Il Chris Cappell arriva al primo posto nella competizione “Scuola digitale 2021”
Progetto di musica fluida
Il Premio è promosso dal Ministero dell’Istruzione con l’intento di valorizzare progetti e iniziative delle scuole che propongono modelli innovativi e buone pratiche di didattica digitale integrata, svolti negli anni scolastici 2019-2020 e 2020-2021, anche sperimentati durante l’emergenza epidemiologica, modelli in grado di produrre un significativo impatto sull’apprendimento delle competenze digitali, favorendo la produzione di contenuti didattici digitali e la partecipazione attiva degli studenti a tali contenuti.
Arrivare in Finale Regionale non è stato semplice: sono stati tantissimi i progetti presentati da istituti ad indirizzo tecnico-industriale, molto più inclini allo sviluppo di nuove tecnologie rispetto al Chris Cappell College: liceo ad indirizzo umanistico-musicale.
Il video dimostrativo del progetto, curato dalle Prof Alessia Forganni e Daniela Servello, si è concentrato sul lavoro portato avanti da docenti e alunni del musicale, nell’intento di continuare a produrre musica, sia nei periodi di lockdown, che durante il rientro in presenza.
I provvedimenti collegati all’emergenza hanno infatti imposto a tutti l’isolamento e la didattica a distanza, determinando di fatto una rimodulazione del modo di fare musica insieme.
Per proseguire nel percorso didattico delle discipline come musica da camera e orchestra, il
Chris Cappell ha risposto con lo sviluppo e l’utilizzo di “workstation audio digitali”, costituite essenzialmente da un portatile, un software di acquisizione, una scheda audio e un microfono.
Ogni alunno ha potuto registrare autonomamente da casa il suono reale del proprio strumento, per poi sovrapporlo a quello dei propri compagni, simulando di fatto l’esperienza dell’orchestra.
Al ritorno in presenza si è continuato a valorizzare e approfondire questa nuova modalità operativa, che è stata di fatto inserita nella didattica tradizionale.
Le officine musicali digitali, così create, rappresentano laboratori di registrazione collocabili in qualsiasi ambiente della scuola, liberi da limiti di tempo e di spazio e l’aspetto interessante risiede nel fatto che ogni studente può produrre musica nel rispetto delle normative di sicurezza, attraverso delle modalità innovative e stimolanti. Come descrivono le docenti che hanno curato il progetto, il fare musica insieme nel senso tradizionale dei termini è stato reso fluido - da qui il titolo del progetto “Musica Fluida” - con l’utilizzo di appositi hardware e software. La creatività e la musica, infatti, sono come un fiume in piena che, di fronte alla diga imposta dalla pandemia, ha trovato canali nuovi e alternativi per proseguire il suo corso, attraverso la sinergia delle nuove tecnologie.
Alla realizzazione del video hanno partecipato non solo i docenti di riferimento, ma anche alcuni studenti altamente coinvolti come Gabriel Adrian Ene, alunno del 5M che nel corso del lockdown ha curato direttamente la produzione di alcuni lavori multimediali.
L’idea è stata apprezzata moltissimo dalla giuria selezionatrice, la quale ha assegnato un ottimo voto al progetto “Musica fluida” del Liceo Chris Cappell, il quale ha ottenuto così il Primo
Posto nelle fasi Provinciali. Al Secondo posto l’Istituto Tecnico Einaudi di Roma.
Non ci resta che attendere la finale regionale del 17 maggio. In bocca al lupo al Liceo Chris Cappell College di Anzio!
Nettuno ha inaugurato un monumento in memoria
Vittime del Coronavirus
È stato inaugurato l’8 maggio il monumento in memoria delle vittime nettunesi del Coronavirus voluto dall’Assessorato all’Ambiente e ai servizi cimiteriali guidato dall’assessore Claudio Dell’Uomo. Presente all’inaugurazione anche una rappresentanza dei famigliari delle vittime della pandemia.
“È un momento che non avremmo mai voluto vivere - dichiara l’Assessore Claudio Dell’Uomo - ma è la triste realtà con cui dobbiamo fare i conti. Abbiamo fortemente voluto lasciare un ricordo ai nostri concittadini portati via dal COVID 19.
Come tutte le catastrofi è giusto ricordare con un monumento chi ci ha lasciato ed è giusto che i parenti possano piangere in un luogo i loro cari, specialmente chi non ha potuto avere il conforto di una cerimonia funebre. Penso soprattutto ai famigliari delle prime vittime. Qui al cimitero vedevamo bare arrivare sole, al massimo con una persona a poter salutare un caro che non c’era più. Questa pandemia è stata una sofferenza per tutta la nostra comunità e speriamo che questo monumento possa donare un po’ di conforto a chi ha perduto una persona cara. L’obiettivo, adesso, una volta terminata questa è emergenza sanitaria è istallare qui una targa con i nomi di tutte le vittime del Coronavirus”.
All’inaugurazione del monumento in memoria delle vittime del Coronavirus il Vicesindaco Alessandro Mauro.
“Oggi inauguriamo questo monumento dopo 14 mesi di sofferenza e drammi familiari - ha detto il Vicesindaco Alessandro Mauro - va riconosciuto all’assessore all’ambiente Claudio Dell’Uomo la sensibilità è l’impegno che ha in campo, a costo zero dell’amministrazione, lavorando sette giorni su sette, per realizzare questo monumento per famiglie nettunesi che sono state distrutte dal dolore causato dal coronavirus. È straziante pensare a 59 persone portate vie in pochi giorni o settimane e al dolore di altrettante famiglie della nostra città. Nettuno è vicina a tutti i nettunesi che hanno sofferto per questa pandemia”
Comune di Nettuno
Un amore profondo per i gatti
Oggi sono in compagnia di Monica che ha anche lei un amore profondo per i gatti… Andiamo a conoscerla insieme
- Ciao Monica, ci racconti quando e come nasce l’amore per questi esseri speciali?
“Ciao Barbara e ciao a tutti i lettori… allora l’amore per i gatti nasce... Non lo so quando nasce, c’è sempre stato! In realtà per tutti gli animali, ma loro hanno qualcosa di speciale, sarà la loro bellezza, la simpatia, il carattere... da sempre sono stata attratta dai gatti in modo particolare...”.
- So che sei diventata amica di Cristiana e di Mariangela (gestori delle pagine: I gatti di Anzio e Amici per la Coda n.d.r.), ti va di raccontarci cosa ti ha avvicinato a Mariangela e Cristiana e cosa stai realizzando per loro affinché possano continuare ad aiutare i gatti che vivono nelle colonie del nostro territorio?
“Ho conosciuto Cristiana tramite la sua pagina Facebook “I gatti di Anzio”...
Vedere i tanti post di gatti recuperati sul territorio di Anzio e Nettuno, molti anche in condizioni critiche, curati e poi fatti adottare tutto a loro carico, con aiuto solo di privati, mi ha fatto entrare in un “mondo buono”, come lo chiamano loro, a cui volevo contribuire anch’io...
In realtà io sono un architetto, ma nel tempo libero mi piace realizzare qualcosa di creativo, tra cui dipingere i vasi appunto...
E quindi l’idea di disegnare gatti e realizzare vasi per raccogliere fondi per aiutare i gatti del territorio.
Ho mandato la foto a Cristiana e le è piaciuta l’idea... ed eccomi qui a realizzare questa collaborazione con loro”.
- Fantastico… se qualcuno dei nostri lettori volesse un vaso personalizzato con il proprio gatto cosa dovrebbe fare?
“Mandare un messaggio privato sulla pagina de I gatti di Anzio o Amici per la Coda. Poi ci penseranno Cristiana e Mariangela a metterci in contatto”.
- Stupenda questa iniziativa. Ma tu, Monica, un sogno ce lo hai?
“Il mio sogno?... forse più una utopia... quella di non vedere più animali maltrattati, sofferenti e schiacciati sulle strade...”.
Se volete anche voi un vaso personalizzato con disegnato il viso del vostro micio ricordo che Monica si mette a disposizione. Un grande cuore che mette a disposizione il suo tempo e la sua creatività a servizio dei tanti randagini di strada cui Cristiana e Mariangela si occupano quotidianamente.
Monica ha deciso di donare il ricavato della vendita dei vasi proprio a Cristiana e Mariangela, per aiutarle nelle spese quotidiane affinché questi due angeli possano continuare a sterilizzare e a nutrire le tante colonie presenti nel nostro territorio.
Grazie di cuore Monica per dedicare il tuo tempo e la tua creatività per questa nobile causa.
Barbara Balestrieri