse ridimensionarsi, la somma raccolta sarà destinata a progetti di accoglienza in quello stesso territorio.
Giuseppe Chitarrini
Tablet per studenti con disabilità
Sono stati consegnati il 30 settembre, nella casa comunale di Villa Corsini Sarsina, alla presenza del sindaco di Anzio, Candido De Angelis, degli assessori alle politiche sociali, Velia Fontana ed alla scuola, Laura Nolfi e del consigliere Ccomunale, Amato Toti, i cinque tablet-pc, completamente personalizzabili, destinati agli alunni ed agli studenti con disabilità, che frequentano gli Istituti Comprensivi del territorio.
Si tratta di strumenti tecnologicamente evoluti, che consentiranno un percorso didattico multicanale alla lettoscrittura, tramite parole, immagini, mappe e suoni. Quella di ieri rappresenta la tappa conclusiva di un progetto sociale importante, coordinato dall’Assessore alle politiche sociali, Velia Fontana, che segue la fornitura di apparecchiature informatiche per gli studenti più fragili del territorio.
Al termine della breve cerimonia, sempre nella casa comunale, i docenti dei cinque Istituti Comprensivi hanno partecipato al corso formativo per il corretto utilizzo dei tablet-pc, promosso dall’Assessorato alle politiche sociali.
Comune di Anzio