Sergio Busti del Psi ci ha illustrato le carenze del Distretto 4
Sanità pubblica a Pomezia
Uno dei problemi più sentiti dai cittadini è sicuramente quello della sanità pubblica. Ne parliamo con Sergio Busti responsabile del sanita del Psi di Pomezia. Una delega, quella conferitagli dai socialisti locali, più che appropriata visto che Busti è un dipendente del Servizio Sanitario Nazionale ed opera nella Asl6 Distretto 4 di Pomezia ed Ardea, quindi conosce bene le problematiche sanitarie del nostro territorio. Tra l’altro è intenzione del Psi locale di attivare nella sua sede di Pomezia uno sportello informativo sui servizi della sanità pubblica riguardante il distretto 4 e in generale il Servizio Sanitario Nazionale.
- Busti come è la situazione sanitaria nel Distretto 4 che comprende appunto Pomezia ed Ardea?
“Pomezia ed Ardea insieme superano i centomila abitanti che aumentano in maniera esponenziale in estate, quindi immaginate la mole di richieste e di servizi a cui è chiamata ad assolvere in questi due Comuni la sanità pubblica. Il primo problema che ha il nostro distretto è la carenza di personale. Per fortuna che il personale in servizio, a tutti i livelli, lavora con dedizione e competenza e questo permette di sopperire, ove è possibile, al deficit di personale. Di certo più addetti e quindi più servizi garantirebbero sicuramente una sanità migliore”.
- Com’è strutturato il Distretto 4?
“Vi sono tre presidi sanitari: Pomezia, via dei Castelli Romani che è anche la sede del distretto; località Macchiozza, in via del Mare; via dei Tassi, zona Tor San Lorenzo. Sicuramente ci vorrebbe una quarta sede che dovrebbe servire Ardea centro e il popoloso quartiere di Nuova Florida”.
- Quali sono le carenze nel Distretto 4?
“Mancano sicuramente alcune branche specialistiche importanti, e quelle presenti non soddisfano in tempi brevi le richieste. Ci vorrebbero più medici di famiglia. Molti medici sono andati in pensione e i subentri non soddisfano appieno le richieste. I consultori sono soltanto due e quindi andrebbero potenziati.
Nella sede di via dei Castelli Romani a Pomezia vi è l’ufficio protesico con il CPAP e si accede ai servizi attraverso una e-mail, la risposta arriva dopo circa 20 giorni lavorativi. Si potrebbero accorciare i tempi. Anche per i prelievi bisogna prenotarsi sul portale della Asl6. Il problema delle prenotazioni on line è che mettono in difficoltà tanti anziani che sono costretti a farsi aiutare quando possono. Sarebbe il caso di far fare la prenotazione anche telefonicamente con una persona addetta che risponde alle richieste e indica le date.
Stesso problema per il CAD (Centro di assistenza Domiciliare) che si trova nella sede della Macchiozza, anche qui prenotazione solo con e-mail, perché non con il telefono?
Un altro problema facilmente risolvibile, sono le esenzioni da tiket per malattia e per invalidità e reddito che si fanno solo al CUP di Pomezia. Perché non organizzarsi per espletarle anche nelle altre due sedi?
Chi ha bisogno di ossigeno non essendoci in sede il broncopneumologo è costretto ad andare in un ospedale pubblico, per poi, ottenuto il certificato, inviare una e-mail alla farmacia territoriale di Ariccia. Come vede sono sempre disagi per gli utenti che andrebbero possibilmente evitati perché riguarda persone anziane o malati”.
- Come sono i rapporti con le pubbliche amministrazioni?
“La cosa che non si capisce è che, pur essendo la sanità pubblica un sevizio primario, le amministrazioni di Pomezia ed Ardea non mi sembra che gli prestino l’attenzione dovuta. E’ indicativo che Pomezia ed Ardea non abbiano quasi mai avuto un delegato del sindaco alla sanità. Credo che a Pomezia sia accaduto una volta sola e per poco tempo, ad Ardea credo mai. Questo fa sì che i problemi della sanità li assolvono nei due Comuni unicamente i rispettivi sindaci che avendo anche molto altro da fare non è che hanno molto tempo da dedicarci. Perché non nominare un delegato che si attivi a tutti i livelli per sollecitare gli eventuali servizi mancanti? Un delegato può supportare la sanità pubblica locale nell’espletare meglio i servizi, penso soprattutto a migliorare ed ampliare le sedi esistenti e le stesse prestazioni sanitarie, ad avere più collegamenti pubblici con le rispettive sedi, vedi quella della Macchiozza. Lo stesso Ospedale dei Castelli è raggiungibile solo con mezzi privati. Perché i Comuni di Pomezia ed Ardea non si attivano con la Regione per avere un collegamento pubblico tra i loro territori e questo importante presidio ospedaliero? Questo è tanto altro potrebbe svolgere un delegato alla Sanità nei due Comuni e non si capisce perché ogni amministrazione che si insedia non si attiva per nominare un delegato alla sanità, se valido sarebbe sicuramente molto utile alla sanità pubblica del territorio”.
A.S.
Intervista a Danilo Risi sulla questione dell’immobile per la Marone
“La Felici chieda scusa”
Il segretario del Pd è da circa un anno il dottor Danilo Risi. Come molti è arrivato giovanissimo a Pomezia proveniente da un’altra città, poi ha deciso di viverci e di impegnarsi fin da subito nell’attività politica militando sempre nel Pd.
- Segretario Risi l’amministrazione Felici nel tentativo di acquisire l’immobile di via dei Castelli Romani si è messa contro gran parte della città, per poi alla fine arrendersi all’evidenza e revocare l’eventuale acquisto. Lei si è fatto una idea di come è potuto accadere tutto ciò?
“Non mi stupisce quello che è accaduto. Mi stupisce che la Sindaca non abbia ancora chiesto scusa ai cittadini. Quello a cui abbiamo assistito è accaduto anche perché la Sindaca ha una strana concezione dell’esercizio del suo mandato. È infatti convinta che siccome ha vinto le elezioni abbia la facoltà di azzerare il confronto, soprattutto in consiglio comunale e nelle commissioni competenti. E invece questa vicenda dimostra che se azzeri il confronto, il rischio di sbagliare è maggiore. Per fortuna è tornata sui suoi passi, ma la sua sconfitta politica resta ed è evidente. Nonostante l’enorme presunzione, alla fine è successo quello che era chiaro a tutti fin dal primo giorno e che come Partito Democratico avevamo già denunciato: l’immobile individuato non era adatto e non sarebbe mai stato pronto in così poco tempo. Una scelta assurda e insostenibile”.
- Quale sarà la vostra azione politica alla luce del mancato acquisto del rudere e dei contrasti già presenti all’interno della maggioranza?
“Ancora una volta ribadiamo la necessità di discutere della questione nelle commissioni competenti del consiglio comunale. Resta l’unico modo per coinvolgere i cittadini, i genitori, le associazioni. Poiché i tempi sono stretti, mi pare evidente che sarebbe il caso di prendere in seria considerazione la possibilità di utilizzare i moduli prefabbricati così come viene fatto per la scuola di Torralba di Torvaianica. Non si comprende perché per gli studenti di Torvaianica possano essere usati e per quelli di Pomezia si debba per forza trovare un immobile. Una scelta senza senso che rischia di farci perdere altro tempo e di mettere il Comune in una situazione di pericolo, con il rischio concreto di perdere i fondi del PNRR che ci sono stati assegnati”.
- Avete un gruppo consiliare molto giovane e motivato, indubbiamente una piacevole sorpresa. Mi è stato però riferito che mentre sulle grandi questioni vi è unicità di comportamenti, per tutto il resto spesso si va a ruota libera generando spesso incomprensioni e anche scontri tra i consiglieri e con la stessa segreteria. E’ vero?
“Non c’è nessuno scontro. Abbiamo eletto 5 consiglieri comunali giovani, competenti e preparati. Basta guardare i lavori del consiglio comunale per capirlo. Un risultato figlio di un rilancio del partito locale, ormai comunità composta da persone oneste, competenti e vogliose di occuparsi di Pomezia. Come in tutte le grandi famiglie, di fronte alle complessità ci sono spesso discussioni accese. Per quanto mi riguarda, è il sintomo di un partito vivo. La cosa importante è saper fare sintesi. E i nostri consiglieri, insieme alla mia segreteria e al Direttivo, hanno dimostrato di saperlo fare benissimo”.
- Il Pd in termini elettorali, alle amministrative è il terzo partito della città. Alle prossime europee di giugno quali saranno i vostri obiettivi?
“Credo che la prima necessità sia far capire ai cittadini l’importanza di recarsi alle urne. L’astensione al voto, anche nella nostra città, continua ad essere alta. Le prossime europee saranno fondamentali per il futuro dell’Italia e anche di Pomezia. Ci impegneremo per coinvolgere quanti più cittadini possibile cercando di portare il Partito Democratico ad essere ancora tra le forze politiche più forti della città e del centrosinistra”.
A.S.