Il consigliere Castro spiega perchè non si è prestato alla farsa della raccolta firme
“Perchè non ho firmato”
Il personaggio del momento è sicuramente il consigliere comunale Giacomo Castro della Lista Civica “Valore Civico” che non apponendo la 13ma firma ha consentito all’amministrazione Felici di restare in sella.
In merito, a Castro abbiamo rivolto alcune domande:
- Castro si dà per certo che erano state già depositate dal notaio 12 firme (quattro della maggioranza e otto dell’opposizione) e ne mancava solo una per mandare a casa il sindaco Felici. A lei è stato chiesto di apporre la fatidica 13ma firma e lei si è rifiutato. Perché non ha firmato?
“Moltissimi cittadini di Pomezia, me compreso, da anni criticano aspramente la vecchia politica, la politica degli inciuci, degli accordi di palazzo conseguiti nelle segrete stanze e tutti auspicano il ritorno ad una politica autorevole. Se si vuole essere autorevoli, bisogna poi avere il coraggio di esserlo sempre e di riconoscere che questa vicenda è stata attuata proprio con i mezzi della vecchia politica, in una notte d’estate, nelle segrete stanze di un ufficio notarile. Sia io sia il gruppo politico che rappresento (Valore Civico) abbiamo semplicemente ribadito che se i consiglieri comunali vogliono sfiduciare il Sindaco e l’amministrazione comunale debbono farlo davanti ai cittadini, nel luogo a questo deputato, ovvero il Consiglio comunale. Dal notaio ci vanno altri, non noi.
Ma vi è di più. Questa vicenda è nata in modo molto opaco. Quattro consiglieri comunali di centrodestra (due di Fratelli d’Italia e due della Lega) hanno manifestato improvvisamente la volontà di dimettersi e si sono presentati, giovedì 29 agosto, in un ufficio notarile seguiti a stretto giro dai consiglieri del Partito Democratico e, il giorno dopo, da quelli del Movimento 5 stelle. Non c’è stato alcun incontro tra le parti, nessuna riunione tra i vari consiglieri e le forze politiche chiamate a sfiduciare il Sindaco. La parola d’ordine era “fare presto”. Noi di Valore Civico siamo stati contattati e coinvolti (si badi bene) solo a distanza di poche ore dalla firma dal notaio senza che venisse accettata la mia richiesta di incontro di lì a qualche giorno (mi trovavo infatti in ferie fuori da Pomezia).
Sono bastati pochi giorni per vedere confermati i nostri sospetti, con la Lega che ha subito avviato una trattativa con il Sindaco senza il minimo fiatare dei due consiglieri comunali dimissionari in capo a quel partito, ovvero Giuseppe De Luca e Jessica Valle, i quali dopo non hanno nemmeno sottoscritto la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni.
Quali erano le intenzioni di quei consiglieri dimissionari? Volevano realmente far cadere l’amministrazione comunale oppure, mi chiedo, si trattava di una guerra tutta interna alla maggioranza, un modo per dare ancora più forza alla Lega (che da mesi destabilizza l’azione dell’amministrazione) e per esercitare ulteriori pressioni politiche sul Sindaco, magari in cambio del ritiro delle firme depositate dal notaio?”.
- A mente fredda non gli è venuto di pensare che questa sua scelta avrebbe dato adito a sospetti, vedi accordi con la maggioranza?
“La scelta di chiedere il dibattito in Consiglio comunale è stata presa collegialmente in una riunione con tutti gli attivisti di Valore Civico. Una decisione di cui vado molto fiero perché abbiamo dimostrato di essere più forti della coercizione, delle pressioni e del fango mediatico. Abbiamo preso questa decisione insieme e liberamente, senza chiedere nulla.
Aggiungo una cosa. Chi mi conosce lo sa bene, vivo a Pomezia dalla nascita, ho studiato e sono cresciuto qui: io non mi vendo. Tutti potranno vedere che la mia azione politica rimarrà immutata e che continuerò a difendere la legalità e i cittadini dai banchi dell’opposizione. Il tempo è galantuomo”.
- Perché poi non ha firmato la mozione di sfiducia presentata dai consiglieri del PD e 5 Stelle da portare in consiglio comunale?
“E perché mai avrei dovuto firmare una mozione presentata da PD-M5S senza il minimo apporto nostro e che (cosa che da ulteriore adito ai nostri dubbi!) come ho detto non è stata firmata nemmeno da tutti i quattro consiglieri comunali dimissionari di maggioranza? Sarebbe stato esattamente come firmare dal notaio. Noi di Valore Civico vogliamo vederci chiaro in questa vicenda”.
- Ho visto che questa sua scelta è stata fortemente criticata sui social, qualche volta esagerando. Lei come vive questi attacchi?
“Anzitutto mi è dispiaciuto notare che l’opposizione PD-M5S si sia fatta strumentalizzare e si sia prestata a questi giochetti tutti interni alla maggioranza, addirittura rinnegando cose dichiarate nell’immediato passato e poi scagliandosi contro Valore Civico senza fare il minimo accenno al comportamento inaccettabile dei colleghi (dimissionari?) della Lega. Così come mi dispiace riconoscere che, in questa vicenda, i social siano stati utilizzati come una gogna mediatica, un tribunale sommario dove lanciare insulti e fare pressioni politiche.
Ci tengo ad assicurarlo ai cittadini. Valore Civico non si fa e non si farà strumentalizzare da nessuno, né dal centrodestra né dal centrosinistra, ma continuerà a portare avanti liberamente la propria azione politica tesa a tutelare la legalità, a difendere i diritti e a promuovere la qualità della vita nei quartieri della nostra città, rimanendo aderenti all’idea autorevole che abbiamo della politica”.
T.S.
Maria Russo di FdI chiede di fare squadra
Lavoriamo per la città
Ormai da mesi si protrae una instabilità politica all’interno dell’amministrazione di centro destra di Pomezia guidata dal sindaco Veronica Felici.
In merito abbiamo incontrato uno dei consiglieri più esperti, la consigliera Maria Russo, eletta nelle liste di Fdi.
- Signora Russo lei che è una consigliera con una lunga esperienza di consiglio comunale mi dice che sta succedendo nella maggioranza?
“Io sono al quinto mandato e per questo credo di avere una credibilità che mi ha permesso di avere, ogni volta che mi sono candidata, il consenso popolare. Non le so dire con precisione cosa stia succedendo, so per certo quello che bisognerebbe fare. Credo che vanno messi da parte i personalismi e pensare a governare la città rispettando il mandato che ci è stato dato. Quindi lavorare affinché si abbia una amministrazione efficiente, che ascolta le esigenze dei cittadini. Da parte mia sono un consigliere eletto in Fdi e correttamente sostengo il sindaco Felici. D’altronde vengo da una cultura democristiana in cui vi erano valori fermi quali la coerenza e la governabilità”.
“Chi mi conosce – mi ribadisce Maria Russo - sa che ho sempre cercato di valorizzare il ruolo delle donne. Sono contenta che questa amministrazione ha aperto un dialogo costruttivo con la Clinica Sant’Anna teso ad aumentare i loro servizi sanitari sul nostro territorio. Certo, vi sono sempre due miei sogni nel cassetto da realizzare: il pronto soccorso pediatrico con relativo reparto e la maternità. Sono due punti fondamentali che interessano non solo le donne. Un’altra cosa che mi preoccupa è l’aumento delle famiglie in difficoltà economiche. Su questo bisogna lavorare impegnando nostre risorse ma anche cercando di prendere dagli enti superiori finanziamenti dedicati per rafforzare i nostri servizi alle famiglie. Sarebbe inoltre necessario dialogare con l’Ater per cercare di prevedere altri alloggi popolari e nel contempo pensare anche all’edilizia convenzionata per giovani coppie, cosi da aiutarle a mettere su famiglia. Ecco, ripartiamo da idee progettuali come queste e credo che su di esse si può trovare un consenso anche oltre il perimetro della maggioranza”.
- Vi sono altri temi sensibili da portare avanti.
“Io vivo in una zona periferica e conosco bene i problemi dei quartieri che da sempre chiedono servizi adeguati. Il risanamento delle borgate è uno degli obiettivi prioritari del nostro programma elettorale e l’assessore all’urbanistica Mambelli, supportato dall’ufficio comunale preposto, dopo che da decenni è stato tutto fermo, lo sta portando a compimento, cosi che quei quartieri avranno finalmente quei servizi attesi da sempre. Ecco sono questi i risultati che danno credibilità e consenso ad una amministrazione. Per fare questo bisogna fare squadra. Non è possibile che una amministrazione che ha vinto al primo turno sprechi questo grande consenso ottenuto. Al di là dei personalismi si pensi a governare la città con un sano dialogo, che su temi di interesse generale si coinvolga anche quella parte di minoranza che pensa soltanto a risolvere i problemi della città. Il sindaco Veronica Felici in questo anno e mezzo si è spesa interamente per la città, in questo non posso fargli nessun appunto. Per lei è un ruolo nuovo di grande responsabilità, spetta a noi consigliarla dandogli un supporto leale, frutto delle nostre esperienze e della voglia di fare il bene della città”.
T.S.