L’ex assessore Stefano Ielmini ci spega i motivi della mancata riduzione
Bollette Tari aumentate
In questi giorni sono arrivate alle famiglie di Pomezia le bollette della Tari con relativo aumento e non è stata sicuramente una notizia piacevole. Ne parliamo con il dott. Stefano Ielmini ex assessore al bilancio del Comune di Pomezia, sicuramente un tecnico che conosce bene la situazione delle casse comunali.
- Dottor Ielmini si diceva che con la raccolta differenziata sarebbe quanto meno non aumentata la Tari, invece a Pomezia pur avendo ottenuti buoni risultati nella raccolta differenziata, intorno al 70% di contro vi è ora un aumento della Tari. Come mai?
“La tassa rifiuti è probabilmente il tributo locale più evaso in Italia e i comuni, nonostante ricevano mediamente il 25% in meno di quello che dovrebbero incassare, devono erogare il servizio a tutti, non essendo evidentemente possibile sospendere la raccolta dei rifiuti ai cittadini morosi.
Le ditte che si occupano della raccolta porta a porta, del trasporto e del conferimento dei materiali negli impianti di trattamento hanno diritto a essere pagate regolarmente. Proprio grazie all’elevata percentuale di raccolta differenziata raggiunta in questi anni, il Comune di Pomezia vanta le tariffe TA.RI. tra le più basse della provincia di Roma e un servizio molto efficiente che ha ottenuto diversi riconoscimenti. Alle casse comunali mancano annualmente diversi milioni di euro. Il buco generato dal minore incasso possiamo definirlo un “costo figurativo” sul bilancio generale del comune che non permette l’utilizzo di soldi pubblici per erogare servizi ai cittadini almeno finchè non si recupera l’evasione.
E’ possibile scegliere di spalmare questo costo figurativo sulle bollette tari e lasciare maggiori risorse sul bilancio. Questo è il motivo per il quale per il 2023 le bollette sono aumentate.
Il Comune tuttavia non rimane inerme e le sanzioni a carico degli evasori arrivano fino al 100% della tassa non pagata”.
- Con l’arrivo dei commissari prefettizi è iniziata a girare la voce che vi era il pericolo del dissesto finanziario. Come mai durante le amministrazioni a giuda Cinque Stelle questo problema non è mai emerso?
“Nel 2013 i debiti complessivi del Comune erano circa 200 milioni di euro. Per avere un ordine di grandezza parliamo di 10 volte quello che il comune incassa ogni anno di IMU, che è la maggiore risorsa finanziaria, parliamo di almeno cinque volte quello che servirebbe per asfaltare tutte le strade di Pomezia, parliamo di circa tremila euro di debito sulla testa di ogni cittadino iscritto in anagrafe. Ad oggi ci sono stati due sindaci e quattro commissari prefettizi, nessuno ha mai negato il pericolo del dissesto e la priorità dell’amministrazione è sempre stata quella di evitarlo adottando contenimento della spesa e rigore nelle politiche delle entrate. Le regole di bilancio hanno consentito di “spalmare” i debiti negli anni e continuare a erogare i servizi ai cittadini.
Leggo spesso commenti sulla “apparente contraddizione” tra avvenuto risanamento del bilancio e “mancanza di fondi” per gli interventi che sarebbero necessari per migliorare la città.
Il risanamento non significa annullare i debiti ricorrendo alla procedura di dissesto, con la conseguenza di mettere in ginocchio molti creditori del Comune in gran parte imprese e di conseguenza loro dipendenti, ma riuscire a mantenere negli anni l’equilibrio finanziario tra entrate principalmente tasse e imposte e le uscite, ad esempio per pagare il personale, le manutenzioni, i servizi ecc. ecc. senza generare nuovi debiti e nel frattempo accantonare la quota prevista per il rientro del deficit formato prima del 2013”.
- Pomezia da anni fa uso di anticipi della tesoreria perché probabilmente non vi sono soldi nelle casse comunali. Come mai questa situazione?
“Il comune utilizza lo scoperto di tesoreria perché non ha liquidità propria disponibile e questo è dovuto principalmente al mancato riversamento nei primi anni duemila delle tasse che venivano riscosse dalla società concessionaria della riscossione Aser Tributi Italia Spa, parliamo di settanta milioni a vario titolo. Ogni anno sulla base delle entrate precedenti si fa un calcolo sulla massima disponibilità di anticipo di tesoreria. Quello che molti pensano sia un prestito richiesto dal Comune in realtà è una ricognizione sul massimo scoperto utilizzabile. Paradossalmente più il Comune è bravo a incassare e maggiore è l’anticipo di tesoreria che può utilizzare. Attualmente l’utilizzo a fine anno è circa un terzo della disponibilità”.
- Molti hanno visto con preoccupazione la rinegoziazione dei mutui da parte del commissario prefettizio. Perché questa scelta? Dobbiamo essere preoccupati?
“Periodicamente Cassa Depositi e Prestiti, che è l’Istituzione che eroga mutui agli enti locali, promuove la rinegoziazione di tassi e durata dei mutui al fine di poter liberare risorse immediatamente utilizzabili sul territorio. Normalmente queste iniziative sono necessarie per far fronte a emergenze che hanno ricadute finanziarie, ad esempio la nostra amministrazione nel 2020 adottò la stessa misura per far fronte all’emergenza legata al covid, ora siamo alle prese con il delicato quadro economico generale e l’aumento dei costi dell’energia”.
- Secondo lei quali sono le politiche amministrative necessarie per avere a Pomezia una situazione tranquilla delle casse comunali, cosi da potere avere anche risorse per investimenti in opere pubbliche.
“Le prossime opere pubbliche verranno finanziate con circa 120 milioni che arriveranno dai fondi del PNRR e tramite altri bandi che il Comune si è aggiudicato. Per il resto ci vuole tanta amministrazione di buon senso che cerchi di destinare le risorse disponibili ai servizi necessari in attesa che i circa 8 milioni di euro accantonati per il rientro del deficit tornino ad essere risorse disponibili”.
A.S.
L’associazione vuole confrontarsi con il nuovo sindaco
La Lente vigila
L’Associazione “La Lente”, nata nel dicembre del 2018, ha dato vita a numerose iniziative a tutela dei cittadini e del territorio.
Anche in questa ultima campagna elettorale per le amministrative di Pomezia l’Associazione “La Lente” attraverso il suo presidente Roberto Mambelli ha chiesto ai candidati sindaco delle liste che li sostengono atti concreti su importanti temi di interesse generale.
- Presidente Mambelli quando uscirà questo articolo già conosceremo il risultato del primo turno del 14 e 15 maggio.
Al di là di quello che sarà il risultato, vittoria al primo turno di un candidato o ballottaggio tra i primi due più votati, cosa auspicate da chi alla fine vincerà?
“Da quando è nata la nostra associazione abbiamo ricercato sempre un dialogo con le passate amministrazioni pentastellate. Questo non è avvenuto e non certo per nostra colpa. Quindi auspichiamo dal prossimo sindaco e dalla sua coalizione un dialogo fattivo.
In tal senso chiederemo che si costituisca un tavolo permanente aperta a tutte le associazioni e comitati di quartiere”.
- Quali sono gli argomenti che porrete all’attenzione della nuova amministrazione?
“Chiederemo che venga revocata in consiglio comunale la delibera di giunta della prima amministrazione grillina relativamente all’ambito 7 del nuovo piano regolatore generale di indirizzo. Bisogna definitivamente evitare un grosso insediamento abitativo su via del Mare che ne renderebbe impercorribile quella strada già ora intasata dal traffico.
Il comune deve prendere in carico il cimitero storico di Pratica di Mare di proprietà comunale e toglierlo dall’abbandono in cui attualmente si trova.
Il comune deve vigilare affinché il borgo di Pratica sia fruibile ai cittadini, realizzare il prolungamento del marciapiede dal Museo al bivio del crocifisso. Produrre iniziative tese all’esproprio di una zona agricola per la realizzazione di un parcheggio pubblico a ridosso del borgo di Pratica nonché delle aree di accesso all’area archeologica, attuare una servitù perpetua e coatta a favore della fruizione pubblica in predetti siti.
Mettere in atto iniziative di supporto a favore della nostra associazione nei confronti di Acea Ato 2 per la grave e perdurante inadempienza contrattuale nei confronti del nostro territorio.
Iniziative in merito alla scelta di far edificare nell’area exTacconi ora soc. Petromarine oltre 140.000 mc. in maniera intensiva su una area agricola e con la presenza di geositi e vincoli idorogeologici peraltro a ridosso dell’area archeologica di Pratica di Mare.
Iniziative in merito alla riapertura totale della strada pubblica denominata via Pagano loc. Santa Palomba al fine di decongestionare su via delle Vittorie il traffico presente e soprattutto futuro.
Rimontaggio da parte dell’Anas della sopraelevata pedonale su via Pontina altezza via Monte d’Oro con sottostanti aree di fermata pulman su entrambi i lati lungo le parallele di via Pontina.
Iniziative in merito all’acquisizione al patrimonio comunale cosi come previsto nella lottizzazione P6 (via Fellini/Cincinnato) della porzione di fabbricato abitativo tutt’ora occupata abusivamente da soggetti privati, nonché delle aree da destinare a verde pubblico/centri sportivi su via Cincinnato.
Chiedere al Cotral di fare passare nelle ore di punta corse che vanno o provengono da Roma su via Laurentina cosi da servire la popolosa borgata di Santa Procula. Attualmente chi deve andare a Roma con i mezzi pubblici è costretto da Santa Procula a spostarsi a Pomezia per prendere i mezzi Cotral e lo stesso avviene al ritorno.
Acquisizione, ristrutturazione e messa in sicurezza dell’excinema dei preti come punto di aggregazione oggi mancante nel centro cittadino a favore di iniziative culturali/tempo libero ecc..
Come vede sono richieste che fanno parte delle iniziative che portiamo avanti da quando è nata la nostra associazione. Fino ad ora sono state prevalentemente sostenute da noi, grazie all’apporto di nostri tecnici e legali. Auspichiamo quindi di avere da domani anche il supporto della nuova amministrazione”.
A.S.