Progetto di riqualificazione del belvedere e sottopasso
Marina di Ardea
La riqualificazione del belvedere a Marina di Ardea all’altezza dell’incrocio tra Via Cremona e Lungomare degli Ardeatini con annesso sottopasso. È quanto prevede la delibera di giunta, presieduta dal sindaco Maurizio Cremonini, approvata nei giorni scorsi, con un progetto di riqualificazione del territorio. L’area necessaria per la realizzazione degli interventi è di proprietà del Comune di Ardea, pertanto immediatamente disponibile. Le opere, che prevedono un investimento di circa 120 mila euro, saranno realizzate in conformità al progetto esecutivo, sotto la responsabilità del Comune di Ardea, IV Area Tecnica LL.PP. – Ambiente.
“Il Comune di Ardea, infatti, disponendo della proprietà di un’area collocata a ridosso dell’arenile in corrispondenza dell’incrocio Via Cremona – Lungomare degli Ardeatini, con annesso adiacente sottopasso, intende procedere al relativo recupero e riqualificazione – si legge nella delibera -. L’area in esame consta in un’area posta a ridosso dell’arenile in corrispondenza dell’incrocio Via Cremona – Lungomare degli Ardeatini, con annesso adiacente sottopasso. L’area di intervento ha conformazione stretta e lunga, schiacciata tra ina linea di caseggiati e l’arenile sul mare. Essa risulta dotata di un contenimento sul versante a mare, con relativa balaustra. Ciò le conferisce uno sviluppo altimetrico pressoché pianeggiante. A terra è presente uno strato incoerente misto di sabbia e ciottoli, inoltre, sono presenti alcuni elementi isolati di arredo urbano il cui eventuale recupero sarà valutato in corso d’opera. Il sottopasso permette l’attraversamento in sicurezza del Lungomare degli ardeatini. Al momento tale sottopasso è chiuso alla fruizione, poiché in stato di avanzata fatiscenza. Le pareti verticali presentano diversi distacchi di intonaco ed i parapetti necessitano di ripristino delle parti incoerenti. Mentre le parti in cemento armato presentano in più punti le armature esposte, tale per cui appare necessario un trattamento per il ripristino; le pareti nella parte ipogea a appaiono interessate da graffiti e da sporcizia generalizzata. La cancellata opportunamente chiusa (solo da un lato) lascia lo spazio libero al degrado generalizzato”.
“L’intervento in progetto – evidenzia ancora la delibera - prevede due macro attività; la prima a ridosso dell’arenile, la seconda al sottopasso. Di seguito le attività previste: area prospiciente l’arenile: Rimozione arredi esistenti e superfetazioni. Scavo e livellamento dell’area per una profondità stimata di 30 cm. Vaglio e dispersione sull’arenile del materiale di scavo; Posa plinti corpi illuminanti e posa tubazioni e pozzetti per i tracciati impianto illuminazione. Con il ripristino e livellamento attraverso un primo strato di misto granulare stabilizzato e costipato 20 cm., e finitura con strato sommitale con maggiore finitura in misto di cava stabilizzato – 10 cm., posa corpi illuminanti e arredo urbano (panche, cestini portarifiuti). Per il sottopasso: Idrolavaggio a pressione: per pulizia superfici e cancellazione scritte (graffiti urbani). Spicconatura di intonaco a vivo di muro – ove necessario. Rimozione di grappe e superfetazioni. Scarnifica copriferro e trattamento dei ferri d’armatura con prodotto passivante liquido. Riprofilatura con malta cementizia a ritiro controllato monocomponente. Rincocciatura di superfici da intonacare e intonaco pronto premiscelato in leganti speciali. Rasature, tinteggiature e posa impianto videosorveglianza. Il tutto come meglio dettagliato nel computo metrico estimativo”.
Sabatino Mele
Il suggerimento al Sindaco di Eliana Peperoni dell’associazione “Per Lupetta”
Stesso metro per i Consorzi
Nel comunicato stampa del Sindaco di Ardea apparso il 6-09-24 relativamente ai condoni nella zona Salzare si legge un’esortazione rivolta ai cittadini: “Si coglie l’occasione per sollecitare quanti intendano, giustamente, criticare o mettere sotto accusa l’operato dell’amministrazione Comunale di approfondire la conoscenza delle leggi e norme che regolano la materia che di volta in volta si intende trattare e non limitarsi a chiacchiere da bar”.
Cogliamo l’occasione di porgere all’Amministrazione comunale esattamente lo stesso suggerimento quando si appresta a discutere la materia “consorzi” e, nello specifico, Lido dei Pini Lupetta e Colle Romito.
Con riferiamo a due questioni in particolare: la Deliberazione di Giunta n. 122 del 04 luglio 2024 e l’utilizzo privatistico e strumentale dell’Albo Pretorio.
1) La Delibera di Giunta n. 122/24 reca un “atto di indirizzo” ai rispettivi uffici “di avvalersi di un servizio di assistenza legale nonché di assistenza tecnico/urbanistica al fine di approfondire le tematiche relative alla materia consortile, di addivenire alla redazione di bozze/ipotesi di convenzioni da stipularsi con i Consorzi/Comprensori presenti nel territorio e, inoltre, di prevenire la probabilità che la questione consortile possa divenire oggetto di contenzioso.”
Così recita la Deliberazione dopo aver sciorinato una serie di norme e di sentenze riguardanti i consorzi istituiti ai sensi del D. Lgt. 1446/18 per la manutenzione delle strade vicinali: la Corte di Cassazione che ha riconosciuto tali consorzi come enti pubblici, i Giudici Amministrativi che ne ribadiscono la natura di enti pubblici, l’ANAC che conferma tale natura, la Legge 126/58 che prevede l’obbligo di costituzione dei consorzi qualora questi manutengano strade vicinali di uso pubblico…Tutto giusto, se non fosse che tali norme e tali sentenze non si possono applicare per i comprensori situati nel Comune di Ardea in quanto non vi sono e non vi sono mai state le strade vicinali.
“Le strade vicinali sono ricavate dal conferimento di suolo dei proprietari dei fondi latistanti - collatione agrorum privatorum - formando una communio incidens. Esse sono agrarie o di bonifica come recita l’art. 3 co.52 del D. Lgs 285/92 e si trovano fuori dai centri abitati!”.
Queste condizioni sono del tutto assenti nei consorzi: tutti i comprensori nascono a seguito di lottizzazioni e non sono zone agrarie; nei consorzi che presentano una illegittima costituzione ai sensi del D. Lgt. 1446/18 le strade non si sono formate dal conferimento di suolo dei proprietari dei fondi latistanti ma rappresentano i terrenti residuati dall’alienazione dei lotti, trasferiti impropriamente dai precedenti proprietari dei terreni ai rispettivi consorzi ed attualmente le particelle sono intestate a questi ultimi. Quindi sono strade realizzate a seguito di lottizzazione. La circostanza aggravante è che ai Giudici che hanno emesso tali sentenze non è stata resa verità sulla situazione urbanistica dei territori.
Benché tale Delibera sia chiaramente un “atto scudo” utile a procrastinare eventuali soluzioni – come accade da decenni - e a declinare qualsiasi tipo di richiesta, il Sindaco di Ardea insieme agli Assessori deliberano un atto di indirizzo senza conoscere l’ABC delle norme e utilizzano riferimenti normativi e sentenze completamente inapplicabili per la fattispecie del territorio comunale.
2) In merito all’utilizzo improprio dell’Albo Pretorio si fa riferimento alle pubblicazioni dei ruoli, piani di riparto (non si comprende cosa siano) richieste dal consorzio Lido dei Pini Lupetta che l’Amministrazione comunale attuale ha permesso e lasciato in pubblicazione. Si ribadisce “attuale” in quanto in anni precedenti i Segretari Generali hanno provveduto immediatamente alla rimozione dopo averne ricevuto la segnalazione da parte dell’Associazione “Per Lupetta”. Viceversa, l’attuale Segretaria Generale, nonostante la segnalazione, ha comunque lasciato in pubblicazione gli avvisi e non ha evaso la richiesta di chiarimenti.
Tali pubblicazioni sono gravi per un duplice motivo. Il primo è legato proprio a quanto indicato nella Deliberazione n. 122/24 in cui, per acclarare lo stato giuridico di Ente Pubblico dei consorzi si citano sentenze che, oltre a non essere applicabili nella fattispecie territoriale sotto il profilo urbanistico, non lo sono sotto il profilo giuridico. Infatti, per poter definire un soggetto giuridico quale Ente Pubblico occorrono alcuni requisiti: “…che l’attività sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altro organismo di diritto pubblico oppure la gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure l’organo d’amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali più della metà è designata dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico” (’art. 2, comma 1, lett. D) del D. Lgs. n. 50/2016).
Nel caso del consorzio Lido dei Pini Lupetta sono assenti tutti i requisiti richiesti dalla legge tant’è che non risultano deliberazioni relative alla presenza di un rappresentante comunale nella compagine amministrativa del consorzio, non risultano deliberazioni comunali in merito al controllo sulla gestione finanziaria del consorzio, non risultano voci di spesa a favore del consorzio nel Bilancio consuntivo 2023 del Comune di Ardea. Anche negli atti pubblicati, infatti, non è presente la quota di competenza comunale che sarebbe obbligatoria qualora il consorzio fosse un Ente Pubblico e obbligatorio!
Di fatto, quindi, le pubblicazioni nell’Albo Pretorio del Comune non sono altro che numeretti relativi alla gestione di un soggetto giuridico di diritto privato come può esserlo una qualunque associazione.
Ma qual è il motivo? Il motivo è più grave della presunta ignoranza delle norme manifestata su questo argomento. Dato che la procedura per la riscossione dei contributi dei consorzi istituiti ai sensi del D. Lgt. 1446/18 prevede la pubblicazione nell’albo Pretorio dei ruoli affinché questi possano essere esatti e, dato che molti cittadini sono ricorsi in Tributaria per vedersi annullate le cartelle esattoriali che presentavano tale carenza, ecco qua che viene in soccorso al consorzio il Comune con pubblicazioni nell’Albo Pretorio per colmare tale carenza legittimando le richieste di pagamento e tentare di far perdere i ricorsi ai cittadini, soccorso, tuttavia, inutile in quanto i nuovi ricorsi si poggiano su altri presupposti che il Comune non potrà in alcun modo colmare.
L’unico scopo raggiunto dall’Amministrazione comunale è quello di aver dimostrato la totale complicità con un “sistema” che da decenni opera sul territorio con opache modalità!
Tuttavia, se tali pubblicazioni dovessero essere presentate dal consorzio in Tributaria recando pregiudizio nei prossimi ricorsi la questione potrà e dovrà interessare altre giurisdizioni concretizzando i timori del Sindaco sulla “probabilità che la questione consortile possa divenire oggetto di contenzioso”!
Dott.ssa Eliana Peperoni
Portavoce
Associazione “Per Lupetta”