Alcune zone del territorio di Ardea sono la meta dei cittadini incivili
Spettacolo degradante
Il territorio è vasto. I chilometri da percorrere sono tanti. Ma assistere inermi al degradante spettacolo dell’abbandono dei rifiuti in ogni angolo delle strade della città, è veramente una cosa al di fuori di qualsiasi logica e soprattutto di mancanza di rispetto per l’ambiente e gli stessi concittadini. Ardea, in questi ultimi anni, si sta caratterizzando per questa forma di abbandono dei rifiuti: si lasciano i rifiuti su strada o zone periferiche e poi si attende che il Comune attraverso la propria società che ha in gestione il servizio di raccolta, provveda alla bonifica di quelle aree.
Per evidenziare questo degrado, in questa occasione è stato lo stesso primo cittadino Mario Savarese, che attraverso una sua nota accompagnata da alcune fotografie, ha evidenziato quello che da anni, anche attraverso le segnalazioni dei cittadini e di articoli realizzati appositamente sulla questione da parte della redazione de Il Pontino, la vicenda sta assumendo sicuramente una drammaticità enorme rispetto al passato.
“Dal lunedì al sabato, tutte le settimane, sul piazzale presso il “Lido le Salzare”, nel nostro comune si raccoglie il verde e i rifiuti ingombranti – scrive il sindaco di Ardea Mario Savarese -. Su appuntamento, anche i RAE (elettrodomestici e apparecchiature elettriche e elettroniche). RAE e ingombranti sono ritirati gratuitamente presso il domicilio per appuntamento. Tutto il resto, ogni giorno è raccolto come rifiuto differenziato davanti all’uscio di casa. Mi domando allora: perché tutto questo?
Perché portare i rifiuti presso il punto di raccolta e non farseli ritirare a casa propria?
Ma, soprattutto, perché arrivare al “Lido le Salzare” e abbandonarli in strada a pochi metri dal luogo preposto?
Peggio ancora, perché non accontentarsi di lasciarli in strada anziché posizionarli in cumuli proprio davanti all’ingresso del sito archeologico più importante di Ardea? Proprio mentre annunciamo una campagna estiva di visite guidate per far conoscere ai turisti e ai nostri stessi cittadini le bellezze e la grande storia di questo nostro territorio, dal nulla, improvvisamente, cumuli di spazzatura sommergono l’ingresso del “Castrum Inui”.
Il mio è un j’accuse. nei confronti di quei “quasi ignoti” personaggi di questo paese che tafazzianamente sono disposti a ridurlo a uno schifo, nella estrema, disperata speranza, di nuocere a quest’amministrazione.
Né il fuoco, né la spazzatura, ci farà desistere: fatevene una ragione”.
S.Me.