Nel Consiglio comunale del 5 ottobre alle numerose interrogazioni sui rifiuti ha risposto poco e solo il sindaco De Angelis
Pochi sanno chi è l’assessore all’ambiente
I cittadini dovrebbero informarsi su quanto succede nel loro territorio e dovrebbero farlo seguendo quanto i loro eletti fanno in loro nome e per loro delega. Una vetrina sull’attività politica di un Comune è certamente l’attività del suo Consiglio Comunale. Il Consiglio Comunale di Anzio è ancora in era Covid ed è ancora chiuso alla presenza in loco dei cittadini che in quantità del tutto esigua ne possono seguire le gesta via streaming, quando funziona. Ho seguito con attenzione la seduta del 5 ottobre perché ero particolarmente interessato ai molteplici problemi ambientali che vi sarebbero stati trattati, dai rifiuti all’incidente della Scuola Sacida; dal problema della pineta della Gallinara a quello delle strade vicinali di Lavinio. Come noto i cittadini, attraverso i loro rappresentanti, formulano interrogazioni per conoscere lo stato di problematiche che li interessano da vicino o per sollecitare soluzioni a problemi del territorio. Diciamo che, in un Consiglio Comunale, la fase delle interrogazioni è quella più interessante per la gente perché non appare cosi astrusa come le decennali elucubrazioni sul porto o le tecnicalità del dirigente sulle somme fuori bilancio. Quindi mentre il Consiglio resta chiuso al pubblico, i pochi che si collegano via streaming si accorgono che le interrogazioni sono state poste in coda all’ordine del giorno; forse per trattarle quando è ora di pranzo e tutti hanno fretta di concludere la seduta. Il Consiglio che aveva l’ordine del giorno con al primo punto interrogazioni, spostate in coda, ha speso circa un’ora per discutere dell’approvazione del bilancio consolidato del Comune di Anzio esercizio 2020 ai sensi dell’art.11 – bis del D.lgs n.118/2011 e successivamente nella richiesta dell’istituzione della RNR Macchia della Spadellata e Lido dei Gigli attraverso una legge regionale e con la creazione di un ente di gestione denominato “Anzio Futuro”. Proposta che ha visto l’accordo nella riformulazione del progetto di un parco di dimensioni più regionali che locali. Il consigliere Brignone ha formulato la richiesta di concessione della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki. La proposta ha trovato una mediazione in una più modesta dichiarazione di solidarietà. Infine le interrogazioni; tante, da parte del consigliere Guain, del consigliere Brignone e della consigliera Giannino; tutte interrogazioni che riguardano il territorio: l’acquisizione delle strade vicinali in risposta ad una raccolta firme di cittadini, il grave incidente accaduto alla scuola Sacida per la presenza di gas e l’intervento delle autorità coinvolte, la proroga del contratto dei rifiuti, le sanzioni per inadempienza della ditta che gestisce la raccolta, l’esito del progetto pilota di compostaggio a cura del Consorzio Lido dei Pini, la persistente tragica situazione dei rifiuti nelle strade di Anzio, la mancata applicazione del protocollo Gonthier nella Pineta della Gallinara, le ragioni del ritardo del suo affidamento al Consorzio Lido dei Pini ecc...tutti argomenti che la gente comprende, tutti argomenti che la gente vive sulla sua pelle, tutti argomenti molti dei quali si ripropongono perché non risolti. Alla fine della lunga lista di interrogazioni tutti, almeno il sottoscritto, si aspettavano la prova provata che il Comune di Anzio dispone di un Assessore all’Ambiente perché, onestamente, non se ne è sentita la presenza attiva durante la penosa estate vissuta fra i rifiuti. Invece no. Alle interrogazioni da un cenno di risposta direttamente il Sindaco limitandosi a toccare gli argomenti della Pineta della Gallinara e del progetto di intervento fitoterapico che non ha trovato il finanziamento europeo. Poi il Sindaco informa il Consiglio che verrà data risposta scritta alle interrogazioni ritenendo quindi conclusa la seduta e lasciando 82 cittadini collegati via streaming nel dubbio atroce che l’assessore all’ambiente non esista. Poi avviene il miracolo evocato dal consigliere Brignone il quale si è chiesto che se risponde il Sindaco e se l’assessore non da risposte alle interrogazioni che gli sono rivolte “che ci sta a fare”. A questo punto viene inquadrato l’Assessore all’Ambiente del Comune di Anzio il quale, però, non ha preso appunti e non da risposte puntuali ed esaustive alle tante domande ma si limita a dire “quale era la domanda?”, “il ruolo mio è che mi alzo la mattina, faccio il territorio, so tutto della spazzatura e chi la butta, e nessuno mi attacca; le cose tecniche le fa il dirigente”. Il video del suo intervento è diventato virale sui social di Anzio. I commenti sono del tutto inutili. Sta di fatto che i cittadini che hanno seguito il Consiglio hanno compreso chi si sta occupando dei gravissimi problemi ambientali del territorio e le risposte ai tanti quesiti saranno date per iscritto e che forse a loro non arriveranno mai.
Sergio Franchi
La difesa del Sindaco
“Gualtiero Di Carlo, detto Walter, insieme alla sua famiglia, ha iniziato a lavorare davanti ad un forno, durante la notte, dall’età di 8 anni ed io non consento a nessuno di prendersi gioco di una persona che sul lavoro, sul sacrificio e sul senso del dovere ha costruito tutta la sua vita. La poca intelligenza sta nel non comprendere che un Uomo di tali valori è un esempio per tutti, a differenza di tanti pseudo intellettuali che dell’inconcludenza hanno fatto uno stile di vita”.
Lo ha affermato il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, in riferimento agli attacchi subiti dall’Assessore alle politiche ambientali, Gualtiero Di Carlo, durante e dopo il Consiglio Comunale del 5 ottobre.
Comune di Anzio