Ordinanza di chiusura per 5 giorni bocciata dal Tar su Zoomarine e Sky Garden
Che brutta figura
Il 20 agosto sulla sua pagina Facebook il Comune di Pomezia pubblica: “Mancato rispetto norme anti-Covid, il Comune dispone la chiusura del parco Zoomarine per 5 giorni”.
Emanata dal Comune di Pomezia l’ordinanza che dispone la chiusura per 5 giorni, dal 24 al 28 agosto, del parco divertimento Zoomarine per mancato rispetto delle norme anti-Covid.
“Nell’area destinata allo spettacolo dei delfini – si legge nel testo dell’ordinanza – non venivano adottate misure di riorganizzazione degli spazi sufficienti ad evitare l’assembramento di persone, non assicurando altresì il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli spettatori.
La Polizia Locale ha provveduto a notificare il provvedimento alla struttura, che si occuperà di dare adeguata pubblicità dei giorni di chiusura all’utenza”.
Si scatena subito la polemica, pro o contro la decisione di sanzionare il parco con la chiusura di cinque giorni. Unica voce di peso a sostegno del sindaco Zuccalà è il consigliere regionale del M5S Valentina Corrado con una difesa che è sembrata più che altra d’ufficio, si percepisce subito che anche nelle file del Movimento queste decisioni drastiche non piacciono a tutti. Dall’altro lato scende in campo a difendere Zoomarine il centro- destra con pezzi da novanta quali l’exministro Gian Marco Centinaio e lo stesso leader nazionale Matteo Salvini della Lega, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e anche esponenti regionali quali Adriano Palozzi di Cambiamo con Toti che stigmatizzano la scelta dell’amministrazione pometina e tutti preoccupati per l’eventuale perdita di posti di lavoro sia in Zoomarine che nell’indotto
Il 24 agosto un altro colpo di scena. Il Tar del Lazio accoglie la richiesta di Zoomarine e decreta la sospensione dell’ordinanza comunale che ne sanzionava la chiusura per cinque giorni ( dal 24 al 28 agosto) e quindi dal 25 agosto il parco è aperto. Il Tar nella persona del giudice monocratico ha riscontrato che non vi erano i presupposti di legge per la chiusura del Parco, mentre la camera di Consiglio è stata fissata per il 6 ottobre. Il Tar infatti ha scritto che : “Considerato quindi che l’autorità procedente non ha ritenuto necessaria l’adozione di una misura interinale ed immediata finalizzata alla prevenzione ed alla salvaguardia della salute pubblica, limitandosi all’adozione della misura definitiva di cui al comma 1 del cit. art. 2, accoglie la domanda di tutela cautelare monocratica proposta con il ricorso in epigrafe e, per l’effetto, sospende gli effetti del provvedimento impugnato”.
In merito ecco la dichiarazione del dottor Renato Lenzi amministratore delegato del Parco: “Siamo profondamente soddisfatti della decisione del TAR. La tutela della salute dei visitatori e di tutti i lavoratori, nonché degli animali ospitati, è sempre stata la nostra priorità e continuerà ad essere l’unica mission di Zoomarine e di Dolphin Company. I controlli effettuati delle autorità competenti all’interno del nostro Parco hanno riscontrato il rispetto delle disposizioni in materia anti covid e una scrupolosa attenzione al benessere di visitatori e lavoratori, che rendono Zoomarine un luogo sicuro. Siamo consapevoli della situazione delicata che stiamo vivendo, per questo vogliamo garantire che all’interno del nostro Parco saranno intensificati i controlli da parte dello staff, che vigilerà sul rispetto delle regole da parte degli ospiti. Per il bene e la sicurezza di tutti, chiediamo, quindi, la collaborazione anche dei visitatori e l’impegno ad adottare i comportamenti richiesti, come indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale nelle file e negli spazi comuni, e di igienizzare di frequente le mani”.
Quindi ancora polemiche dopo il pronunciamento del Tar con un video dell’exSindaco Fabio Fucci, ora della Lega, contro l’operato del Sindaco e della sua amministrazione che di fatto viene accusata di essere nemica delle realtà economiche locali.
A sua volta il sindaco Zuccalà in un suo comunicato sulla sua pagina dichiara “Al contrario di quanto riportato su alcune testate giornalistiche, il TAR del Lazio, che ha disposto la riapertura del parco divertimento Zoomarine, non ha preso in esame alcun errore amministrativo, ma ha emanato un “decreto” e non una “sentenza”, che com’è noto viene emessa alla fine di un processo, il tutto senza entrare nel merito del torto e/o delle ragioni delle parti, sospendendo temporaneamente l’efficacia dell’ordinanza dirigenziale di chiusura per 5 giorni”.
E’ evidente che ne sapremo di più di tutta questa vicenda quando vi sarà una sentenza definitiva.
Intanto si è appreso che anche ad altri 4 esercizi commerciali è stata fatta la stessa sanzione di cinque giorni (dal 24 al 28 agosto) e come era facile prevedere una di questi lo Sky Garden con sede a Torvaianica ha ottenuto il 25 aprile la sospensione con le stesse motivazioni di Zoomarine.
Una dicharazione sensata ci è sembrata quella dei titolari di Sky Garden. “In un periodo particolarmente delicato come quello attuale vedere una amministrazione comunale distante dagli operatori commerciali del territorio piuttosto che vicina fa male, molto male”.
A scatenare ulteriori polemiche ci hanno pensato Marco Silvestroni deputato e presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini consigliere regionale di FdI e Federico Rocca responsabile regionale dipartimento sicurezza FdI che hanno dichiarato: “Sindaco sceriffo M5s chiude Zoomarine, ma nei suoi eventi mascherina facoltativa - Roma, 25 ago. (LaPresse) - “Ci auguriamo che la pronuncia del Tar del Lazio, che ha sospeso per mancanza dei presupposti di legge il provvedimento con il quale il Comune di Pomezia aveva imposto la chiusura per 5 giorni del parco Zoomarine, possa servire ad archiviare definitivamente la vicenda che aveva portato il sindaco ‘sceriffo’ di Pomezia, il grillino Adriano Zuccalà, a definirsi a tolleranza zero. Fa piacere sapere che il sindaco si preoccupi della salute dei cittadini e del rispetto delle normative, però prima di prevedere ordinanze di chiusura senza neanche audire la controparte, dovrebbe pensare a dare il buon esempio. Questo non è il caso del Comune guidato da Zuccalà, poiché il 21 agosto scorso, all’evento organizzato per ricordare il grande Ugo Tognazzi, centinaia di cittadini si sono ritrovati a Piazza Ungheria a Torvajanica ed in molti non indossavano la mascherina che ricordiamo dalle 18 in poi è obbligatoria anche all’aperto in luoghi affollati. Non ci risulta siano state emesse sanzioni per i trasgressori, anzi, dalle foto di alcuni cittadini presenti alla manifestazione, si evince che addirittura alcuni agenti della polizia locale non indossavano la mascherina così come molte persone sedute tra il pubblico. A completare il quadro paradossale, il sindaco Zuccalà la indossava sotto al naso pur essendo vicino ad una persona senza mascherina che non risulta essere un suo congiunto o familiare. Un bell’autogol per il quale speriamo il sindaco voglia scusarsi con i cittadini e gli operatori commerciali dai quali giustamente impone e pretende il rispetto delle regole”.
T.R.