Il progetto della discarica sarebbe stato approvato
Ok della Provincia alla Paguro
Rischia di passare inosservato, complice l’eccessivo polverone sollevato per la gestione in emergenza del servizio di raccolta del rifiuto secco, il parere positivo della Provincia di Latina al progetto della discarica Paguro, parere di cui non conosciamo ancora il contenuto, ma che ci fa riflettere visto il precedente pronunciamento dell’ente di via Costa. Invece, no! Noi saremo vigili affinché in questa vicenda si squarcino le nebbie della burocrazia e degli opportunismi politici.
La questione, a nostro avviso, assume sempre più i connotati politici più che amministrativi in senso stretto; sul caso rifiuti i pareri dei tecnici sembrano non contare e ci chiediamo come può il presidente della commissione provinciale ambiente, Domenico Vulcano, candidato sindaco del centrodestra ad Aprilia, non aver ancora richiesto la convocazione di una seduta alla presenza delle associazioni e comitati che lottano contro la discarica.
Non di meno, ci auguriamo che il sindaco di Aprilia abbia fatto altrettanto, visto che è componente della commissione presieduta dal suo avversario.
Eppure, la Provincia di Latina, attraverso i suoi ingegneri Gianfranco Crippa e Paolo Rossi, aveva eccepito la mancata convocazione del Consorzio di Bonifica Litorale Nord, Amministrazione che la Regione Lazio aveva convocato in prima seduta alla Conferenza dei servizi. Sempre la Provincia di Latina aveva fatto emergere la mancata convocazione della Bonifica romana che aveva chiesto l’obbligatorio parere idraulico. I tecnici provinciali, lo scorso 28 maggio, avevano sollevato il caso davanti alla Regione Lazio. Il Servizio Opere Idrauliche della Provincia di Latina aveva sottolineato anche che il parere del Consorzio di Bonifica era correlato alle valutazioni di competenza dell’ente di via Costa. E ancora la Provincia di Latina aveva fatto presente un ulteriore aspetto, cioè che avrebbe dovuto esprimersi anche l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino centrale, l’ente deputato alla tutela di acque, fossi e altri corsi d’acqua superficiali, alla prevenzione di alluvioni, alla difesa del suolo e alla prevenzione di rischi idraulici e al risanamento idrogeologico.
Ass. Città degli Alberi
Andrea Ragusa
Ass. Aprilia Libera
E’ sicuramente necessario adottare un regolamento ferreo per la circolazione
Sospeso il noleggio monopattini
Dopo l’annuncio della sospensione del servizio erogato dalla Link, con la fornitura dei monopattini elettrici, molti in città hanno tirato un sospiro di sollievo, reputando i mezzi a due ruote troppo pericolosi per la circolazione stradale. Quel che è chiaramente emerso dopo la decisione della società di farsi da parte almeno per il momento, è l’impreparazione della città di Aprilia a una novità di simile portata. Il monopattini infatti potevano rappresentare un’ottima opportunità per la riduzione almeno del transito di auto in centro, con conseguente riduzione del traffico e delle emissioni di Co2.
A insistere su questo aspetto la coordinatrice di Italia Viva Katiuscia Baldassarre, che evidenzia come l’introduzione del servizio debba necessariamente accompagnarsi all’adozione di un regolamento ad hoc, che renda chiare le linee guida sull’utilizzo e le sanzioni previste per i trasgressori.
“La sospensione del servizio, visto ciò che è accaduto – rimarca la coordinatrice di Italia Viva – era un atto dovuto. La situazione era fuori controllo, soprattutto perché questa importante novità non si è accompagnata con l’adozione di un regolamento. Mancavano i controlli, non sono state emesse multe nei confronti dei trasgressori, sebbene in ogni angolo della città si vedevano ragazzi anche minori, che spesso procedevano in due sui mezzi e senza rispettare il codice della strada.
Perché non sono stati mai fermati dalla Polizia Locale? Quante multe sono state emesse nei confronti dei trasgressori?”.
Domande che Katiuscia Baldassarre ha voluto rivolgere direttamente all’amministrazione comunale, anche perché il venir meno del servizio comporterebbe una perdita per la città. “Per colpa di pochi incivili – rimarca infatti l’esponente di Italia Viva – a rimetterci è l’intera città. C’è poco da gioire se il servizio viene meno, perché si tratta di una grande perdita per tutta la città, un servizio utilizzato e funzionale in tante città ma a patto che i mezzi siano usati in modo corretto. Bisogna ricordare infatti che non si tratta di giocattoli adatti ai bambini e ai ragazzi ma veri e propri mezzi di trasporto, che permettono di ridurre l’uso delle autovetture.
Le truffe sono state possibili proprio perché è mancato un regolamento e soprattutto i controlli e le sanzioni pesanti nei confronti di chi non rispetta le regole. Auspico che nel prossimo futuro questi strumenti, in accordo con la Polizia Locale, vengano impiegati, perché è ingiusto che la collettività paghi per colpa di poche mele marce”.
Francesca Cavallin