LA SOFFITTA DELLA NONNA
E infine un frammento fatto chissà da chi e chissà quando, trovato così per caso in quei vecchi social che sembrano diventati la soffitta della nonna, là dove capita di riscoprire un po’ di tutto:
Sappi, comunque, pensator digitale,
al pari del diavolaccio che in te hai,
che Bit eri prima e Bit ritornerai.
Sebbene il tuo furor di onnipotenza
pretenda di oltrepassarmi in onniscienza
anche lassù nell’altissimo dei cieli.
E, mi raccomando, poi non andate più a raccontare in giro che non si possa far poesia anche con lo Sport, la Scienza o la Tecnologia. Saluti a tutti.
YOUNG SOPHIA
Il pensiero dei giovani
LA MIA PASSIONE
PER LA CHITARRA CLASSICA
di Roberto Cardinali
Roland Dyens,
“il mago della chitarra”/1
Poche note biografiche
Roland Dyens, uno dei più importanti chitarristi, compositori ed arrangiatori della sua generazione, fu apprezzato a livello mondiale.
Nato a Tunisi il 19 ottobre 1955, a nove inizia gli studi musicali, ma all'epoca, nella capitale tunisina non c'era modo di avere un'istruzione adeguata per la chitarra classica, gli insegnanti erano senza esperienza e il giovane dovrà attendere qualche anno prima di incontrare il suo vero mentore. Si trasferisce a Parigi e a tredici anni cominciò a studiare presso L'École Normale de Musique con il chitarrista spagnolo Alberto Ponce(1935-2019), il suo primo vero professore di chitarra classica, che avrebbe dato al compositore la base per la sua carriera come concertista. Parallelamente ai suoi studi come strumentista, Dyens studiò composizione, direzione e orchestrazione con Désiré Dondeyne(1921-2015), ricevendo i suoi primi premi in armonia, contrappunto, analisi e concorsi di chitarra. Questa lista di traguardi si allargherà̀ durante la sua carriera con importanti e prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo.
Come maestro, le master-class di Roland Dyens hanno raccolto negli anni il favore di un pubblico sempre più ampio, grazie alla sua ipersensibilità nei confronti della chitarra, al suo rapporto vero ed autentico con il suo pubblico, alla ricchezza delle sue idee innovatrici ed anche grazie alla sincera apertura che ha sempre dimostrato nei confronti delle nuove generazioni di chitarristi: con loro infatti non erano incontri formali ma piuttosto incentrati sulla qualità e sull’autenticità emotiva.
Roland Dyens è morto il 29 Ottobre 2016 alla prematura età di 61 anni. Un Maestro che ha avuto un approccio sensibile e “colorato” con la chitarra, un'apertura mentale incessante, che ha riunito tutte le forme musicali in ognuno dei suoi programmi. La sua presenza sul palcoscenico, le sue improvvisazioni iniziali durante i concerti e la sua relazione unica con gli ascoltatori lo hanno innegabilmente messo in prima linea nelle esibizioni chitarristiche contemporanee.
Domenica 7 maggio – ore 16.30
LA BELLE ÉPOQUE
l’Umanità alla scoperta della
Modernità
di Francesco Bonanni
Henri de Toulouse-Lautrec,
La troupe de MlleÉglantine (1895)
La “Belle Époque” è chiamato il periodo storico socio-culturale ed artistico, nato in Francia, che ha interessatosoprattutto l’Europa dal 1871 al 1914, maanche gli Stati Uniti (definitaGilded Age) ed il Messico (conosciuta come il “Porfiriato”, denominazione derivata dal Regime instaurato dal Presidente Porfirio Diaz).
In Italia, ha coinciso con due periodi storici: l’Età Umbertina (1878-1900) e l’Età Giolittiana (1903-1914).
Il Positivismo è la corrente filosofica che fu propriadel mondo delle Classi colte e borghesiche avevano una speranza e una fiducia assoluta nella possibilità della Scienza di razionalizzare la Realtà.
Maturòin Francia con Auguste Comtee si diffuse rapidamente in tutta Europa, contrassegnata da una particolare eterogeneità delle sue dottrine dovuta soprattutto alla continuità con la tradizione filosofica precedente: il Razionalismo in Francia, l’Empirismo in Inghilterra ed il Materialismo in Germania.
La Scienza divenne il “linguaggio comune” per la Cultura ed il nuovo fattore di unità della Società Occidentale.
La Filosofia umanistica perse il suo millenario primato a favore delle diverse Discipline Scientifiche come fu evidente dal notevole influsso delle Teorie Biologiche sulla concezione dell’Uomo.
Il Positivismosi arrogò il ruolo diessere l’unico strumento di interpretazione di tutta la Realtà e si propose come garanzia scientifica di un sicuro progresso dell’Umanità.
La Sociologia è la nuova disciplina, la Scienza dei fenomeni sociali e l’oggetto privilegiato di studio è l’Uomo.
La notevole crescita economica che si verificò tra la fine dell’‘800 e l’inizio del ‘900 produsse un clima di sconfinata fiducia in un Progresso Materiale e Spirituale quasi illimitato.
Tra la Borghesia si instaurò un clima di grande e diffusa spensieratezza ed un’illusoria ottimistica visione del futuro.
La Crescita Economica non solo comportò un miglioramento del tenore di vita, anche se in misura differente nelle diverse Classi Sociali, ma ebbe anche l’effetto di rendere dal punto di vista professionale più articolato il Tessuto Produttivo Nazionale.
Sorsero nuove Attività Professionali nei vari campi, da quello Amministrativo a quello Commerciale dei Servizi ed aumentò, anche se relativamente, la partecipazione femminile al Mondo del Lavoro.
In questo periodo si verificò un sensibile aumento della Produzione industriale ed una notevoleespansione del Commercio Mondiale.
Si ebbe inoltre una Crescita Demografica generalizzata, dovuta soprattutto ai notevoli progressi nel Campo della Medicina che permisero tra l’altro la produzione e la somministrazione dei vaccini.
Ci furono progressi anche per quanto riguarda le Abitazioni che, almeno nei Centri Urbani, furono dotate per la prima volta di servizi igienici e di illuminazione,inizialmente a gas e successivamente elettrica.
Troppo ottimismo
Ma inquesta atmosfera ingenuamente euforica si presentarono all’orizzonte cupi lampi di guerra a causa di un clima favorevole allo scatenarsi di un Conflitto fruttodi una miscela esplosiva formata da un esasperato e violento Nazionalismo supportato sia da un’insofferente Borghesia che da una irrequieta Intellettualità.
E tutto ciò malgrado i lungimiranti avvertimenti di Personaggi che, con estrema lucidità,riusciranno a prevedere le tragiche conseguenze di devastante Conflitto che si sarebbe esteso a livello mondiale.
Simposio in via Venezia, 19 – Lido di Cincinnato - ANZIO
14 maggio – ore 16.30
Simposio in via Venezia 19 – Lido di Cincinnato - ANZIO
1885 -1867 I MACCHIAIOLI E IL LORO TEMPO
Con Antonio Silvestri
Per la parte storica con Francesco Bonanni
I pittori Macchiaioli fanno parte di un Movimento nato in Toscana negli anni precedenti a quanto sta maturando in Francia. Rispetto agli Impressionisti i Macchiaioli anticipano la disputa intorno agli effetti ottici dei colori e di conseguenza sulla sperimentazione degli accostamenti cromatici per come rendere la luce naturale. È la “teoria della macchia” che sostiene la pratica di questi pittori e che dà a loro il nome. È una “rivoluzione“ stilistica antiaccademica, un bisogno di libertà per rendere con immediatezza quello che sta davanti ai loro occhi. Una libertà da raggiungere che partecipa anche ai cambiamenti storici che si stanno attuando con il Risorgimento nazionale.