Colagrossi a Dubai
Rinviato di un anno, causa Covid, il 1° ottobre 2021 ha avuto inizio l’evento mondiale Expo 2020 Dubai - Abu Dhabi, che si protrarrà sino al 31 marzo 2022, ove le nazioni partecipanti, esporranno principalmente innovazioni tecnologiche, ambientali e artistiche.
Per l’evento negli Emirati Arabi, la città di Dubai, ospita nei padiglioni appositamente realizzati, il settore delle innovazioni ricerche e sviluppo, mentre, la città di Abu Dhabi, apre le porte del complesso culturale di, Manarat Al Saadiyat, “nell’Isola dei Musei, a poca distanza dai famosi musei del distretto, tra cui il Louvre Abu Dhabi, il Museo Nazionale Zayed e il Guggenheim” per accogliere l’esposizione di “Pace e Amore - official event d’arte contemporanea in Expo 2020”, nella quale, fra le numerose richieste pervenute, il maestro Ignazio Colagrossi è fra i 72 artisti selezionati da Giammarco Puntelli commissario dell’evento, dalle istituzioni arabe e dai partner internazionali, avendo l’onore e l’onere, di rappresentare in terra araba, l’Italia e l’Arte italiana, partecipando con due sculture: “Universal Peace” e “Intimate Thought”, appositamente realizzate per Expo 2020.
“Con, l’evento di livello planetario - dice Colagrossi - emozione e responsabilità si fondono dentro di te, raccogliendoti, in uno stato di profonda riflessione, dove la tua Anima, è “padrona”, poiché quando la mia scultura nasce, la mente l’ha già realizzata da tempo. Tale pensiero, non può rispondere alla logica della convenienza”.
La responsabilità e allestimento della mostra sarà a cura del direttore artistico Paolo Calcari, già collaboratore del commissario, che darà adeguato spazio agli artisti partecipanti, nell’arco del mese a loro assegnato. L’evento di “Pace e Amore - official event d’arte contemporanea in Expo 2020” sarà storicizzato con il catalogo ufficiale da “Editoriale Giorgio Mondadori”, con due presentazioni il giorno 14 ottobre: alle ore 12:00, la presentazione ufficiale nella Grande Moschea di Roma, alla presenza di esponenti delle istituzioni arabe e italiane, Il commissario Giammarco Puntelli e il dottor Carlo Motta responsabile editoriale della Giorgio Mondadori, con gli artisti partecipanti, e nel pomeriggio alle ore 17:00, per le istituzioni italiane, al Senato della Repubblica, con la sola presenza “per motivi di pandemia” del responsabile Editoriale Carlo Motta, il Commissario Giammarco Puntelli, e rappresentanti delle istituzioni Italiane.
Il maestro Colagrossi nato a Capranica Prenestina, (RM), vive ad Aprilia (LT), di formazione autodidatta, sin da piccolo ha espresso il suo stato d’animo esistenziale attraverso le arti della pittura scrittura e scultura, al di fuori degli studi accademici o regole pre-confezionate, ma dettate dal puro istinto. Nel 1995, la prima pubblicazione di Poesie “Dentro l’Anima” edita da il Calamaio, la seconda pubblicazione del 2002, di “Oltre l’Incantesimo Donna” volume di poesie dedicato all’”essere Donna” edita da Edizioni Kappa con la prefazione del Prof. Mario Morcellini, Direttore dipartimento di Sociologia della Sapienza di Roma. Ma è nell’Arte materica della scultura, che Colagrossi ha trovato la sua intima dimensione, e rifugio della sua anima.
Nel 2018 l’Editoriale Giorgio Mondadori pubblica la sua monografia SENTIMENTO E MATERIA. Le sue opere sono pubblicate in vari cataloghi d’arte fra di essi: Editoriale Giorgio Mondadori, Editrice Velar, Il Quadrato, Ea Edizioni, l’Elite. Alcune di esse, sono in varie collezioni private, monumenti pubblici, e varie Chiese, tra cui, una copia della scultura di Giovanni Paolo II, è posta nella Sala Stampa della Santa Sede - Città del Vaticano, ed una copia dell’opera “Totò… ‘a Livella”, nella cappella di famiglia di Antonio de Curtis al Cimitero del Pianto di Napoli.
Simona Crivellone ci presenta i suoi due progetti per il nuovo anno
Il valore della danza
Sono in compagnia di Simona Crivellone e mi trovo con lei a parlare di due nuovi progetti che proporrà nel nuovo anno con la sua suola di danza.
“La danza è una delle prime espressioni dell’uomo… dunque gli appartiene da sempre. Il suo valore va oltre il concetto d’arte e intrattenimento. La danza può formare artisti ma anche e soprattutto persone più consapevoli del proprio valore umano. La sua valenza sociale è davvero così tanto importante ad ogni età, che questo la rende ancora più unica. Forte di ciò la Fuoricentro danza di Nettuno, diretta da me: Simona Crivellone, quest’anno oltre a promuovere i corsi formativi di danza classica e moderna, apre il nuovo anno accademico con la novità dei corsi di Danzatricità e Danzainlis. Il primo corso unisce la danza alla motricità che è alla base dello sviluppo del bambino.
I corsi sono aperti ai piccoli a partire dai 12 mesi fino ai 36 insieme alla propria mamma.
Una lezione dove l’apprendimento avviene tramite la condivisione e tante coccole! La maestra Federica Porcari è pronta a mostrare tutte le meraviglie di questa lezione il 14 e il 19 ottobre alle ore 15.30 e alle ore 16.30 a tutti colori che sono interessati a provare”.
Con me ci saranno la sopracitata Federica e Mauro Iandolo. Insieme, noi tre, saremo i pionieri di questo nuovo progetto della Danzainlis, che unisce danza e lingua dei segni. Due gesti che naturalmente si fondono per dare un valore unico e bellissimo.
Questo corso non necessità di nessuna preparazione artistica ed è dunque aperto a tutti, a tutte le età e soprattutto è anche aperto ed accoglie la diversità. Arte, aggregazione, integrazione ed interpretazione!.
Anche in questo caso è previsto un open day il 16 Ottobre alle ore 10.00 al Palazzetto dello sport di Nettuno. Provare non costa nulla! La danza è un linguaggio che unisce, la danza è vita, la danza è unica! Non mancate! Per info e prenotazioni 347/5750065”.
Se siete curiosi di scoprire dal vivo questi nuovi corsi o avete domande da fare, siete invitati agli open day sopracitati da Simona e magari deciderete di entrare a far parte anche voi della grande Famiglia della Fuoricentro.
In bocca al lupo a Simona, a Mauro e a Federica per questi nuovi progetti che, sono certa, regaleranno grandi emozioni e tanta voglia di danzare.
Un ringraziamento a Massimo Danza per la foto danzainlis.
Barbara Balestrieri
La mobilità negata
Le prime civiltà sono nate lungo i mari o i fiumi, primordiali vie di comunicazione. E’ il caso di Roma, caput mundi, nata sulle rive del Tevere.
La caratteristica principale della mobilità è la velocità di movimento seguita dalla accessibilità.
Ma gli esseri umani specialmente gli ignoranti, sono perseguitati da mille paure tra queste la velocità.
Poiché la democrazia fatalmente degenera in demagogia, i politici, i pubblici amministratori, i responsabili del Ministero delle Infrastrutture , sono sempre alla ricerca di consensi quindi creano mille ostacoli.
Limiti di velocità assurdi, semafori inutili ma dannosi, dossi rallentatori illegali e assolutamente dannosi per la colonna vertebrale degli utenti delle strade.
Immaginiamo una persona vittima di un incidente stradale politraumatizzata a bordo di una ambulanza costretta a passare su dossi rialzati anche a velocità bassissima, cosa rischia.
In Europa il nostro parco veicoli è il più vetusto, costituito da veicoli di modesta potenza, e quindi modesta velocità.
Il confronto con la Germania è umiliante. I tedeschi circolano su vetture potentissime, ma non contenti le fanno elaborare, il cosiddetto tuning, per aumentarne potenza e prestazioni.
Le autostrade perfette non prevedono né il pedaggio né limiti di velocità ma solo inviti alla prudenza in situazioni particolari.
A ciò si aggiunge che come asserisce l’ACI, in Italia oltre 10 milioni di vetture circolano impunemente senza essere assicurati, revisionati. Naturalmente del pagamento del cosiddetto bollo non se ne parla.
Tali veicoli evasori, sono sistematicamente ignorati dalle polizie locali, in quanto i proprietari sono inesistenti o nullatenenti. I tutori del traffico li ignorano per evitare di sequestrarli, trasportarli ad un centro di demolizioni, spese non trascurabili che le amministrazioni comunali preferiscono evitare.
In sintesi l’Italia è il paese delle lumache della strada, lumache irresponsabili. Ebbene, non è la Germania, ma l’Italia strano Paese, che lamenta il record di incidenti e di vittime della strada.
Cesare Zaccaria
Gattini e motore
Con l’arrivo del freddo i piccoli di gatto cercano riparo e calore negli spazi del vano motore e tra le ruote ed il parafango. Purtroppo molti vanno incontro a morte certa se rimangono là dentro, o a ferite, traumi, e danni permanenti. Possono essere schiacciati dagli ingranaggi, o rimanere ustionati, o venire investiti provando a scendere dalla macchina o in corsa o nelle prime manovre. Per questo è molto importante prendere l’abitudine, almeno in questo periodo, di suonare il clacson prima di partire e di aspettare un attimo per dare tempo al gattino di uscire e di controllare il motore.
UPA DA settore gatti
Angela Ambrosi