L’impianto di Roncigliano resta aperto per il conferimento dei rifiuti di Roma. Savarese: una sentenza sconcertante
Discarica: il Tar respinge il ricorso di Albano ed Ardea
La discarica di Roncigliano resta aperta per il conferimento dei rifiuti. Il TAR respinge il ricorso del Comune di Albano Laziale ed anche quello presentato dal Comune di Ardea.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio respinge la richiesta di sospensiva proposta dal Comune di Albano Laziale, contro l’ordinanza del sindaco della Città metropolitana, Virginia Raggi, per la riapertura della discarica di Roncigliano. Davanti all’ingresso della discarica da oltre un mese sono presenti i cittadini dei comuni di Albano Laziale ed Ardea e dei Castelli Romani, per protestare contro la riapertura della discarica.
È arrivata anche la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio riguardo al ricorso presentato dal Comune di Ardea nella persona del sindaco Mario Savarese. Respinto.
“Una sentenza scontata quella toccata al ricorso presentato dal nostro Comune – ha commentato il sindaco di Ardea, Mario Savarese -. Dopo aver letto con attenzione e sconcerto quanto affermato dal giudice nel rigettare la richiesta di sospensiva presentata dal Comune di Albano, non ci voleva certo un indovino per sapere in anticipo come sarebbe andata per noi. Tant’è che già il giorno prima, letta la sentenza per Albano, ho scritto un post su Facebook dove preannunciavo l’esito scontato.
Avevamo presentato nella nostra memoria testimonianze e considerazioni circa lo stato d’inquinamento dell’area che non lasciavano spazio a dubbi d’interpretazione alcuna. Purtroppo il giudice non ne ha minimamente tenuto conto se non nel rimarcare che saranno i controlli di Arpa Lazio a decretare se esiste un rischio per la salute dei cittadini.
Peccato che Arpa abbia eseguito in tutto questo tempo un solo prelievo di campioni d’acqua e che i risultati tardino incomprensibilmente ad arrivare.
Colpa del Cromo VI? Può essere: questo parametro è affidato ad un laboratorio esterno e impiega tantissimo ad essere certificato. Un’attesa inutile perché il Cromo VI non è mai stato uno dei parametri che desta preoccupazione e si potrebbe tranquillamente trascuralo per accelerare lo studio dei dati.
È sconcertante la sentenza. Di fronte ad un malato conclamato (i cittadini) a causa di un veleno che viene quotidianamente somministrato dalla discarica, il giudice, anziché preoccuparsi di curarlo, decide che qualche goccia in più (di veleno) non sarà determinante per la sua malattia ma piuttosto, altri cittadini (quelli di Roma) avranno le loro strade più pulite; quelle stesse strade che non sono in grado di curare facendo una raccolta differenziata spinta che potrebbe ovviare alla radice al problema”.
Alla luce della decisione del Tar del Lazio, con le due sentenze che confermano la decisione della sindaca della Città Metropolitana, Virginia Raggi, che i rifiuti di Roma vanno conferiti nella discarica di Roncigliano nel territorio del Comune di Albano Laziale. Una circostanza che ha evidenziato come le emergenze della Capitale, come capita da sempre, di colpo si trasferiscono nel territorio dei Comuni che fanno parte dell’area metropolitana, e quindi creano non pochi disagi e preoccupazione ai cittadini che vivono in quelle aree.
Ardea confina con la discarica di Roncigliano, È l’unico territorio comunale, dopo Albano Laziale, a subire i maggiori danni per la riattivazione della discarica di Roncigliano, è un argomento che forse non tutti vogliono discutere, ma è sotto gli occhi di tutti che questa emergenza riguarda i cittadini di Ardea residente nei quartieri di Villaggio Ardeatino, Villaggio Valle Gaia e di tutta la zona di Montagnano.
Gli unici a pagare questo grave danno sulla loro pelle, saranno dunque i residenti di Montagnano. Chi conosce il territorio analizza in questo modo la situazione e ne evidenzia le problematiche. Chi, invece, non lo conosce, firma le sentenze e dà il via libera al conferimento dei rifiuti. A questo punto che cosa servirebbe: realizzare un progetto serio come fanno in altri stati europei riguardo allo smaltimento dei rifiuti. È l’unica strada da seguire visto che quello fatto fino ad oggi non ha fatto altro che danneggiare cittadini e territori.
Sabatino Mele
Un altro ricorso con le analisi in mano
Scandalosa, anche se prevedibile, la sentenza del Tar sul ricorso presentato dal Comune di Ardea sulla riapertura della discarica di Roncigliano.
Discarica che interessa maggiormente il quartiere di Montagnano, quartiere di Ardea, e quindi tutti noi.
Inaccettabile come dei magistrati sentenzino sulla nostra salute.
Solo pochi giorni fa abbiamo potuto leggere alcuni risultati delle analisi eseguite dall’Arpa, risultati che confermano i sospetti e le segnalazioni palesate e scritte fin dai primi giorni di conferimento. Rifiuti non conformi, non trattati, tanto da impedirne il versamento per alcuni. Ma chissà quanti non conformi e non trattati sono stati tranquillamente versati nell’invaso. Oggi, con quelle analisi in mano, il Tar avrebbe emesso probabilmente un’altra sentenza.
È d’obbligo presentare un nuovo ricorso correlato delle analisi fino ad ora ricevute.
Non possiamo arretrare di un passo.
La discarica di Roncigliano deve chiudere definitivamente
Raffaella Neocliti