Secondo Caporaletti “siamo arrivati tardi”
Disagio nelle scuole
Come Partito democratico di Pomezia abbiamo affrontato, già in campagna elettorale, il problema delle scuole che sapevamo sarebbero state interessate da importanti lavori di ristrutturazione.
Sono stato il primo a portare il tema scuole in aula consiliare già nella prima adunanza del 6 giugno. Ho poi riproposto lo stesso con un’interrogazione Comunale portata in Consiglio Comunale il 18 luglio scorso.
Anche in quell’occasione, purtroppo, chi governa questa Città non ci ha fornito risposte adeguate alla risoluzione del problema posto.
La verità è che la ristrutturazione di alcuni plessi scolastici di Pomezia grazie ai fondi PNRR, che dovrebbe essere una nota positiva per tutta la nostra città, si sta trasformando in un problema.
Quando la politica non riesce a dare delle risposte tutto si complica generando confusione .
Tante le domande che riecheggiano:
I lavori partiranno? Quando? Come verranno accolte le preoccupazioni delle famiglie dei nostri più giovani cittadini?
L’unica risposta ottenuta è che per alcuni interventi i fondi non bastano … e dove bastano bisogna individuare i siti dove spostare le classi..
E allora, aggiungo: come ci si sta muovendo? quando inizieranno i lavori, dove verranno trasferiti gli studenti? Si sta pensando a come potranno organizzarsi le famiglie in caso di spostamento temporaneo dei siti scolastici durante i lavori?
Sollevando tutti questi interrogativi, ci siamo subito resi disponibili a collaborare per individuare le migliori soluzioni per i cittadini, ricevendo in cambio un silenzio tombale.
L’unica informazione arrivata è una comunicazione inviata dal dirigente scolastico della S.G.Bosco alle famiglie, agli studenti, al personale ATA, ai docenti e alla Rsu che recita testualmente “…aspettando comunicazioni da parte dell’amministrazione comunale ….viste le mutate (e mutevoli) situazioni di fatto, si invitano le famiglie dei nuovi iscritti nelle prime delle primaria a valutare ancora l’inserimento in altri plessi scolastici del territorio, magari già indicati come seconda scelta..”
Sembra evidente che questa non possa essere una soluzione, e confidiamo in una presa di posizione netta da parte dell’Ente tesa a dare comunicazioni certe che non si riducano all’ “iscrivetevi da un altraparte”…!
Quello delle scuole a Pomezia è un problema che si trascina da anni; un problema di scarsa progettazione e sviluppo che affonda le sue radici in una tendenza a rispondere alle emergenze senza mai anticipare i bisogni...
Noi siamo per la politica che cerca di anticipare il bisogno e mossi proprio da tale principio abbiamo provato ad anticipare i tempi...
Il nostro timore si arrivasse tardi, è oggi triste certezza!
Alessio Caporaletti
L’Associazione Comunità Parchi e Sistemi naturali per la Riserva della Sughereta
“Sindaco incontriamoci”
Lettera aperta al sindaco
di Pomezia Veronica Felici.
Buongiorno, mi chiamo Odilla Locatelli e scrivo a nome dell’ Associazione CPPS-Comunità Pontina Parchi e Sistemi naturali a.p.s. di Pomezia, in qualità di Presidente neoeletta. La nostra Associazione si occupa della tutela dell’ambiente in generale e della difesa della Riserva Regionale della Sughereta di Pomezia, in particolare.
Prima come Comitato Promotore, abbiamo lottato per più di vent’anni, abbiamo sventato il tentativo di una lottizzazione, ci siamo rivolti alla Regione del Lazio, alla ex Provincia oggi Città Metropolitana di Roma Capitale e a tutte le Amministrazioni comunali di Pomezia succedutesi e, finalmente, nel 2016, è stata istituita la Riserva Naturale Regionale della Sughereta di Pomezia.
Durante la cerimonia di inaugurazione ci è stato riconosciuto il ruolo fondamentale avuto ma, soprattutto, siamo stati esortati a continuare a collaborare con l’Ente Parco e con le Amministrazioni comunali.
Quindi ci siamo costituiti come Associazione e adoperati a collaborare con l’Ente Parco per aiutare a organizzare e suggerire attività da svolgere nella Riserva, a controllare ed informare i fruitori invitandoli ad avere un comportamento corretto.
Due delle case in legno presenti nella Riserva sono state affidate all’Ente Parco, la più grande è stata ristrutturata per renderla fruibile. “La casa del Parco”, fino all’avvento del Covid, è stata affidata, in maniera temporanea, a noi e ad altre Associazioni Culturali locali per svolgere le proprie attività, fungendo, nello stesso tempo, da presidio continuo.
Finito il periodo di lockdown, inspiegabilmente, la casa del Parco è rimasta chiusa con la scusa che andava risistemata, cosa che non è mai avvenuta, ed ora solo i Guardia Parco ci possono entrare.
Il grande problema, che ci preoccupa molto, è che tutta la Riserva si trova in uno stato di abbandono totale, i ciclisti corrono lungo i percorsi come fossero piste di allenamento, alcuni dei frequentatori entrano con mezzi motorizzati. Chi porta i cani spesso non li tiene al guinzaglio e getta i sacchetti con le loro feci a terra. Non esistono secchi chiusi per la raccolta differenziata dei rifiuti. Non ci sono servizi igienici e molti percorsi ormai sono invasi dai rovi.
Ci chiediamo se questo stato di cose è frutto di una precisa volontà oppure è solo il risultato dell’incuria e della poca attenzione con cui viene gestita la Riserva.
Altro motivo di grande preoccupazione sono gli incendi, che, come l’ultimo accaduto non molto tempo fa, ha distrutto la parte sud del bosco senza che l’intervento dei pompieri, chiamati da noi privati cittadini, abbia potuto evitare la distruzione di molte sughere. Esiste un piano antincendio? Ci sono dei percorsi che permettano ai mezzi dei pompieri di intervenire rapidamente dentro la Riserva in caso d’incendio?
Non per ultimo, esiste il rischio dato dalla presenza dei cinghiali che, non avendo nessun predatore, aumentano di anno in anno fino a diventare una minaccia pure per le aree agricole che confinano con il bosco. Ci chiediamo se qualcuno stia controllando quanti di questi possano restare senza compromettere la regolare riproduzione boschiva e senza diventare un pericolo per le persone che intendano passeggiare nella Riserva.
Per tutte le ragioni sopraelencate, chiediamo un incontro con Lei e con l’Assessore all’ambiente, per conoscerci e confrontarci sui temi ambientali che, in questi tempi di cambiamenti climatici e di grandi preoccupazioni per la sopravvivenza armoniosa tra uomo e natura, sono uno degli argomenti più importanti ed urgenti da affrontare e per esporre le nostre proposte relativamente ad un corretto assetto della Riserva della Sughereta di Pomezia.
Restando In attesa di Suo cordiale riscontro, Le porgo distinti saluti.
Odilla Locatelli
Presidente Associazione C.P.P.S. - Aps