Una settimana intensa di incontri tra le due città nel decennale della morte del grande cantautore che riposa nel cimitero di via Strampelli
Pagani ed Ardea ricordano Califano
Franco Califano, il ricordo di Pagani e Ardea. È stata una settimana intensa nel ricordo del decennale della morte del grande cantautore, Franco Califano, che aveva scelto Ardea come suo ultimo luogo di dimora.
L’artista, infatti, riposa nel cimitero di via Strampelli ad Ardea. Si sono susseguiti una serie di appuntamenti che hanno visto le due cittadine, Pagani ed Ardea, organizzare una serie di appuntamenti molto significativi.
A Pagani con la presenza di una delegazione del Comune di Ardea, con il vicesindaco Lucia Anna Estero e l’assessore Simone Centore, è stata ricordata la figura e la famiglia di Califano, in quanto il padre era originario proprio del paese natale di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Vescovo e soprattutto musicista e compositore, con alcune delle canzoni natalizie che sono rimaste nella storia della tradizione popolare italiana.
Ad Ardea, finalmente, non per demerito di qualcuno, ma per i tempi della burocrazia italiana, si è riusciti a dedicare una piazza a Franco Califano, nei pressi proprio del Museo organizzato, a suo nome, all’Associazione Onlus, guidata da Antonello Mazzeo.
“Siamo arrivati ad un traguardo importante – ha detto il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini – con l’intitolazione di una piazza a Franco Califano. Il mio predecessore, Luca Di Fiori, ci aveva provato qualche anno fa, ma l’iniziativa non era andata a buon fine. Siamo qui oggi comunque a colmare questa lacuna che fa onore non solo alla città di Ardea, ma a tutta la comunità italiana che si riconosce, nello spirito e nelle canzoni, del grande cantautore italiano, Franco Califano.
La sua salma è infatti ospitata nel nostro cimitero di via Strampelli. Quello dell’intitolazione della piazza a Franco Califano, è solo un piccolo gesto di gratitudine e simpatia nei confronti di un grande artista della musica italiana. Con il Comune di Pagani avvieremo nei prossimi mesi l’iniziativa per il gemellaggio tra le due comunità.
Sarà discussa nei rispettivi consigli comunali, la delibera che in pratica sancirà e ufficializzerà la nascita del gemellaggio tra Pagani ed Ardea”.
“In occasione del decennale della scomparsa del maestro Franco Califano, abbiamo avviato questa serie di iniziative che si collegano ad altre iniziative che si sono svolte al Campidoglio a Roma e ad Ardea – ha detto Raffaele Maria De Prisco, Sindaco di Pagani . Pagani ricorda la figura di Franco Califano tra Ardea e Roma tra il passato di un grande artista e il presente di una memoria musicale da preservare in occasione del decimo anniversario della scomparsa del maestro nato a Tripoli cresciuti a Roma originario proprio del comune dell’Agro. L’amministrazione comunale in collaborazione con la fondazione Franco Califano ha organizzato una serie di iniziative volte a rinfrancare il grande ricordo di un pezzo del costume e della cultura italiana”.
“Aveva il papà che era originario di Pagani – ha detto l’assessore delegata di Pagani, Valentina Oliva -. Lui stesso ha ottenuto nel passato la cittadinanza onoraria e tante volte è stato qui a Pagani presso i suoi parenti, per trascorrere dei momenti felici. Tante volte ha dichiarato di amare questa terra, così sofferente, per cui con il Comune di Ardea, dove riposa la salma di Franco Califano, abbiamo avviato dei contatti per organizzare questi appuntamenti. Si è stabilito fin da subito un percorso di condivisione per queste giornate. Tra l’altro è stato creato anche un gemellaggio che verrà prossimamente portato in consiglio comunale tra il comune di Pagani e il Comune di Ardea. Questo allo scopo di continuare, il percorso che abbiamo avviato, nel ricordo di Franco Califano che rimane comunque sempre un cantautore attuale. Le sue canzoni, tutte bellissime, le conosce chi come me un po’ più adulto. Ma le conoscono anche i giovani e tante volte risultano essere davvero altamente condivise anche in un tempo così moderno”.
“Purtroppo non c’è più. Io ero il più giovane del gruppo, rispetto a lui e a Mazzeo - ha ricordato Maurizio Mattioli, attore ed amico d’infanzia di Franco Califano-. Il gruppo era costituto dai suoi amici d’infanzia. Preciso che non si tratta di amici dello spettacolo, ma amici di quartieri, che lui ha raccontato nelle sue storie. Ero il più giovane, mi prendevano in giro, ero l’ultimo arrivato, però ho istaurato un ottimo rapporto con Califano, mi ha insegnato tanto, abbiamo lavorato insieme, abbiamo recitato nel film «Due strani papà», abbiamo fatto una commedia musicale. Io lo guardavo e cercavo di capire che tipo era, non era un tipo facile, era molto esigente sulle scelte, amicizia, era inoltre un uomo coraggioso. Ci sono state persone che gli hanno fatto del male, hanno fatto delle cattiverie a suo discapito, ma lui è riuscito a rialzarsi. Piaceva a tutti: a uomini e a donne. Per me, è stato un grandissimo personaggio”.
“Con la sua ironia, rispetto ai fatti di oggi riguardo anche ai meno tragici che stiamo vivendo - ha detto Antonello Mazzeo, amico e collaboratore di Franco Califano, nonché fondatore della Onlus dedicata al grande musicista -, oggi penso al festival di Sanremo. Sarebbe piaciuto ascoltare qualche suo giudizio. Mi viene in mente una cosa; le canzoni che lui ha portato al festival di Sanremo, ancora oggi vengono cantate nei piano bar o se, quando uno si fa barba la mattina, fischiando e canticchiando canta una canzone Califano. Chissà se, ma non dico fra vent’anni, fra cinque mesi, ci sarà qualcuno che si fa la barba e fischietta qualche canzone dei nuovi artisti di Sanremo, con tutto il rispetto per loro”.
Sabatino Mele