Incarico di 4.800 euro per il censimento ad Aprilia
Patrimonio arboreo
Il regolamento per la posa a dimora di un albero per ogni bambino nato, adottato nel Comune di Aprilia è rimasto un capitolo in sospeso, per colpa dei dissidi interni alla maggioranza. Nonostante ciò l’amministrazione si porta avanti nel compito di censire il patrimonio arboreo attualmente presente sul territorio al fine di preservare le alberature presenti e prevedere la piantumazione di nuovi alberi con cognizione di causa.
Si muove in questa direzione la determinazione numero 78 a firma del dirigente all’ecologia e ambiente Marco Paccosi, che con una spesa complessiva pari a 4 mila 800 euro, ha affidato all’agronomo Omar De Filippis l’incarico di censire il patrimonio arboreo comunale, con georeferenziazione su cartografia digitale con sistema Gis e la redazione di schede tecniche illustrative delle principali caratteristiche di ogni singolo esemplare e del suo stato vegetativo. Un lavoro complesso e delicato, quello affidato al professionista, che avrà solo sei mesi di tempo per poter portare a termine il suo incarico.
Evidenti, secondo l’amministrazione i benefici che deriveranno da questo tipo di studio delle alberature già presenti in città.
“E’ necessario - si legge infatti nel corpo dell’atto dirigenziale - provvedere al censimento delle alberature presenti sul territorio comunale al fine di restituire un quadro informativo indispensabile ad affrontare la gestione del proprio patrimonio arboreo e del verde che sia efficace ed efficiente. Il suddetto censimento digitale, dovrà prevedere anche delle schede tecniche illustrative degli esemplari”.
In sintesi il censimento servirà anche per prevedere l’adozione delle giuste tecniche di manutenzione delle singole alberature oltre che per pianificare ogni futura piantumazione, scegliendo alberi più idonei ai singoli spazi. Un passo avanti dunque nella migliore gestione del verde, per evitare gli errori commessi in passato sia rispetto l’ubicazione delle piante sia nelle altre scelte da parte della politica.
Francesca Cavallin
Le linee guida necessarie per le aziende che decidono di investire sul territorio
Regolamento per il fotovoltaico
Un territorio letteralmente invaso di richieste per realizzare nuovi impianti fotovoltaici a terra: proprio per questa ragione Aprilia è tra i primi comuni in Italia ad aver scelto di adottare un regolamento che mira a individuare aree non idonee all’installazione di pannelli solari. Facendo di necessità virtù, l’amministrazione ha deciso di lavorare ad un regolamento che andasse a colmare un vuoto normativo, dovuto anche ai ritardi nell’approvazione del piano energetico regionale.
La bozza di regolamento che andrà poi approvato in consiglio comunale, è stata discussa in occasione della commissione congiunta urbanistica e ambiente, che si è conclusa con parere positivo rispetto al nuovo testo. Un testo che ha subito delle modifiche e delle correzioni, andando a recepire le istanze della consigliera della Rete dei Cittadini Alessandra Lombardi e del consigliere di Unione Civica Marco Moroni. In sostanza, pur nel rispetto della normativa di riferimento, il Comune di Aprilia va a stabilire i criteri di localizzazione, le modalità e condizioni per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili e realizzati a terra in aree agricole, incrementando così il consumo di nuovo suolo. In particolare, stando al nuovo regolamento, non è consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici in aree agricole di pregio, mentre l’istallazione sui fabbricati è consentita tenendo conto di specifici parametri estetici e ambientali, che tengano conto anche della valenza storica e architettonica dell’edificio. Per quanto riguarda la realizzazione di parchi fotovoltaici di grandi dimensioni, il Comune chiederà di evitare frammentazione o l’accorpamento in presenza di paesaggio rurale, interferenza con la rete ecologica o con percorsi storici e di fruizione paesaggistica, preferendone l’inserimento in zone industriali, commerciali o centri logistici o mediante il riutilizzo di aree degradate. Per gli impianti non soggetti ad autorizzazione unica l’amministrazione ha stabilito che gli intestatari dovranno sottoscrivere apposita convenzione con l’ente di piazza Roma, preventivamente al decorso dei termini previsti dalle procedure semplificate nella quale verranno stabiliti gli obblighi, le garanzie, i tempi, le modalità di gestione ed il contributo, inoltre gli impianti fotovoltaici a terra dovranno essere ubicati ad una distanza minima l’uno dall’altro di almeno 1 Km in linea d’aria. Tra le principali modifiche apportate al regolamento, la riduzione da tre anni a un anno della concessione in caso di mancata messa in funzione dell’impianto. “l regolamento – sottolinea l’assessore Monica Laurenzi - tratta specificatamente il fotovoltaico a terra. Rispetto alla precedente delibera di Consiglio dove individuammo le aree non idonee, lo scopo di questo regolamento è dare linee guida chiare alle aziende che decidano di investire sul nostro territorio”. Linee guida necessarie, visto che altri quattro piani sono in coda per poter essere approvati.
Francesca Cavallin