La Legge di bilancio 2024 obbliga le imprese a stipulare, entro il 31.12.2024 la copertura assicurativa per i rischi catastrofali
Nuove regole assicurative per le imprese
Negli ultimi anni in Italia, si sono verificati numerosi eventi così detti “catastrofali”, come inondazioni, terremoti, frane, alluvioni ed esondazioni, che hanno provocato ingenti danni sia ai privati che al tessuto produttivo.
L’Italia è, tra i paesi europei, il più vulnerabile alle catastrofi naturali, questo per vari motivi e i principali sono: il territorio altamente soggetto a terremoti, uno sviluppo edilizio residenziale e produttivo spesso fuori dalle regole edilizie ed una insufficiente manutenzione e salvaguardia del territorio.
La sempre maggiore frequenza, imprevedibilità e potenza di tali eventi, è un fatto ormai conclamato a livello mondiale. Solo nel 2023, Legambiente rileva che in Italia si sono verificati ben 378 eventi meteorologici di questo tipo, con 31 morti e danni per miliardi di euro.
Per avere una vaga idea, basti solo pensare alle alluvioni in Emilia-Romagna del maggio 2023: corsi d’acqua esondati con danni per 8,8 miliardi di euro a case, aziende e agricoltura.
Quando si verifica un evento catastrofale di una certa entità, tale da dover proclamare lo “stato di calamità naturale” per la zona interessata dall’evento, lo Stato stanzia fondi destinati ai risarcimenti per i danni alle cose e alle persone; purtroppo però, i tempi di erogazione sono lunghissimi, la loro accessibilità è complessa e soprattutto la quantità di tali fondi non è mai sufficiente.
Questa situazione espone le microimprese e le PMI a rischi finanziari ingenti, a cui lo Stato Centrale non è in grado di rispondere in maniera completa e veloce; sono rischi che possono compromettere la stabilità e la resilienza di un tessuto imprenditoriale già messo alla prova da condizioni economiche variabili e da un mercato della concorrenza non facile da sostenere.
Parlando di aziende, questi ritardi negli aiuti economici, non permettono alle attività produttive di ripartire subito e spesso portano l’impresa alla chiusura, con enormi ripercussioni sociali, legate alla produttività del territorio ed alla sua occupazione.
In effetti, il primo fondamentale problema è, che troppo spesso gli imprenditori italiani, a torto, sottovalutano i rischi connessi alla propria attività imprenditoriale, non conoscendone perfettamente i perimetri e le loro possibili dirette conseguenze; da qui la mancanza assoluta di coperture assicurative e/o la presenza di garanzie incomplete, insufficienti e spesso inadeguate al proprio grado di esposizione al rischio.
La scarsa cultura assicurativa della protezione del proprio business, posiziona l’Italia, insieme alla Grecia, ai vertici dell’elenco dei paesi più sotto assicurati, tra quelli della Comunità Europea e questo crea instabilità alle imprese ed a tutto il sistema produttivo nazionale.
Perché introdurre l’obbligo di una polizza per i rischi catastrofali?
Imponendo l’obbligo di assicurazione, gli intenti sono plurimi: il primo è quello di porre l’attenzione sull’indubbio problema; l’altro, forse il più importante, è quello di alleggerire parzialmente lo Stato, dall’onere totale del finanziamento della ricostruzione, che come abbiamo già detto e soprattutto visto in passato, lo Stato stesso non è in grado di poter affrontare da solo.
Possiamo dire che la misura è quindi volta a sollecitare, o per meglio dire a spingere, le aziende Italiane a provvedere in proprio e a dotarsi di una completa ed adeguata copertura assicurativa, in quanto, per riprendere prontamente la loro normale attività produttiva, difficilmente sarebbero in grado di provvedere con investimenti propri o aspettare i lunghi tempi di erogazione dei risarcimenti pubblici.
Secondo l'art. 1, comma 101, della legge 213/2023 (Legge di Bilancio 2024) le imprese con sede legale in Italia o quelle che operano stabilmente sul territorio nazionale dovranno obbligatoriamente sottoscrivere una polizza a copertura degli eventi catastrofali entro il termine perentorio del 31 dicembre 2024.
Sono quindi interessate tutte le imprese di tipo produttivo, commerciale, manufatturiero e finanche dei servizi.
In questi giorni è stata presentata la bozza del decreto attuativo, la cui approvazione, sancirà l’immediata entrata in vigore della legge.
In effetti non si tratta di una novità, già in molti altri paesi europei ed extra europei, questa norma è in vigore da molti anni, con varie regolamentazioni ma con la stessa finalità: la protezione delle aziende e di quanto socialmente e finanziariamente la loro attività sostiene.
In sintesi, una adeguata assicurazione contro eventi catastrofali, è una dovuta e opportuna tutela per proteggere l'azienda da perdite potenzialmente devastanti e contribuisce a garantire la sua continuità e/o pronta ripresa produttiva, anche in caso di situazioni di criticità operativa causata da tali eventi naturali, che in Italia, come nel resto del mondo, sono sempre più frequenti.
Roberto Morbinati