Secondo Serafini i grillini hanno lasciato un forte debito che potrebbe portare al dissesto
Casse vuote a Pomezia
Le votazioni in democrazia sono al tempo stesso giudizio e fiducia: giudizio rispetto l’operato di chi ha governato, e fiducia riguardo le proposte e le capacità di chi vuole la responsabilità di governo per il futuro.
Per poter esprimere un giudizio corretto le informazioni sono necessarie ma a Pomezia rischiamo di andare al rinnovo dell’amministrazione comunale senza sapere come stanno realmente i conti del nostro Comune.
In qualità di cittadino, il 16 dicembre 2022 con una nota indirizzata al Commissario prefettizio, il dottor Giancarlo Dionisi, ho rappresentato i timori alimentati da insistenti voci e notizie che facevano temere il rischio di dissesto finanziario dell’ente, e dubbi sull’opportunità e sulla legittimità di alcune attività amministrative realizzate successivamente allo scioglimento del Consiglio, con le possibili ricadute future in danno delle finanze comunali.A questa mia richiesta di chiarimenti non è seguita alcuna risposta, ma i dubbi ed i timori sono rimasti tali ed anzi si sono rafforzati: ricevendo risposta ad una mia istanza di accesso civico riguardo la situazione della cassa comunale, ho appreso di uno sbilanciamento della stessa di ben € 11.543.644,30 a chiusura dell’esercizio 2022, e successivamente ho letto che con Deliberazione del Commissario Straordinario nr° 1 del 11/01/2023 è stato ampliato il plafond dell’anticipazione di tesoreria per l’esercizio 2023 di ulteriori € 13.377.701,58.
Uno sbilanciamento di cassa di oltre 11,5 milioni di euro è un debito con il tesoriere, indicativo di una massa debitoria decisamente più elevata verso tutti gli altri fornitori (l’anticipazione di cassa è stata utilizzata in buona parte per le spese obbligate, come gli stipendi del personale negli ultimi mesi dell’anno), ed ha un costo in termini di interessi passivi importante, tanto da indurre l’attuale commissario prefettizio ad aumentare di ben il 20% circa la tassa relativa alla raccolta rifiuti: “Una decisione necessaria a migliorare l’equilibrio finanziario di cassa, anche al fine di alleggerire il carico di interessi sulle anticipazioni di tesoreria che gravano sulle spalle dei cittadini mettendo a rischio l’erogazione di servizi indispensabili per la collettività” sono le sue parole nel comunicato ufficiale.
Nell’interesse della nostra Città, chiederemo formalmente al Commissario prefettizio di fare chiarezza sui conti approvando il bilancio consuntivo dell’anno 2022 prima delle elezioni amministrative di metà maggio, per consentire ai cittadini che torneranno alle urne un giudizio corretto su chi ha amministrato negli ultimi anni.
Se dovesse emergere una situazione finanziaria difficile, se non disastrosa come molti indicatori ci inducono purtroppo a pensare, chiederemo la fiducia dei pometini per mettere mano seriamente alla gestione della nostra Città, con un programma concreto che stiamo scrivendo con l’obiettivo di far ripartire lo sviluppo economico e sociale nel territorio portando iniziative e finanziamenti regionali, nazionali ed europei ed incentivando gli investimenti privati: condizioni che ci consentiranno, a parità o con livelli superiori di servizi erogati, di abbassare il livello di tassazione su cittadini ed imprese -iniziando proprio dalla tassa sulla raccolta dei rifiuti-tutelando così il tessuto produttivo locale e consentendo livelli di benessere più alti per tutte le famiglie.
Rodolfo Serafini
In Italia il 42% dell’acqua si disperde dalle condotte idriche
Giornata dell’acqua
Il 22 marzo è stata la giornata mondiale dell’acqua 2023. Durante la giornata più trasmissioni ci hanno spiegato il corretto uso dell’acqua che arriva nelle nostre case e come evitare gli sprechi. Poi il giorno 22 marzo esci in strada a Pomezia e trovi che alla fine di via Don Luigi Sturzo vi è da giorni la strada piena d’acqua a causa di una perdita d’acqua potabile. E’ l’ultima di decine e decine di perdite di acqua dalle condotte sotterranee che portano acqua potabile nelle abitazioni che sono avvenute a Pomezia nel 2022 ed ora continuano anche in questo nuovo anno.
Se questo ci può consolare quello che avviene nella nostra città si ripete anche in altre con più o meno perdite di acqua potabile per rotture delle condutture dell’acquedotto.
Secondo i dati degli ultimi anni, in un anno vengono immessi nella rete idrica italiana circa 8,2 miliardi di metri cubi di acqua, di cui ne vengono utilizzati circa 4,7 miliardi. Gli altri 3,5 miliardi di metri cubi vengono dispersi a causa delle cattive condizioni dell’infrastruttura idrica, cioè di tubi vecchi e rotti.
La percentuale di perdite idriche totali è intorno al 42 per cento: ogni cento litri immessi nella rete di distribuzione, 42 non arrivano ai rubinetti delle case. ISTAT stima che recuperando queste perdite si potrebbe garantire il fabbisogno di acqua a circa 44 milioni di persone in un anno, oltre due terzi degli italiani. Roma e la sua provincia viaggiano su questa media del 42% di perdita d’acqua. Ho letto di grossi investimenti a livello nazionale per cambiare i tubi vecchi e rotti. Per quel che riguarda Pomezia fino ad ora si è avuta l’impressione che gli unici interventi siano stati solo quelli di riparare di volta in volta le perdite di acqua.
Quindi è giusto sensibilizzare l’opinione pubblica ad un risparmio di questo bene prezioso ma nel frattempo sarebbe il caso di provvedere ad eliminare tutte quelle perdite delle condotte dell’acqua che causano un’enorme spreco di acqua potabile. T.S.