Il Comune di Rocca Massima a Francesco Guadagnuolo
Cittadinanza onoraria
Il Consiglio Comunale di Rocca Massima (LT) nelle mani del Sindaco Mario Lucarelli, alla presenza del Vice Sindaco Angelo Tomei e dell’Assessore alla Cultura Francesca Dubla, sabato 17 luglio 2021 alle ore 18,30 ha conferito, durante una solenne cerimonia, il riconoscimento della cittadinanza onoraria, quale atto importante all’insegna della cultura e dell’arte, al M° Francesco Guadagnuolo per il suo legame alla Città. Francesco Guadagnuolo, 65 anni, di Caltanissetta, è un artista di fama internazionale poiché con la sua arte, il suo impegno sociale e politico, ha contribuito alla storia dell’arte italiana travalicando i confini nazionali con mostre tenute in Musei, Accademie, Filarmoniche e Gallerie di New York, Los Angeles, Buenos Aires, Città del Messico, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi, Francoforte, Zurigo, Basilea, Londra, Copenaghen, San Pietroburgo, Mosca, Istanbul, Tokio e Warszawa. Viene invitato a presentare le sue ricerche artistiche presso diverse Università, tra cui, la Stony Brook di New York.
L’Opera per la quale è maggiormente noto è Il Debito Estero - verso una nuova solidarietà che si trova, dal 1997, permanentemente esposta nella sede dell’ECOSOC all’ONU – New York. Altre opere per le quali è noto a livello internazionale sono i ritratti sui Papi: Giovanni Paolo II, Paolo VI e Benedetto XVI esposte anche in Vaticano. É il 1988 che segna la sua consacrazione artistica, quando l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana “Giovanni Treccani” ha curato, nella sua Sede a Roma, un’antologica in segno di riconoscimento artistico-culturale. Dal 1997 è stato invitato come artista al Senato della Repubblica Italiana per l’Intergruppo Parlamentari per il Giubileo, realizzando opere ispirate a temi religiosi, sociali e ad importanti eventi internazionali.
Con il conferimento della cittadinanza onoraria a Guadagnuolo è stata allestita una speciale mostra con una scultura-installazione ‘Il vero ritratto di Leonardo da vecchio’, è stato lo stesso artista a presentare e spiegare il suo lavoro. La scelta di Leonardo da Vinci: l’uomo, la natura e il sogno di volare non è casuale in quanto la città è nota per il “Volo dell’angelo”: si tratta del volo più lungo del mondo, nello splendido borgo medioevale di Rocca Massima, a circa un’ora da Roma.
La mostra
Guadagnuolo mostra il vero ritratto da vecchio di Leonardo Da Vinci. L’artista è arrivato a questo ritratto avendo percorso diverse strade di studio che sono state portate avanti, da importanti esperti con diverse interpretazioni del suo vero ritratto. Guadagnuolo lo concepisce all’interno di una valigia, custode della memoria della vita di Leonardo. Sopra la valigia, invece, il ritrovamento ipotetico del suo teschio. Poichè egli desiderava essere sepolto nella Chiesa di Saint-Florentin in Francia e così è stato, ma purtroppo la Chiesa fu demolita. La sepoltura venne dispersa negli scontri tra ugonotti (protestanti) e cattolici. Anche se nel 1874 alcuni resti trovati vennero sepolti nella Cappella del Castello di Saint-Hubert ad Amboise, però nessuno può dire che appartengono a Leonardo Da Vinci.
Descrizione del ritratto Leonardo da vecchio
Nella scultura che ritrae Leonardo Da Vinci, la testa non è calva, come molti pensavano fosse, ma mostra capelli lunghi che partono dal capo ed un viso di un uomo anziano con barba lunga. Lo sguardo è disteso, dall’espressione seria, i particolari del volto indicano un atteggiamento forte e deciso. Le linee del volto sono evidenti e quindi segnano il tempo trascorso che esibisce rugosità sul viso, vicino agli occhi, sopra la bocca e sulle guance.
Lo sguardo è particolare, sembra che osservi ed appare mutevole. Guadagnuolo ha trasfuso uno stato d’animo malinconico, chiuso in un certo mistero. I contorni del volto non sono perfettamente rappresentati, ma consentono la forma, come se sparisse nell’ombra. Questo riporta una certa vitalità alla configurazione: come solerte ad avanzare, quasi a parlare. Per la realizzazione della capigliatura di Leonardo l’artista si è avvalso della collaborazione professionale dell’acconciatrice Lucia Coppola.
Lodevole iniziativa di Barbara Palombo della Fondazione Italiana Sommelier
Vino e cultura a Villa Latina
Ancora una volta la Fondazione Italiana Sommelier, in una fusione di conoscenza, piacevolezza, simpatia e bellezza, fa cultura. A Villa Latina una serata di degustazione di 5 ottimi vini, in una location fantastica e ben organizzata, con docenti di notevole preparazione e professionalità, allietati da note musicali suonate dal vivo e da delizioso cibo in abbinamento. Barbara Palombo, la “nostra” Master Sommelier, delegata della Fondazione Italiana Sommelier per la provincia di Latina, mostra soddisfazione per la partecipazione attiva e numerosa sempre presente alle iniziative da lei organizzate. Barbara e la sua squadra stanno infatti lavorando su un progetto che vede protagonista la diffusione della cultura del vino e dell’olio nel nostro territorio. Parlare di un vitigno, di un territorio, di un produttore… degustare imparando a usare i nostri sensi… capire le tecniche dei giusti abbinamenti che riescono a esaltare il vino e il cibo… incontrarsi, confrontarsi, emozionarsi; farlo in una location meravigliosa, circondati da prati, piante, palmeti, frutteti e uliveti, cullati con momenti di musica suonata dal vivo: questa è la cultura che Barbara predilige. Il produttore del Molise Claudio Cipressi ha voluto presentare a Villa Latina i suoi gioielli: la Tintilia di Claudio è già famosa e apprezzata da tutti, ma la degustazione ha compreso, oltre al suo rosato Collequinto, al rosso super premiato Macchiarossa e al suo vino dolce Dulce Calicis, anche 2 spumanti Metodo Classico che hanno ufficialmente debuttato proprio nell’occasione della serata: un Blanc De Noir 2017 Pas Dosé e un Rosé Pas Dosé. Tutti nettari costituiti appunto da un solo vitigno: la Tintilia; vini di qualità, di passione e di grande lavoro, davvero graditi a tutti e valutati a pieni voti. Per un esordio così importante non poteva che intervenire un grande degustatore, esperto di spumantizzazione, docente della Fondazione Italiana Sommelier, stimato per la sua elevata professionalità, nella persona di Massimo Billetto. Presente alla serata anche il primo cittadino di Aprilia Antonio Terra accompagnato dalla consorte. Il gruppo di appassionati apriliani, infatti, è molto numeroso e presente alle iniziative di questo genere in territorio pontino. La degustazione è stata una lezione, un incontro, una festa, una piacevolissima serata, e come ha detto Barbara alla fine, se tornando a casa da eventi come questo si ha una sensazione di soddisfazione e di appagamento, vuol dire che si è un po’arricchito non solo il palato ma anche la mente e soprattutto l’animo. La Fondazione Italiana Sommelier è il più grande e prestigioso centro al mondo per la diffusione della conoscenza del vino e dell’olio, e Barbara e tutto il suo gruppo sono sicuramente ambasciatori straordinari che lavorano con impegno e dedizione per comunicare questo patrimonio culturale. Le iniziative in programma che si svolgeranno a Villa Latina sono tante: per qualsiasi informazione si può contattare Barbara al seguente numero: 3440634708.
P.N.
Potenziati i controlli antimafia
Approvato dalla Giunta comunale lo schema di “Intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata” tra la Prefettura di Latina e il Comune di Latina, frutto della collaborazione tra Prefettura, Assessorato alla Legalità e Segreteria Generale del Comune all’esito di un’attività istruttoria di studio, di confronto con le Dirigenze, di analisi delle esperienze vissute in merito da altri Enti Locali e da altre Prefetture, attività ancora più complessa nel particolare periodo emergenziale causato dalla recente pandemia.
Dopo la firma del “Patto per Latina sicura” nel 2018, primo passo per l’integrazione delle azioni a tutela della legalità a partire dall’ambito dell’ordine e della sicurezza pubblica, la Prefettura e il Comune hanno predisposto un protocollo che è strumento particolarmente efficace di prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nell’economia legale, prevedendo l’impegno del Comune ad acquisire l’informazione antimafia anche per atti e valori ulteriori rispetto a quelli per i quali è già obbligatorio per legge, poiché l’informazione antimafia consente di verificare in modo completo la situazione dell’impresa ed eventuali legami di natura mafiosa dei suoi esponenti.
Per effetto del protocollo si prevede di sottoporre al regime dell’informazione antimafia: gli appalti pubblici (per importi superiori a 250mila euro nei lavori, 150mila euro nei servizi e forniture e 50mila euro nei subappalti e subcontratti); le convenzioni di lottizzazione, in ambito urbanistico ed edilizio, (tenuto conto della potenziale incidenza sul tessuto urbano cittadino); le autorizzazioni e licenze di commercio (ristorazione, attività ricettive, di pubblico intrattenimento, stabilimenti balneari) anche in considerazione dell’impatto delle misure anti-COVID su tali attività.
Il protocollo, inoltre, si prefigge lo scopo di valorizzare il ruolo di vigilanza del Comune sul fronte dei diritti retributivi e contributivi dei lavoratori delle imprese che negoziano con l’Ente anche sotto il profilo della sicurezza dei luoghi di lavoro. In questo modo il Comune si prepara a controllare anche gli appalti sui fondi del Recovery Fund che arriveranno dall’Unione Europea.
L’Assessora alla Legalità e Vice Sindaco, Maria Paola Briganti: «L’approvazione da parte della Giunta dello schema di protocollo d’Intesa, già trasmesso dalla Prefettura al Ministero dell’Interno per le valutazioni di competenza, vuole introdurre uno strumento innovativo per il nostro territorio destinato a migliorare il lavoro sinergico delle istituzioni nella lotta alle infiltrazioni mafiose del nostro territorio nei settori a rischio».
P.N.