La proposta dell’ex sindaco di Pomezia Attilio Bello
Una strada per Fanfani
L’exsindaco Attilio Bello ha chiesto all’attuale Amministrazione comunale di approvare il seguente ordine del giorno tendente ad intitolare ad Amintore Fanfani una piazza o una strada di rilievo nel centro cittadino.
“Amintore Fanfani nacque a Pieve Santo Stefano il 06 febbraio 1908 ed in tenera età si trasferì con la sua famiglia a Sansepolcro (AR) dove ha frequentato le scuole elementari mediee superiori e dove i suoi genitori continuarono sempre a vivere e dove lo stesso amava sempre ritornare e dove, inoltre, tutt’oggi vivono i discendenti della sua famiglia;-Personalmente ho avuto modo di evidenziare nel tempo, che la commissione Consigliare Toponomastica di Pomezia ha avuto modo di intitolare a vari personaggi pubblici della prima Repubblica (Presidenti della Repubblica, Presidenti del Consiglio, Ministri e Parlamentari) che si sono particolarmente distinti per le loro attività pubbliche a favore della nazione italiana, strade, siti urbani e piazze di rilievo del territorio comunale di Pomezia;-Considerato il fatto che il comune di Pomezia non abbia mai provveduto ad intitolare ad Amintore Fanfani una strada, un sito urbano, un ambiente, un plesso, una lapide, o una statua commemorativa;-Considerato che il sottoscritto nella sua attività politica in qualità di Sindaco di Pomezia ha avuto modo nel 1986 di conoscere Amintore Fanfani nella sede di Palazzo Chigiinvitandolo a partecipare ai festeggiamenti organizzati in occasione del 50° anniversario della fondazione della città di Pomezia e che lo stesso impegnato in una importante riunione di governo ringraziando per l’invito, incaricò arappresentarlo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio On. Mauro Bubbico;
- Considerato che gli studenti dell’Istituto Statale d’Arte Giuseppe Capogrossi di Pomezia, negli studi che hanno fatto sulle origini e sulla crescita della città hanno sottoscritto ed evidenziato l’impegno di Amintore Fanfani nella crescita della citta di Pomezia, sia per la costruzione delle prime case,dopo la costruzione del centro storico, in via Pier Crescenzi realizzate con la legge Fanfani (INA-Casa), sia con il progetto e il finanziamento per la ricostruzione della casa della GIL (ora adibita a palestra) del plesso scolastico di Via Pier Crescenzi.- Considerato che Il tutto è stato magnificamente sottolineato e ricordato sul libro sulle origini e la storia di Pomezia, curato dalla professoressa storica dell’arte, Daniela De Angelis e dai suoi alunni;-considerato che se si dovesse qui elencare nei dettagli le motivazioni per cui si ritiene doveroso provvedere ad una intitolazione cittadina ad Amintore Fanfani, non ne troverebbe la fine.- Così mi appare sufficiente ricordare che Amintore Fanfani è stato prima di tutto uno dei più importanti Padri Costituenti- si ricorda che fu proprio lui a volere che il primo articolo della nostra Costituzione recitasse che“l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”(e non sui lavoratori), ha ricoperto reiteratamente i più importanti incarichi istituzionali: Ministro dell’Agricoltura, degli Affari Esteri, dell’Interno, del Lavoro, del Bilancio, Presidente del Senato, Presidente del Consiglio dei Ministri… fino ad essere designato Presidente della XX Assemblea dell’Onu.- Fanfani fu anche storico, autore di numerosi studi, e per mezzo secolo insegnò Storia economica, prima all’Università Cattolica del Sacro Cuore e poi a Roma.Oltre alla politica e agli studi, la sua grande passione fu la pittura, che esercitò sin dalla gioventù successivamente agli studi accademici.-Ricordato che Amintore Fanfani è considerato uno dei massimi statisti nello scenario internazionale, ma soprattutto è da rilevarsi l’onestà intellettuale, nonché l’integrità morale che hanno contraddistinto l’opera sia dell’uomo che del politico, tanto che – sebbene egli abbia rivestito ruoli apicali per un tempoconsiderevolmente prolungato – a suo carico non è mai stata lanciata nessuna accusa e sulla sua figura non sono mai state gettate ombre di sorta.- Preso atto che Amintore Fanfani era artisticamente innamorato di Piero della Francesca e della sua prospettiva, riscontrabile nelle opere che ancora oggi si possono ammirare nei musei del territorio toscano in Sansepolcro, in Monterchi, in Arezzo, in Urbino, Firenze ed altre località toscane che sono giornalmente visitate da migliaia di turisti italiani e stranieri e che anche molti studenti delle scuole medie e superiori di Pomezia negli anni hanno visitato. Ancor oggi in quelle zone ricordano le opere e i progetti illuminati di Fanfani per la lungimiranza e la salvaguardia conservativa per quei posti artisticamente eccezionali tanto da essere ritenuto quasi visionario per l’epoca in cui visse.
- Cito appena, senza esaurirlo, il suo prezioso impegna per la ricostruzione postbellica, il Piano Fanfani INA-casa, il piano Fanfani per i rimboschimenti, la Diga di Montedoglio che trattiene l’acqua del Tevere per gli usi acquiferi di tutta la Val di Chiana, i tanti lavori per la realizzazione della autostrada A1, i tantissimi impegni politici esercitati nella azione politico – amministrativa nella Democrazia Cristiana di cui e stato per tanto tempo segretario Ciò premesso si chiede alla amministrazione comunale di Pomezia di approvare l’intitolazione ad Amintore Fanfani di una piazza o di una strada di rilievo e ad alta frequentazione, all’interno del centro urbano della citta di Pomezia.
Attilio Bello
Si è tenuto a Pomezia il convegno organizzato dalla Pro Loco e dall’Epl Lazio
Il Cammino dei Templari
Il 2 e 3 settembre Pomezia è stata sede del convegno nazionale “Il Cammino dei Templari” organizzato dalla Pro Loco città di Pomezia e dall’Epl Lazio.
Hanno partecipato l’ordine Templare Soet (Supernus Ordo Equester Templi) e l’EPLI (Ente Pro Loco Italia) che hanno poi firmato un protocollo d’Intesa che prevede la collaborazione dei due Enti nel promuovere turisticamente i cammini dei templari e i luoghi interessati.
E’ stato sicuramente un evento importante ottimamente organizzato dal presidente dell’Epl Lazio e della Pro Loco citta di Pomezia Claudio Mazza e dal segretario Vincenzo Scherillo con la partecipazione: del presidente nazionale dell’Epl Italia Pasquale Ciurleoe di presidenti regionali. Per il Soet erano presenti ilGran Maestro Danilo Riccioli, il Gran Priore d’Italia Vincenzo Federico e altri suoi cavalieri templari provenienti da varie parti d’Italia e del Mondo. Presenti anche i Templari San Michele di Aprilia. Nei due giorni del convegno sono intervenuti l’on Alessandro Battilocchio, l’europarlamentare Salvatore De Meo e il presidente del consiglio comunale di Pomezia Francesco Lamanna. Impossibilitate a partecipare hanno dato la loro adesione al convegno il sindaco di Pomezia Veronica Felici e l’assessore regionale Luisa Regimenti che hanno anche dato rispettivamente il patrocinio del Comune di Pomezia e della Regione Lazio.
Il convegno si è articolato su due giorni. Nel primo, sabato 2 settembre, sono stati presentati “I Cammini Templari”.
Sono intervenuti la prof.ssa Annalisa Pennesi del Soet che ha illustrato un cammino templare in Sicilia; Mauro Cifalino del Soet che ha illustrato un cammino templare in Basilicata;
Oronzo Rifino dell’EPL Puglia che ha illustrato un cammino templare in Puglia; Sonia Cedrone del Soet che ha illustrato il cammino templare nella zona di Anagni; Antonio Sessa che ha illustrato il Cammino templare di Pomezia ed Ardea; Silvano Luciani del Soet che ha illustrato un Cammino templare in Toscana; Noet Martina commendatore Civitavecchia Soet - Lazio - che ha illustrato il cammino Cassia fra Viterbo e Montefiascone. Percorsi tutti affascinanti che hanno fatto scoprire storie e monumenti straordinari che testimoniano la presenza templare che meritano di essere valorizzati econosciuti da un pubblico più vasto.
Il secondo giorno domenica 3 settembre si è parlato dei punti dell’agenda ONU:
- inclusione sociale
- turismo ecosostenibile- impatto ambientale- economia circolare- corretta alimentazione
- corretta prassi igienica
Su questi temi sono intervenuti Annalisa Pennisi, Pasquale Ciurleo, Claudio Mazza, Vincenzo Scherillo. Vincenzo Federico, Roberto Donati del Soet del Brasile.
I relatori hanno soprattutto sottolineato la modernità dei templari che già mille anni fa praticavano una corretta alimentazione, una economia sostenibile e compatibile con i territori. Avevano inoltre compreso che l’igiene personale e una corretta alimentazione mantenevano sani e questo è testimoniato anche dal fatto che i templari avevano una aspettativa di vita più lunga rispetto alla media dell’epoca.
Il momento più importante del convegno è stato la firma del protocollo d’intesa tra l’Epl Italia nella persona del suo presidente Pasquale Ciurleo e il Soet attraverso il Gran Maestro Danilo Riccioli.
Un accordo sinergico “che ha come scopo creare un percorso esperenziale che parli di storia e cultura ripercorrendo le orme dei Cavalieri per riuscire a scoprire peculiarità culturali fino ad ora sconosciute ed intrise di tradizione”.
Non si può che condividere questa unità di intenti tra l’EPL Italia e il Soet. Le Pro Loco tradizionalmente conosciute soprattutto per le loro sagre, ora con l’Epl nazionale e regionale hanno iniziato da tempo un percorso molto più articolato di promozione turistica. Tale promozione avviene a tutti i livelli, facendo conoscere sia le peculiarità enogastronomiche ed ambientali ma anche quelle storiche delle singole comunità, da qui il protocollo con il Soet per promuovere le tracce lasciate dai templari nei singoli territori. A sua volta il Soet , un ordine templare per sua natura elitario e di grande spessore culturale, avendo come scopo principale dell’Ordine quello “di valorizzare, continuare e tramandare gli ideali ed i valori eterni della Cavalleria, fra questi l’Amor di Patria e la Fede in Cristo”, ha deciso di promuovere i cammini dei templari proprio per fare conoscerea chi è interessato la straordinaria storia dei Cavalieri del Tempio e le loro tracce sui territori.
La collaborazione con una organizzazione molto diffusa quale è L’Ente Pro Loco Italia è stata da parte del Soet una scelta virtuosa perché permetterà di fare conoscere i Cammini ad un pubblico sicuramente più vasto e quindi anche a strati popolari desiderosi di avvicinarsi alla storia e la presenza dei templari sui loro territori. Quindi una sinergia tra EPL e il Soet che siamo sicuri darà ottimi risultati.
T.R.