Dall’acquisizione del Consorzio Agrario ad opera di Tassile e Capriotti allo stato attuale i costi sono decuplicati per mancanza di finanziamenti
La storia infinita del teatro comunale
Siamo andati a vedere dall’esterno il cantiere del nuovo teatro. Dalla targa dei lavori si legge: “Costruzione Teatro Comunale Nel Sito dell’exConsorzio Agrario di via Cincinnato”. Il cantiere è stato aperto il 20 -12 -2021 e doveva essere terminato il 25 – 11- 2022. A prima vista si vede che vi sono ancora i ponteggi e quindi sembra che i lavori a marzo del 2023 sono ancora in corso. Sulla targa vi è scritto anche che l’importo dei lavori è di Euro 2.252.457,97. (comprensivi di 84.784,97 quali (OO.SS). Finanziamento: Fondi per lo sviluppo e la coesione 2014 - 2020. Piano Stralcio “Cultura e Turismo”. Per capire quali sono i lavori che si stanno effettuando bisogna riprendere il comunicato che l’amministrazione fece il 20 dicembre del 2021, data di inizio dei suddetti lavori: “Partiti ufficialmente questa mattina i lavori per il completamento del teatro comunale (ex consorzio agrario in via Cincinnato). Entro la fine del prossimo anno Pomezia avrà finalmente un vero e proprio teatro: i lavori prevedono la realizzazione di una sala teatrale da 500 posti, progettata in modo da essere multifunzionale dal punto di vista dello spettacolo, potendo ospitare con estrema flessibilità qualsiasi tipo di rappresentazione artistica”.
“Siamo veramente orgogliosi di dare il via oggi a questi lavori – ha detto l’assessora Federica Castagnacci - Il progetto, che prevede il completamento del corpo principale della struttura con foyer, platea e palcoscenico, è stato adeguato al finanziamento ottenuto di oltre 3 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020, nell’ambito del piano “Turismo e cultura” del Ministero dei Beni e delle Attività culturali”.
“Oggi è una giornata storica per la nostra Città – ha aggiunto il sindaco Adriano Zuccalà - Entro un anno l’ecomostro che vediamo in centro da così tanti anni lascerà il posto a uno spazio dedicato alla cultura e finalmente fruibile dalla cittadinanza. Con i fondi del piano Turismo e Cultura daremo vita al primo vero teatro della Città, per poi proseguire con il completamento dell’intera struttura grazie ai fondi del Ministero dei Trasporti – 30 milioni di euro - che Pomezia e Torvaianica si sono aggiudicate per i progetti ‘Pomezia Cresce’ e ‘Torvaianica Cresce’”.
Siamo andati a vedere sul sito del Comune ed effettivamente abbiamo trovato un comunicato del 22 luglio del 2021 che annuncia il finanziamento di 30 milioni.
“Il Comune di Pomezia ottiene il finanziamento dal Programma nazionale della Qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) per i due progetti presentati: “Pomezia Cresce” e “Torvaianica Cresce”, del valore di 15 milioni di euro ciascuno”. Per Pomezia Cresce effettivamente è previsto anche il completamento del teatro comunale. Da notare che dalle dichiarazioni dell’assessore Castagnacci si tratta di un progetto ridimensionato rispetto a quello iniziale, infatti si parla solo di una sala teatrale di 500 posti multifunzionale mentre il progetto iniziale prevedeva oltre al teatro anche un centro museale.
Facciamo un po’ la storia del teatro a Pomezia.
Una volta in questa città esisteva un bellissimo teatro realizzato quando questa città fu fondata. Infatti i progettisti vincitori gli architetti Petrucci e Tufaroli e gli ingegneri Paolini e Silenzi della progettazione di Pomezia avevano previsto anche un teatro che fu realizzato unitamente alle altre opere tra il 25 aprile 1938, giorno della fondazione, e il 29 ottobre del 1939, giorno dell’inaugurazione. Fu chiamato cinema teatro Italia ed era situato sulla sinistra di via Roma, subito dopo piazza Impero, attuale piazza Indipendenza. Chi lo ricorda racconta che era molto bello con la platea di oltre 200 posti ed una serie di palchi. Era talmente bello ed accogliente che vi è stato girato nel 1973 il celebre film “Polvere di Stelle” con protagonisti Alberto Sordi e Monica Vitti. Alla fine degli anni ‘80 il Comune autorizzò la sua trasformazione in una struttura che ora ospita una banca. Ricordo che fummo noi del Pontino l’unica voce che cercò di contrastare la trasformazione del teatro tra l’indifferenza generale. Successivamente l’amministrazione Tassile (1993 – 1997) iniziò le pratiche di acquisizione del Consorzio Agrario che furono completate dall’allora Sindaco Capriotti (1997-1998). La successiva amministrazione Aureli stabilì nel 1999 di realizzarvi un teatro di circa 220 posti con una spesa prevista di 9 miliardi delle vecchie lire, meta della cifra già finanziata, e si stava procedendo al bando quando nel 2001 questa cadde per le note vicende giudiziarie. Addirittura fu dato anche il nome “Teatro Mastroianni” in onore del grande Marcello che era deceduto qualche anno prima, nel dicembre 1996.
A sua volta l’amministrazione Zappalà (2002 – 2005), succeduta a quella di Aureli promuove un concorso internazionale e lo vince nel 2003 il progetto dell’arch. Marco Petreschi per la realizzazione del Teatro Comunale e di un annesso centro museale. Allora si parlava di un costo finale intorno ai 18milioni di euro. Furono previsti dal progetto cinque lotti, il primo (adeguamento e consolidamento dell’edifico preesistente) fu realizzato con un mutuo di 4.750.000 euro concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti nel 2004. Si riparte durante l’amministrazione De Fusco con una parte del secondo lotto (costruzione del corpo di fabbrica adiacente all’edificio principale) coperto con un mutuo di 3.000.000 euro concesso dal Monte dei Paschi di Siena nel 2007”.
Si ricorderà che una estate si riuscì a fare nel cantiere del corpo centrale alcuni spettacoli. Poi i lavori si sono interrotti per mancanza di risorse.
La nuova amministrazione Fucci, il 24 ottobre del 2013, con delibera di Giunta n. 196, risolse il contratto di appalto del 2° lotto bis che prevedeva l’impermeabilizzazione e le tamponature del complesso.
“Abbiamo ritenuto necessario – dichiarò l’allora assessore Veronica Filippone – sospendere momentaneamente la prosecuzione delle opere non essendo in grado di supportarne i costi, non solo in previsione della chiusura del bilancio ma anche vista l’incertezza dell’erogazione del contributo regionale di circa 3 milioni di euro, con il quale si sarebbe dovuto completare il terzo dei cinque lotti previsti. La Regione Lazio ha infatti comunicato all’Ente il 21 dicembre 2012 la rimodulazione del piano degli investimenti per lo sviluppo delle strutture culturali nel Lazio, rendendo incerto il momento dell’effettiva erogazione del contributo approvato con Delibera di Giunta Regionale”.
Viene anche ribadito dal sindaco Fucci che la realizzazione del teatro comunale aveva un costo stimato di circa 18 milioni di euro che ne erano stati impiegati solo 7milioni750mila euro e quindi ne sarebbe serviti per terminarlo all’incirca più di 11milioni che le casse comunali a rischio dissesto non erano in grado di sostenere. Poi durante l’amministrazione Zuccalà i lavori sono ripartiti il 20 dicembre 2021 con il finanziamento in corso che impegna circa 3milioni di euro, ne servirebbero quindi almeno altri 8milioni di euro. Considerando che il progetto iniziale sarà solo in parte realizzato, a leggere i comunicati per il momento è stata tolta l’area museale, quindi serviranno molto meno di 8 milioni di euro, anche se poi i costi sono attualmente lievitati. Comunque i fondi per completarlo ci sono utilizzando parte dei 15milioni di euro ottenuti con il finanziamento di “Pomezia Cresce”. Quindi toccherà alla prossima amministrazione portare a termine l’opera.
A.S.