L’ultima proposta del pastaio Giuliani e dello chef Lenti
Un piatto templare
Lo chef Raffaele Lenti e il maestro pastaio Marco Giuliani, due eccellenze gastronomiche della nostra città, hanno rivisitato un piatto Templare.
Un progetto culinario inserito in quello più vasto dei “Templari nel Lazio” promosso dalla Pro Loco Citta di Pomezia in collaborazione con il professor Antonio Sessa e con il presidente della Pro Loco Claudio Mazza, attuale segretario generale dell’’UNPLI Lazio.
Il maestro Giuliani ha realizzato la pasta dei Templari.
Gli scudi Templari
Ingredienti degli Scudi Templari: Farina primitiva di tipo 2 w400 ricca di fibre, glutine e Sali minerali, farina di Kamut molto alta in proteine, ma bassa la forza w 120. Farina di farro anche questa farina con forza 120/130. Aggiunta di spezie: Rosmarino, alloro, salvia, Ginepro. Ed in fine acqua tiepida.
Ed ecco la rivisitazione dello chef Raffaele Lenti:
Scudi Templari e funghi cardoncelli con zuppa di sedano rapa e gorgonzola
per 4 persone:
240g di scudi Templari; 650g di sedano rapa; 200g gorgonzola ; 300g funghi cardoncelli; 100g di zucca; olio; sale; prezzemolo; aglio 1; alloro 1 foglia; noce moscata
Sbuccia il sedano, rosolalo nell’olio extravergine, coprilo a filo di acqua, salalo e portalo a cottura, dopo di che frulla il tutto insieme al gorgonzola.
Lava e taglia i funghi, saltali in padella antiaderente con olio aglio intero e foglia di alloro, sala e lasciali cuocere una decina di minuti, se serve aggiungi poca acqua.
Taglia la zucca a cubetti e saltala in padella con olio e noce moscata.
Lessa la pasta, scolala e saltala in padella insieme ai funghi, aggiungi qualche foglia di prezzemolo e monta il piatto mettendo alla base la crema, al centro pasta e funghi, decora con i cubetti di zucca e il prezzemolo.
Buon Appetito!!
T.R.
L’emergenza Covid non ferma la chirurgia vertebrale del dottor Carmine Franco
Chirurgia vertebrale al S. Anna
Al S. Anna di Pomezia nel 2020 sono stati eseguiti circa 150 interventi di Chirurgia Vertebrale. Basti pensare che fino a due anni fa questo tipo di interventi non venivano eseguiti. Dall’aprile del 2018 è arrivato al S. Anna il dottor Carmine Franco proveniente dal S. Maria Goretti dove negli ultimi anni aveva svolto le funzioni di primario della Neurochirurgia, e la Chirurgia Vertebrale è diventata in poco tempo un fiore all’occhiello di questa struttura con numeri sempre più crescenti da centri spinali importanti, e che ha visto il riconoscimento nella creazione di un mini reparto di 6 posti letto dedicati situati al 2° piano di cui responsabile è appunto il professor Franco, ed un maggior numero di sedute operatorie. L’emergenza Covid ha frenato il numero degli interventi che sarebbero stati sicuramente di più.
Ne parliamo con il professor Franco responsabile del reparto di Chirurgia Vertebrale.
- Dottore quanto lo ha penalizzato l’emergenza Covid?
“Purtroppo anche noi come tutti siamo stati penalizzati da questa emergenza che continua ancora ad esserci e coinvolge tutti. Consideri che nella prima ondata abbiamo dovuto sospendere gli interventi a marzo e aprile, mentre invece siamo stati fermi a novembre perché il Covid purtroppo ha colpito il sottoscritto, fortunatamente ne sono uscito senza conseguenze e senza necessità di ricovero ma che comunque mi ha costretto allo stop per tutto il mese di novembre, quindi abbiamo perso tre mesi e questo ha influito sul numero degli interventi che potevano essere sicuramente di più”.
- 150 interventi comunque sono un numero importante.
“Si è un numero importante per una struttura che fino a due anni fa non praticava questo tipo di chirurgia, e che ormai fanno del S. Anna un Centro spinale importante, di riferimento per un territorio così vasto, situato esattamente al centro fra Roma e Latina, dove si trovano le strutture che fanno questo tipo di chirurgia, e che non costringerà più questi pazienti a doversi spostare per essere operati”.
- Come ha fatto a realizzare in così poco tempo una realtà cosi importante?
“E’ chiaro che per realizzare quanto è stato fatto finora da solo non lo avrei potuto fare, voglio dividere i meriti di tutto questo con alcune persone che sono state importanti in questo processo di crescita della Chirurgia Spinale, primo fra tutti il dottor De Santis primario del servizio di Anestesia, che nonostante la carenza di anestesisti, ha sempre dimostrato e data piena collaborazione fin dal primo giorno in cui ho messo piede nella struttura e che è cresciuta sempre di più nel tempo, con il coordinatore delle sale operatorie Luigi Lamberti e con lui tutto il personale della sala operatoria che hanno mostrato fin dall’inizio professionalità e disponibilità raggiungendo livelli qualitativi impressionanti in cosi poco tempo, infine una nota di merito per il dottor Valenzi che collabora con me da oltre due anni, strutturato in ortopedia, che mi aiuta negli interventi e che segue i malati nel post-operatorio con una professionalità oserei dire impeccabile. Senza di loro questi numeri da solo non avrei potuto raggiungerli, ci tengo ancora una volta a dividere con loro i meriti di quanto fatto finora”.
- Cosa si aspetta dal 2021?
“Intanto mi auguro che questa emergenza si allenti fino a scomparire e permettere a tutti noi di ritornare alla normalità e riprenderci la nostra vita che è la cosa più importante. Per quanto mi riguarda l’impegno sarà sempre di più per migliorare e aumentare il numero degli interventi eseguiti in maniera tale da permettere sempre più alle persone che soffrono di queste gravi patologie della colonna di guarire e stare bene”. Edoardo Capriotti